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Venerdì, 23 Marzo 2001

La Commissione ha accolto all’unanimità la mozione di Mattassi (Ds) per chiarire programmi e "ingerenze"
Autovie venete, audizione per Valori
Saranno sentiti anche gli assessori Romoli e Santarossa. E la Cisl scende in campo in difesa del presidente
Trieste

Il presidente di Autovie Venete, Giancarlo Elia Valori, sarà ascoltato dalla Quarta Commissione del Consiglio Regionale, che ha accolto all'unanimità una richiesta del consigliere Giorgio Mattassi (Ds) al Presidente della Commissione, Roberto Molinaro (Cpr). La data dell'audizione non è stata fissata, ma sarà sicuramente dopo il 5 aprile, data della prossima convocazione della commissione con altri argomenti all'ordine del giorno.

Al presidente di Autovie e agli assessori competenti (Ettore Romoli, Bilancio e finanze; Valter Santarossa, Trasporti), anch'essi convocati dalla Quarta Commissione, saranno chiesti particolari dei programmi della società, dei progetti che intende finanziare e del modo - si legge in una nota del Consiglio Regionale - in cui «intende proporsi quale azienda di primo livello nel settore dei trasporti».

Intanto, la Cisl regionale, alla luce delle ultime vicende, «esprime preoccupazione e ritiene necessario che si arrivi a una definizione basata su chiari presupposti».

In particolare, il sindacato giudica, in una nota, «qualificante» l'affidamento della presidenza a Enea Valori «e ne auspica la prosecuzione, nell'ambito di un positivo rapporto istituzionale, che va sviluppato - secondo la Cisl - con la presidenza della Giunta regionale». La Cisl valuta inoltre «come risultati importanti acquisiti, da un lato l' avvenuta riconferma della concessione sino all'anno 2017 e dall'altro la conseguente approvazione del piano finanziario degli investimenti infrastrutturali» e chiede la convocazione di un'apposita conferenza, che possa essere promossa congiuntamente da Autovie e dalla Regione e con il coinvolgimento dei vari soggetti sull'attuazione del piano delle opere previste, fra le quali «una centralità va data al completamento della A28 , al nuovo raccordo Villesse-Gorizia, alla risoluzione del nodo del passante di Mestre, al nuovo casello di Ronchis». Nello stesso tempo «essenziale è - per la Cisl - il programma di sviluppo verso Est, la previsione del nuovo Osservatorio, il coinvolgimento della società nelle scelte infrastrutturali».


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