Email
Oroscopo
Meteo
Archivio

Treviso, venerdì 5 gennaio 2001, S. Amelia V

PRIMO PIANO

Restano due le priorità per l'anno in corso: far decollare l'A 28 e indire la conferenza dei servizi sulla Pedemontana
Grandi opere a passo di lumaca
Nel 2000 ancora ritardi e paralisi per i cantieri della viabilità
INFRASTRUTTURE. Mancano ancora i soldi per il sovrappasso sulla Noalese, ma anche il via alla nuova aerostazione

di Alessandro Zago

TREVISO. Continua nella Marca il blocco delle grandi infrastrutture. Anche il 2000 è trascorso all'insegna dell'immobilismo. Doveva essere l'anno del cantieramento del lotto 28 dell'A28, dell'inizio dei lavori per il sovrappasso sulla Noalese e della costruzione della nuova aerostazione del San Giuseppe. Niente da fare: tra mancanza di finanziamenti, ricorsi e burocrazia, una delle province più ricche del Nordest è rimasta ancora a bocca asciutta. Ma il 2001 potrebbe diventare l'anno della svolta.
Entro la fine del 2001 dovrebbero succedere almeno tre cose: l'apertura del cantiere dei nove chilometri del lotto 28 dell'A28, la convocazione della conferenza dei servizi sull'autostrada Pedemontana e la redazione del suo progetto esecutivo.
Pedemontana. Il 2000 è stato l'anno della rottura tra sindaci trevigiani e vicentini sul tracciato dell'autostrada che collegherà la Marca con il territorio vicentino, ma anche del tormentone «autostrada o superstrada?». Si parlerà anche di questo nella conferenza dei servizi fissata per laprossima primavera. E si deciderà se puntare alla realizzazione di una superstrada a pedaggio, oppure riprendere la procedura relativa all'ipotesi autostradale.
Ma, prima di marzo, i tecnici del ministero dei Lavori pubblici dovrebbero esprimere il loro parere sul progetto elaborato dalla società Bonifica, per poi raccogliere le osservazioni degli enti locali. Nell'arco di tre mesi, quindi, si deciderà del futuro dell'arteria che collegherà le autostrade A27 d'Alemagna e A31 Valdastico. L'asse pedemontano, in effetti, potrebbe diventare la prima superstrada italiana a pedaggio, in grado di recuperare risorse a ripiano del project financing da affiancare ai 600 miliardi stanziati dallo Stato.
A28. Anche la paralisi dell'A28 dovrebbe sciogliersi a marzo, quando il Tar esaminerà il ricorso del Wwf contro il lotto 28, ossia i 9 chilometri mancanti da Sacile a Godega. I primi espropri sono già partiti. Molto più complicata la questione legata al lotto 29, i 4 chilometri finali da Godega a San Vendemiano, che interessano la zona dei «palù». A fine 2000 sono spuntate 4 varianti: oltre al tracciato storico e a quello proposto dagli ambientalisti, il ministro dei Lavori pubblici Nerio Nesi ne ha proposti altri due. Si vedrà la luce nel 2001?
Sovrappasso Noalese. La Provincia ha realizzato mesi fa il progetto preliminare, il Comune di Treviso lo ha approvato ma l'Anas è ancora a caccia di finanziamenti, necessari per passare al progetto definitivo e alla fase esecutiva. Il cavalcavia costa 14 miliardi, che salgono a 25 se si tiene conto degli svincoli.
Trento-Venezia. Tutto invariato rispetto a un anno fa: costi e progetti da definire. E per i prossimi mesi non si vedono spiragli.
San Giuseppe. E' una vera barzelletta: i soldi per l'aeroporto ci sono, ma manca una firma per aprire il cantiere. La conferma viene dall'Enac di Roma, che sta sollecitando da mesi il ministero del Tesoro per ottenere, con una semplice firma, il trasferimento dei 13 miliardi e 232 milioni stanziati dallo Stato ormai tre anni fa per la realizzazione della nuova struttura di accoglienza dei passeggeri dello scalo trevigiano. Nel settembre del 1999, l'Enac diede il via all'aggiudicazione definitiva dei lavori, un iter prima bloccato a causa della improvvisa trasformazione della CivilAvia in Enac. L'appalto, infatti, è già stato vinto nel 98 dalla ditta Garboli di Roma.
Treviso Servizi. L'area, già nel 2000, doveva diventare la cittadella dei servizi del capoluogo. Ma, a tutt'oggi, nei suoi 150 mila metri quadrati di spazio si è insediata solo la Dogana, in un blocco da 30 mila metri quadrati.
Passante o tunnel? Il ministro Nesi, per decongestionare la tangenziale di Mestre, propende per la soluzione del tunnel, ma c'è chi dice che non si può fare. Ora la parola è nuovamente passata alla Regione. Anche qui, urge la convocazione di una conferenza dei servizi. Il 2000 è stato una palestra per le chiacchiere.
Metropolitana. Di superficie, ossia sfruttando la rete ferroviaria. E' iniziato da mesi nella Marca lo smantellamento dei passaggi a livello interessati. Si spera che, entro il 2003, diventi una realtà.





A sinistra il ministro Nerio Nesi Sotto lo scalo di Treviso In alto traffico

Luca Zaia e a sinistra l'interruzione dell'A28 in mezzo alla campagna

Il direttore della Cna della Marca trevigiana Giuliano Rosolen