Email
Oroscopo
Meteo
Archivio

Treviso, martedì 27 febbraio 2001, S. Leandro vescovo

TREVISO

SUMMIT IN PROVINCIA
«A28 sul vecchio tracciato»
Unanimi Zaia e sindaci, che sottoscrivono un impegno


«Il territorio, sull'A28, si è espresso in modo unanime, non ci sono alibi. E confidiamo molto sulla nuova legge che regola il voto delle conferenze dei servizi: non serve più l'unanimità, e i comuni più la provincia hanno la maggioranza». Questo ha spiegato ieri, al termine di una riunione tenuta con i sindaci di Orsago, Cordignano, Godega Sant'Urbano, Codognè, Gaiarine, Colle Umberto, San Fior e San Vendemiano, il presidente della Provincia, Luca Zaia, che nei giorni scorsi, proprio sulla questione completamento dell'A28.
«L'indicazione unanime, riportata in un documento, riguarda innanzitutto il percorso dei lotti numero 28 e 29, quelli che ancora mancano per ricongiungere l'autostrada in questione, ora bloccata a Sacile, con l'A27 a San Vendemiano: l'A28 deve essere realizzata sul vecchio tracciato. Niente ghirigori, strani giri sul territorio o soluzioni più o meno ardite. A dirlo sono amministratori di comuni delle più svariate colorazioni politiche, dalla Lega al centrosistra al centrodestra. Questo vorrà pur dire qualcosa...». Resta il fatto che il lotto numero 28, quello di 9 chilometri che da Sacile porterà a Godega, viene tenuto in scacco, nonostante i lavori siano stati appaltati e le ruspe siano pronte, dall'opposizione del Wwf. «Siamo però intenzionati a riunire la votazione sui due lotti mancanti in un'unica conferenza dei servizi - spiega Zaia -. Questo sarà un modo per superare a piè pari ogni dubbio: il voto a maggioranza sancirà se si vuole o meno completare l'autostrada». Ma nel documento figurano altri punti qualificanti. Il primo ribadisce una proposta fatta già a Roma, in sede di conferenza dei servizi, nel 1999: la liberalizzazione dell'ultimo tratto dell'A28 allo scopo di alleggerire il traffico viario di quella zona. A pagare il pedaggio saranno insomma solo coloro che, arrivando all'innesto con la A27, continueranno il loro viaggio autostradale oltre San Vendemiano. Non finisce qui. «Abbiamo sottoscritto - spiega Zaia, presidente dell'ente coordinatore - la richiesta di realizzare opere di completamento per 100 miliardi di spesa. Non vogliamo insomma, ad autostrada completata, trovarci di fronte a schifezze come l'uscita Treviso Nord della A27, che recapita l'automobilista in mezzo ai campi. Fondamentali saranno una bretella che da Pianzano conduca le auto sulla Pontebbana e un'altra bretella che porti i mezzi sulla Cadore Mare. Così risolveremo i problemi di due distretti industriali e produttivi: quello dell'occhialeria e delle inox valley nel primo caso, quello del comparto del mobile con la seconda bretella di raccordo».
«E' dagli Anni '60 che si parla di questa autostrada, i bozzetti risalgono agli Anni '80 e il progetto all'inizio degli Anni '90. Ne è passato del tempo, e adesso non si può più aspettare. Faccio presente che, secondo gli ultimi dati, la Pontebbana ha un tristissimo prtimato nazionale: è la strada su cui avvengono più incidenti all'anno: 7,29 ogni chilometro di asfalto. Praticamente, uno ogni 200 metri di statale».