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Mercoledì, 6 Dicembre 2000

Zaia in campo contro Nesi
A28, nuove strade per l'ultimo lotto
I sindaci convocati per martedì
Treviso

La storia della A 28 torna all'anno zero. La costruzione degli ultimi due lotti dell'arteria autostradale, per consentire di proseguire dalla Marca verso il Friuli, sembra diventare veramente una storia infinita. Si tratta di una dozzina di chilometri e poco più, ma per i quali da una trentina d'anni non si riesce ad avviare il cantiere.

Mentre si attendeva per questo mese l'esito del ricorso al Tar, intentato dal Wwf ed al quale ha fatto opposizione l'Amministrazione provinciale trevigiana, per procedere ai lavori di costruzione del lotto 28 tra Sacile e Godega di Sant'Urbano (Autovie Venete aveva già provveduto agli espropri, al finanziamento e dato esecutività al progetto) è arrivata una nuova doccia gelata. Il Ministero dei Lavori pubblici ha formalizzato la necessità di completare l'autostrada da Godega a San Vendemiano (lotto 29) ma vincolandola all'analisi ed alla stesura di una rosa di quattro percorsi alternativi. Tre in più di quello storico che da anni trova d'accordo tutte le amministrazioni comunali coinvolte e che è già progettualmente pronto. L'intento è di evitare che i quattro chilometri di asfalto passino nella zona paludosa di interesse ecologico.

La novità è assaporata dal presidente della Provincia di Treviso, Luca Zaia, come un fico d'India al veleno. "Dopo tre decenni siamo al punto di partenza - attacca -. Ora abbiamo sulla carta un percorso a nord, uno a sud (le varianti di San Fior e di San Friz, ndr ) ed uno completamente alternativo che non è mai stato ritenuto valido. Ma si tratta solo di segni colorati su un pezzo di carta: ora bisognerà riprendere l'iter, passare dai cittadini alle conferenze dei servizi, dalle valutazioni alla progettazione; ci vorranno anni e anni. Il tracciato originario non solo è realizzabile domani ma è quello meno impattante, meno inquinante e ad esso si sono già adeguati anche i piani regolatori e i prezzi dei terreni agricoli. Dalla mappa appare che una delle nuove alternative spacca in due un centro abitato. Si rischia di perdere ancora tempo per poi tornare sui passi già fatti". Martedì prossimo, Zaia riunirà già i sindaci per iniziare a lavorare subito, ma anche per formulare una presa di posizione contro il provvedimento.

E davanti alla mappa, lo sconcerto prende anche Fabio Gazzabin, assessore ai Lavori Pubblici: "Uno dei tracciati inizia due chilometri prima di dove è previsto il casello, mettendo in discussione anche il lotto già progettato. E poi ora è da rivedere tutto; anche i progetti previsti per un'ottantina di miliardi da spendere in adduzioni per collegare tutta la viabilità".

Fabio Bruno


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