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Treviso, giovedì 28 dicembre 2000, SS. Innocenti

TREVISO

L'associazione fa il bilancio dell'attività svolta nel 2000 e traccia le linee guida per l'anno che verrà
Gli industriali alzano il tiro
«Pensare e amministrare in funzione delle imprese»
«Il nostro territorio deve aiutare i piccoli a competere coi grandi»

di Alessandro Baschieri

Il vento soffia nella giusta direzione, ma le imprese hanno bisogno di essere guidate, servite e indirizzate per non perdere i vantaggi competitivi che hanno guadagnato nel tempo. Unindustria Treviso chiude un 2000 intenso presentando il bilancio dell'attività e i principali programmi per il 2001. Due su tutti: la crescita del ruolo politico dell'associazione, sempre più convinta che il contesto locale debba pensare e scegliere in funzione dell'impresa, e il miglioramento dei servizi legati alla nuova economia.
«Vogliamo stringere legami con gli enti locali - ha detto il presidente di Unindustria Sergio Bellato - Perchè siamo convinti che il nostro territorio debba aiutare le piccole imprese a reggere il confronto con il mercato allargato. L'economia provinciale gode di buona salute, ma il quadro internazionale continua a preoccupare gli imprenditori. Come unindustria vogliamo concentrarci sul contesto locale, le richieste a livello nazionale verranno portate avanti da Tognana in Confindustria». «La nostra vision - aggiunge il direttore Cesare Bernini - è che le piccole e medie potranno essere forti anche in un'economia aperta e globalizzata se riusciranno ad operare in un contesto capace di amministrare in funzione delle necessità delle imprese».
Non sarà dimenticata comunque l'area dei servizi: «Dovremo aiutare le nostre imprese nel passaggio dalla nuova alla vecchia economia, ma soprattutto aiutarle a ridurre i costi energetici e telefonici. Da sole non potrebbero negoziare accordi così convenienti».
Il bilancio associativo del 2000 ricostruisce un'attività intensa e lascia intravvedere le principali linee guida del 2001. Ecco una breve panoramica divisa per area.
Relazioni industriali. In un anno carattarizzato dal rinnovo di oltre 140 contratti aziendali, Unindustria ha introdotto un nuovo criterio per la determinazione del premio: la riduzione dell'assenteismo. Maggiore la presenza, maggiore l'incremento salariale. Nella maggior parte delle aziende sono stati comunque mantenuti i parametri tradizionali: redditività, efficienza e qualità. Nell'anno nuovo battaglia annunciata sul rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici: «Il rinnovo - ha detto Domenico Dal Bò, consigliere di Unindustria per le relazioni industriali - dovrebbe avvenire senza problemi essendo legato ad un meccanismo di calcolo basato sul tasso di inflazione. Ma la piattaforma dei sindacati nazionali fa capire che non si vogliono rispettare queste regole».
Ambiente e infrastrutture. Ha tenuto banco, perlomeno a livello politico, la questione alloggi per immigrati. Alla fine Unindustria ne ha reperiti 51 per 200 lavoratori d'oltreconfine. In materia di infrastrutture l'associazione ha svolto un continuo pressing per accelerare i lavori della A/28, della Pedemontana, del passante di Mestre e della terza corsia per la tangenziale: «Purtroppo - ha spiegato Massimo Colomban - ad un passo avanti ha sempre fatto seguito un passo indietro per il potere di veto riconosciuto ad ogni singolo organismo. Il nuovo anno vedrà finalmente l'avvio della nuova normativa sulla conferenza dei servizi. Le grandi opere saranno approvate a maggioranza e non all'unanimità, com'è giusto che sia. Come presidente del Kyoto club mi oppongo all'uso di slogan ambientalisti per mascherare le posizioni di piccoli gruppi».
Formazione e scuola. In 12 mesi Formazione Unindustria ha realizzato 295 corsi con più di 3 mila partecipanti.
Credito e Finanza. Il servizio credito e finanza di Unindustria e Unionfidi Treviso hanno consentito alle imprese di accedere a incentivi e agevolazioni finanziarie per circa 70 miliardi.
Qualità e innovazione. Il servizio qualità e innovazione ha avviato alla certificazione 80 aziende attraverso progetti di gruppo, 85 sono state assistite per arrivare ai contributi regionali e provinciali, 32 per progetti di innovazione tecnologica. «Il nostro sistema produttivo - ha detto Alfonso Kratter - sta vivendo il passaggio da attività ad alto contenuto manifatturiero ad attività basate sulla valorizzazione del prodotto».





A sinistra il presidente di Unindustria Treviso Sergio Bellato In alto il tratto della A/28 bloccato