PRIMO PIANO
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Restano due le priorità per l'anno in corso: far decollare
l'A 28 e indire la conferenza dei servizi sulla
Pedemontana Grandi opere a passo di lumaca Nel 2000 ancora ritardi e paralisi
per i cantieri della viabilità INFRASTRUTTURE. Mancano ancora i soldi per il
sovrappasso sulla Noalese, ma anche il via alla nuova
aerostazione
di Alessandro Zago
TREVISO. Continua nella Marca il blocco delle grandi
infrastrutture. Anche il 2000 è trascorso all'insegna dell'immobilismo.
Doveva essere l'anno del cantieramento del lotto 28 dell'A28, dell'inizio
dei lavori per il sovrappasso sulla Noalese e della costruzione della
nuova aerostazione del San Giuseppe. Niente da fare: tra mancanza di
finanziamenti, ricorsi e burocrazia, una delle province più ricche del
Nordest è rimasta ancora a bocca asciutta. Ma il 2001 potrebbe diventare
l'anno della svolta. Entro la fine del 2001 dovrebbero succedere almeno
tre cose: l'apertura del cantiere dei nove chilometri del lotto 28
dell'A28, la convocazione della conferenza dei servizi sull'autostrada
Pedemontana e la redazione del suo progetto esecutivo. Pedemontana. Il
2000 è stato l'anno della rottura tra sindaci trevigiani e vicentini sul
tracciato dell'autostrada che collegherà la Marca con il territorio
vicentino, ma anche del tormentone «autostrada o superstrada?». Si parlerà
anche di questo nella conferenza dei servizi fissata per laprossima
primavera. E si deciderà se puntare alla realizzazione di una superstrada
a pedaggio, oppure riprendere la procedura relativa all'ipotesi
autostradale. Ma, prima di marzo, i tecnici del ministero dei Lavori
pubblici dovrebbero esprimere il loro parere sul progetto elaborato dalla
società Bonifica, per poi raccogliere le osservazioni degli enti locali.
Nell'arco di tre mesi, quindi, si deciderà del futuro dell'arteria che
collegherà le autostrade A27 d'Alemagna e A31 Valdastico. L'asse
pedemontano, in effetti, potrebbe diventare la prima superstrada italiana
a pedaggio, in grado di recuperare risorse a ripiano del project financing
da affiancare ai 600 miliardi stanziati dallo Stato. A28. Anche la
paralisi dell'A28 dovrebbe sciogliersi a marzo, quando il Tar esaminerà il
ricorso del Wwf contro il lotto 28, ossia i 9 chilometri mancanti da
Sacile a Godega. I primi espropri sono già partiti. Molto più complicata
la questione legata al lotto 29, i 4 chilometri finali da Godega a San
Vendemiano, che interessano la zona dei «palù». A fine 2000 sono spuntate
4 varianti: oltre al tracciato storico e a quello proposto dagli
ambientalisti, il ministro dei Lavori pubblici Nerio Nesi ne ha proposti
altri due. Si vedrà la luce nel 2001? Sovrappasso Noalese. La Provincia
ha realizzato mesi fa il progetto preliminare, il Comune di Treviso lo ha
approvato ma l'Anas è ancora a caccia di finanziamenti, necessari per
passare al progetto definitivo e alla fase esecutiva. Il cavalcavia costa
14 miliardi, che salgono a 25 se si tiene conto degli
svincoli. Trento-Venezia. Tutto invariato rispetto a un anno fa: costi
e progetti da definire. E per i prossimi mesi non si vedono
spiragli. San Giuseppe. E' una vera barzelletta: i soldi per
l'aeroporto ci sono, ma manca una firma per aprire il cantiere. La
conferma viene dall'Enac di Roma, che sta sollecitando da mesi il
ministero del Tesoro per ottenere, con una semplice firma, il
trasferimento dei 13 miliardi e 232 milioni stanziati dallo Stato ormai
tre anni fa per la realizzazione della nuova struttura di accoglienza dei
passeggeri dello scalo trevigiano. Nel settembre del 1999, l'Enac diede il
via all'aggiudicazione definitiva dei lavori, un iter prima bloccato a
causa della improvvisa trasformazione della CivilAvia in Enac. L'appalto,
infatti, è già stato vinto nel 98 dalla ditta Garboli di Roma. Treviso
Servizi. L'area, già nel 2000, doveva diventare la cittadella dei servizi
del capoluogo. Ma, a tutt'oggi, nei suoi 150 mila metri quadrati di spazio
si è insediata solo la Dogana, in un blocco da 30 mila metri
quadrati. Passante o tunnel? Il ministro Nesi, per decongestionare la
tangenziale di Mestre, propende per la soluzione del tunnel, ma c'è chi
dice che non si può fare. Ora la parola è nuovamente passata alla Regione.
Anche qui, urge la convocazione di una conferenza dei servizi. Il 2000 è
stato una palestra per le chiacchiere. Metropolitana. Di superficie,
ossia sfruttando la rete ferroviaria. E' iniziato da mesi nella Marca lo
smantellamento dei passaggi a livello interessati. Si spera che, entro il
2003, diventi una realtà.
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A sinistra il ministro Nerio Nesi
Sotto lo scalo di Treviso In alto traffico
Luca Zaia e a sinistra
l'interruzione dell'A28 in mezzo alla campagna
Il direttore della Cna della Marca
trevigiana Giuliano Rosolen
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