PRIMO PIANO
|
|
Il
presidente della Provincia chiede al ministro dei Lavori pubblici Nesi una
«doppia» conferenza dei servizi «A28, ruspe prima delle
elezioni» Zaia: subito il cantiere del lotto 28 e tracciato storico
per il 29 «I sindaci della Marca sono contrari alle varianti del
Wwf»
di
Alessandro Zago
TREVISO. «Le ruspe devono partire prima delle elezioni». In una
battuta, il contenuto della lettera inviata ieri al governo Amato dal
presidente della Provincia di Treviso Luca Zaia per sollecitare il
completamento dell'autostrada A28. Il documento culmina con un appello al
ministro dei Lavori pubblici, Nerio Nesi: «Chiedo che venga convocata
quanto prima - dice Zaia - la conferenza dei servizi con poteri
decisionali per dare definitiva approvazione al tracciato storico sia per
il lotto 28 che per il 29». Dopo mesi di attesa, ieri mattina Zaia è
finalmente riuscito a parlare con Nesi, al telefono, di infrastrutture
viarie. Partendo dal passante di Mestre: «Il ministro ci ha promesso di
inserire un uomo della Provincia di Treviso nella commissione, dato che è
un'arteria che interessa anche la nostra viabilità». Ma ha ricevuto
anche l'assicurazione che, entro dieci giorni, il ministro dei Lavori
pubblici tornerà a Treviso - dopo essere appena stato a Vittorio Veneto
per il Piave - per risolvere la questione dell'A28. Nel frattempo, Nesi
mediterà sul protocollo che ieri Zaia ha spedito a lui e al presidente del
consiglio Giuliano Amato, proponendo la soluzione per avviare il cantiere
dell'A28 entro tre mesi: convocare, nel giro di poche settimane, una
doppia conferenza dei servizi unificata comprendente sia la «bonifica»
della conferenza dei servizi del lotto 28 risalente al 1999, sia quella
mancante per il lotto 29. «Questa soluzione consentirebbe - scrive Zaia a
Nesi - di superare di colpo tutti gli ostacoli: da un lato far cadere i
ricorsi pendenti al Tar eliminando in tal modo i grossi elementi di
incertezza che i procedimenti legali comportano, dall'altro di arrivare
finalmente alla conclusione del percorso anche con l'approvazione del
lotto 29. Le indicazioni di intenti non servono più: occorre passare ai
fatti, pochi dal luglio scorso». Zaia fa il punto della situazione:
«Nel giugno del 99 - ricorda il presidente - la conferenza dei servizi sul
lotto 28 ha dato il via libera al tracciato storico, per realizzare il
quale non manca nulla, solo che le ruspe si mettano in moto. Ma il ricorso
presentato al Tar dal Wwf per errori di forma del testo rischia di
innescare una battaglia legale che durerà anni. E intanto, per il lotto
29, non è stato ancora deciso nulla». L'ennesima presa di posizione di
Zaia sull'A28 è dovuta a un concorso di fattori: oltre alla recente visita
di Nesi nella Marca durante la quale non sono emerse novità sulla «grande
incompiuta», anche l'avvicinarsi delle elezioni politiche, ma soprattutto
un fatto: oggi un progetto può passare l'esame della conferenza dei
servizi senza più il bisogno di ottenere l'unanimità dei consensi trale
parti in causa. Basta la maggioranza dei voti. «E tutti i sindaci
coinvolti nel completamento dell'A28, ossia la maggioranza delle parti in
causa - dice Zaia - sia per i nove chilometri del lotto 28, da Sacile a
Godega, sia per i quattro finali del lotto 29, da Godega a San Vendemiano,
vogliono il tracciato storico. Ossia il più vecchio». E questo nonostante
il fatto che, sul lotto 29, siano oggi in ballo quattro tracciati. Una
varietà di ipotesi dovuta alla presenza in zona dell'area protetta dei
«palù»: secondo il Wwf, il tracciato storico la penalizzerebbe, e infatti
gli ambientalisti hanno proposto una variante a nord molto ampia. Nesi,
per cercare di accontentare tutti, mesi fa ha rilanciato con due tracciati
mediani, che però insisterebbero tropo nei territori dei Comuni di Godega,
San Fior e San Vendemiano. Ma i sindaci della Marca e il presidente
Luca Zaia non ne vogliono sapere: «Deve passare il tracciato storico. Nesi
deve capirlo e prometterci il suo sostegno».
|
| |
|
Sotto, il presidente della
Provincia di Treviso Luca Zaia Sotto il titolo, l'autostrada A28 nel
tratto in cui i lavori sono stati bloccati
|