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Un commissario per l'A28 Passante, Marca
coinvolta VIABILITA' Nesi ha incontrato gli
amministratori
di Andrea Passerini
MOGLIANO. Per la prima volta il ministro dei Lavori Pubblici si
è confrontato ieri con il progetto di liberalizzazione «parziale» della
A/27 Mestre-Vittorio Veneto: una barriera a Mogliano, come oggi, una prima
di Conegliano, una oltre Vittorio. Ma in mezzo nessun casello e tanti
svincoli, per realizzare le tangenziali est di Treviso e Conegliano e
quella ovest di Vittorio, da utilizzare gratuitamente nei tratti
«cittadini» se non si varcano le barriere. Ma ieri pomeriggio a
Mogliano, in un incontro informale con alcuni sindaci trevigiani e della
provincia di Venezia, prima di partecipare a una riunione di partito a
mestre, il ministro Nerio Nesi ha fatto il punto sugli altri tre grandi
nodi infrastrutturali del Veneto centrale. Il passante di Mestre, sempre
più tunnel; la Pedemontana, sempre più superstrada; e la A/28, sempre
più...rebus. A due giorni dalle nozze con una nota cardiologa torinese,
non si può dire che sia stato proprio un viaggio di nozze... «Eh, cosa
vuole, il dovere chiama - ha spiegato ieri il ministro - e poi va peggio a
mia moglie, credo che in queste ore sia in sala operatoria...». Al
ministro comunista cossuttiano i sindaci, l'anfitrione Diego Bottacin in
testa, hanno strappato garanzie sul passante: non solo il convegno dei
tecnici europei il 17 marzo a Mestre, ma anche la certezza del varo del
progetto preliminare entro il 31 marzo. E ancora adeguate assicurazioni
sulla partecipazione dei comuni trevigiani interessati - ai summit tecnici
ci sarà anche un rappresentante della Provincia di Treviso - e su tutto il
sistema viario circostante al tunnel, perché sia compatibile e
«raccordato» con il tunnel. Quanto alla A/28, Nesi avrebbe fatto pressioni
al senatore verde Sarto per una soluzione urgente del nodo degli ultimi 4
chilometri, il tratto dei Palù. La società Autostrade è pronta ad aprire i
cantieri dei primi 9 chilometri. «E quando arriva all'ultimo chilometro
deve sapere dove proseguire...» sembra sia stato detto ieri nel summit
moglianese, con estrema decisione. Ma il ministro non conferma: «C'è
un'inerzia generale, anche perché si attende il pronunciamento del Tar -
ha ribadito il ministro - ma voglio sfruttare la possibilità della
cosidetta "missione", affidando a un dirigente del ministero il compito di
occuparsi solo ed esclusivamente di questo problema. Il nodo del lotto 29
è veramente complesso, faccio fatica anch'io a orientarmi». Sul
passante di Mestre, il tunnel «avanza» con decisione i nquesta fase
preliminare. ««Il 31 marzo presenteremo il progetto preliminare - ha
puntualizzato Nesi - e il convegno tecnico scientifico del 17 marzo con i
maggiori esperti italiani e stranieri di tunnel stradali vuole dimostrare
la nostra serietà». Infine, il capitolo Pedemontana: «Ho ribadito che
voglio convocare la conferenza di servizi prima del 31 marzo - ha concluso
il ministro - Siamo ormai orientati alla superstrada o a un'arteria
flessibile con barriere e non con i caselli, ora servono alcuni accordi
per coordinare le opere. E possi sbilanciarmi sui tempi: 5 anni dal
progetto definitivo». Ministro, sulle opere pubbliche il Nordest soffre.
Non teme che questi ritardi possano pesare sul prossimo risultato
elettorale del centrosinistra in Veneto? «No, mi pare che il governo abbia
fatto la sua parte. E certo bisogna ricordare quali e quanti siano i nodi
sul tappeto».
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Un'immagine dell'A28, la grande
incompiuta
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