TREVISO
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Le strade statali portano in
Provincia «Abbatteremo i platani, sono pericolosi E raddoppieremo
la Tangenziale Sud» L'Anas dismette Caerano-Castelfranco Schiavonesca, S. Boldo
Postumia e Feltrina
(Francesco Dal Mas)
Non ci sarà spazio per i platani nel
federalismo stradale. E' la prima convinzione che Luca Zaia, accompagnato
dal vicepresidente Gazzabin, esprime subito dopo il vertice in Regione sul
trasferimento alla Provincia di 282 chilometri di statali. Il 1º luglio,
infatti, saranno i cantonieri provinciali a prendersi cura della
tangenziale di Treviso, della Postumia, della Feltrina, della
Schiavonesca, della Castelfranco-Caerano e di San Boldo. Trasferite alla
Regione dall'Anas col Iº gennaio 2001, queste arterie continueranno ad
essere gestite dall'ente nazionale per 6 mesi, per ritardi
burocratici. Il presidente Zaia assicura il
«massimo impegno» a realizzare il quarto tronco della tangenziale
(«sempreché ci arrivino i soldi necessari»), nonché il sovrapasso sulla
Noalese e le varianti est ed ovest del Terraglio. «Con la
provincializzazione imboccheremo decisamente le scorciatoie, anziché
doverci misurare con una burocrazia che non finiva più». Ieri pomeriggio,
a palazzo Balbi, gli amministratori trevigiani si sono incontrati con
quelli delle altre province venete, e con i dirigenti della Regione e
dell'Anas per fissare il trasferimento. Sul piano formale, i 282
chilometri trevigiani di statali (1680 in regione) da provincializzare
sono già state dismesse dall'Anas, il I gennaio. Sul piano operativo, il
subentro delle Province potrà avvenire solo fra 6 mesi. Il motivo è
semplice: non è stato ancora deciso, ad esempio, il personale che
dall'Anas passerà alla Provincia. Si sa che presumibilmente dovranno
essere 11 cantonieri, 1 dirigente amministrativo, 5 progettisti. Ma il
personale oggi in carico all'Anas non ha fatto ancora la scelta. Non è
stato neppure perfezionato il budget finanziario di cui la Provincia ha
bisogno per assolvere il suo nuovo compito. «Si parla di 5 miliardi l'anno
per la sola manutenzione, ma non so se saranno sufficienti - precisa Zaia
- Ci siamo presi un po' di tempo anche perché l'Anas dovrà darci precisi
stati di consistenza, in modo da capire in quali condizioni si trovano le
strade e di quali opere hanno bisogno. Penso, ad esempio, alla statale del
San Boldo, che ha urgente necessità, in prossimità della sella, di una
vasta opera di bonifica della montagna, per la messa in sicurezza del
pendio». Col trasferimento, in ogni caso, la sorte dei platani che si
trovano lungo la maggior parte delle statali, sembra segnata. «Almeno in
determinate località, queste piante risultano pericolose, quindi non
proverò alcun rimorso a tagliarle - annuncia Zaia - E non accetterò
nessuna accusa di anti-ambientalista, perché il parco Storga, 67 ettari
con 120 mila piante messe a dimora, porta la mia firma».
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A sinistra, la Tangenziale di
Mestre bloccata Zaia ha una soluzione
A fianco, traffico sul Terraglio La
Pontebbana è l'unica statale a rimanere sotto il controllo e
l'amministrazione dell'Anas
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