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Treviso, martedì 9 gennaio 2001, S. Giuliano

CONEGLIANO

A/28, il mostro che divora la campagna
L'autostrada e i guai di chi abita
a Orsago, Godega e San Fior
IN VIAGGIO LUNGO L'INCOMPIUTA/ 1

di Michela Santi

ORSAGO. Iniziata a Pordenone nell '88, bloccata a Sacile Ovest, poco di qua del fiume Meschio dal 1996. Da 4 anni l'autostrada A/28 è ferma dietro il pioppeto di via Vizze a Cordignano. Mostro che divorerà irreparabilmente la campagna della fascia delle risorgive tra Meschio e Livenza per gli ambientalisti, opera indispensabile per la viabilità secondo politici e industriali.
Ma le famiglie di contadini che lavorano da secoli questa terra nera e fertile impregnata d'acqua che cosa pensano? E in quale micro-paesaggio si cala questa striscia d'asfalto? Da questa curiosità parte il nostro viaggio tra le abitazioni a nastro lungo le provinciali che si dilungano a sud della statale Pontebbana, i Palù coltivati a mais e vigneti, la rete di canali e fosse che raccolgono le acque affioranti. Inseguendo i picchetti che delimitano il tratto del lotto 28 attraverso la parte sud dei comuni di Cordignano, Orsago, Codognè (per un breve tratto) Godega di Sant'Urbano e San Fior, siamo arrivati fino a San Vendemiano sul vecchio tracciato che si innesta al casello della A/27. L'attesa del pronunciamento del Tar sul ricorso in difesa dei Palù del Wwf e su quello contro il casello tra Pianzano e Levada presentato da una ventina di famiglie, crea un senso di sospensione e vaga speranza nell'innato fatalismo della gente veneta.
C'è chi aspetta da dieci anni di costruire la casa al figlio, chi invece spera ancora di poter fare il capannone dove adesso l'autostrada prevede vincolo edilizio. C'è chi la villetta, con il suo prato all'inglese ritagliato sui campi circostanti l'ha collocata, basandosi su informazioni errate, proprio dove scende il sovrapasso di una Provinciale, e chi non sa come potrà raggiungere col trattore la campagna tagliata dall'autostrada. «Che ci dicano sì o no una volta per tutte - commentano tutti impotenti - sono quindici anni che aspettiamo senza poter fare niente». A Cordignano l'autostrada attraversa le campagne bonificate negli anni 50-60 dai proprietari Brandolini. «Questo territorio è già stato alterato con le bonifiche meccanizzate degli anni della rinascita economica - spiega Francesco Bet che ha un allevamento di vacche da latte e vitellini selezionati a cinquanta metri dalla futura autostrada - per recuperare terreno da coltivare nel dopoguerra non sono stati rispettati i corsi d'acqua e il paesaggio è stato alterato in tutta la zona tra Orsago, Cordignano, Gaiarine e Sacile. Gli ambientalisti hanno ragione, l'autostrada prende tutta le zone umide delle risorgive, ma qui c'è anche un'agricoltura dinamica che ha bisogno di vie di comunicazione. Già all'inizio degli anni 80 abbiamo tentato di spostare il tracciato a ridosso della Ferrovia o della Pontebbana ma a quei tempi non c'era sensibilità ambientale. Oggi l'opera è devastante per i fondi agricoli. Noi perdiamo tre ettari e riusciamo a salvare le nostre quote latte, ma i risarcimenti sono troppo bassi e non ci permettono di comprare terre altrove». Sul male necessario ormai metabolizzato si ritrova anche Paolo Pessotto che critica la variante alla provinciale dei Palù n.160. «Si creano due incroci a pochi metri. Mio nipote ha costruito la casa cinque anni fa - dice - e scopre adesso che il cavalcavia della provinciale finisce in giardino. Del resto come può Autovie progettare se non ha mappe tecniche aggiornate?». Il sindaco Sandro Macor sostiene la necessità di un collegamento est-ovest tra via Vizze che finisce sulla bretella già attiva dell'uscita Sacile Ovest, la provinciale 160 (da allargare), via Corridoni e la provinciale 126 per Gaiarine in comune di Orsago. «Così ci sarà un collegamento per tutta la zona di Gaiarine, Brugnera, Francenigo. Ma il progetto di Autovie si blocca al fosso Fontana. Al finanziamento per arrivare a Gaiarine ci sta pensando la Provincia. Tagliata la provinciale 160 (per Francenigo), la A/28 costeggia l'ex Polveriera di Orsago e attraversa via Corridoni (altra strada con direzione nord-sud dal centro paese sulla Pontebbana), all'altezza della casa di Mario Benedet. Per il settantenne che abita con la moglie Elida al secondo piano della ex scuola elementare del borgo più a sud di Orsago, il panorama aperto sui campi lascerà il posto alla vista sul cavalcavia autostradale, a pochi metri dal terrazzo.