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Giovedì, 29 Marzo 2001

In vista di due importanti conferenze dei servizi
Un summit dell'Ulivo sulle infrastrutture
(S. Ben.) Completare l'autostrada A28 , realizzare la discussa superstrada Pedemontana ma soprattutto creare un sistema intermodale capace di intercettare il traffico veicolare leggero e pesante, per decongestiomare le arterie stradali del Triveneto. Queste, in estrema sintesi, alcune delle proposte in discussione domani a partire dalle 9 nel corso di un convegno organizzato dall'Ulivo a Villa Braida, a Mogliano. L'iniziativa - alla quale prenderà parte, fra gli altri, anche il ministro dei Lavori Pubblici, Nerio Nesi - avrà luogo alla vigilia di due importanti conferenze dei servizi chiamate a sciogliere altrettanti nodi "epocali": la definizione dei progetti relativi alla tangeziale di Mestre (ossia la costruzione del tunnel) e alla Pedemontana veneta. A Villa Braida, ad ogni modo, si discuterà anche di intermodalità, di reti telematiche, di potenziamento del sistema ferroviario. Dal convegno, assicurano gli organizzatori, scaturirà una serie di ipotesi progettuali «innovative».

«Proporremo - afferma il consigliere comunale Giuseppe Dalla Torre - la creazione di zone di interscambio a Trieste, Cervignano e in altre aree cruciali del Triveneto, dove i camion potranno imbarcarsi sui treni e raggiungere le rispettive destinazioni evitando statali e autostrade. Gli sbarchi potrebbero avvenire a Venezia, a Padova, a Bologna per coprire un'area estesa da Castelfranco a Modena». Il progetto, rileva Dalla Torre, interverrebbe anche sul traffico commerciale proveniente dall'est europeo. «In questo modo - sostiene l'esponente dell'Italia dei Valori - il progetto dell'autostrada Venezia-Monaco non avrebbe più motivo di esistere. A Belluno auto e mezzi pesanti potrebbero proseguire in treno fino a Cortina e oltre». Per l'hinterland trevigiano, invece, l'Ulivo proporrà la liberalizzazione, ad esclusivo beneficio del traffico locale, della A27 fra Treviso Sud e Vittorio Veneto.


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