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Treviso, martedì 6 febbraio 2001, S. Paolo Miki

PRIMO PIANO

Un commissario per l'A28
Passante, Marca coinvolta
VIABILITA' Nesi ha incontrato gli amministratori

di Andrea Passerini

MOGLIANO. Per la prima volta il ministro dei Lavori Pubblici si è confrontato ieri con il progetto di liberalizzazione «parziale» della A/27 Mestre-Vittorio Veneto: una barriera a Mogliano, come oggi, una prima di Conegliano, una oltre Vittorio. Ma in mezzo nessun casello e tanti svincoli, per realizzare le tangenziali est di Treviso e Conegliano e quella ovest di Vittorio, da utilizzare gratuitamente nei tratti «cittadini» se non si varcano le barriere.
Ma ieri pomeriggio a Mogliano, in un incontro informale con alcuni sindaci trevigiani e della provincia di Venezia, prima di partecipare a una riunione di partito a mestre, il ministro Nerio Nesi ha fatto il punto sugli altri tre grandi nodi infrastrutturali del Veneto centrale. Il passante di Mestre, sempre più tunnel; la Pedemontana, sempre più superstrada; e la A/28, sempre più...rebus.
A due giorni dalle nozze con una nota cardiologa torinese, non si può dire che sia stato proprio un viaggio di nozze... «Eh, cosa vuole, il dovere chiama - ha spiegato ieri il ministro - e poi va peggio a mia moglie, credo che in queste ore sia in sala operatoria...». Al ministro comunista cossuttiano i sindaci, l'anfitrione Diego Bottacin in testa, hanno strappato garanzie sul passante: non solo il convegno dei tecnici europei il 17 marzo a Mestre, ma anche la certezza del varo del progetto preliminare entro il 31 marzo. E ancora adeguate assicurazioni sulla partecipazione dei comuni trevigiani interessati - ai summit tecnici ci sarà anche un rappresentante della Provincia di Treviso - e su tutto il sistema viario circostante al tunnel, perché sia compatibile e «raccordato» con il tunnel. Quanto alla A/28, Nesi avrebbe fatto pressioni al senatore verde Sarto per una soluzione urgente del nodo degli ultimi 4 chilometri, il tratto dei Palù. La società Autostrade è pronta ad aprire i cantieri dei primi 9 chilometri. «E quando arriva all'ultimo chilometro deve sapere dove proseguire...» sembra sia stato detto ieri nel summit moglianese, con estrema decisione.
Ma il ministro non conferma: «C'è un'inerzia generale, anche perché si attende il pronunciamento del Tar - ha ribadito il ministro - ma voglio sfruttare la possibilità della cosidetta "missione", affidando a un dirigente del ministero il compito di occuparsi solo ed esclusivamente di questo problema. Il nodo del lotto 29 è veramente complesso, faccio fatica anch'io a orientarmi».
Sul passante di Mestre, il tunnel «avanza» con decisione i nquesta fase preliminare. ««Il 31 marzo presenteremo il progetto preliminare - ha puntualizzato Nesi - e il convegno tecnico scientifico del 17 marzo con i maggiori esperti italiani e stranieri di tunnel stradali vuole dimostrare la nostra serietà».
Infine, il capitolo Pedemontana: «Ho ribadito che voglio convocare la conferenza di servizi prima del 31 marzo - ha concluso il ministro - Siamo ormai orientati alla superstrada o a un'arteria flessibile con barriere e non con i caselli, ora servono alcuni accordi per coordinare le opere. E possi sbilanciarmi sui tempi: 5 anni dal progetto definitivo». Ministro, sulle opere pubbliche il Nordest soffre. Non teme che questi ritardi possano pesare sul prossimo risultato elettorale del centrosinistra in Veneto? «No, mi pare che il governo abbia fatto la sua parte. E certo bisogna ricordare quali e quanti siano i nodi sul tappeto».





Un'immagine dell'A28, la grande incompiuta