TREVISO
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SUMMIT IN PROVINCIA «A28 sul vecchio
tracciato» Unanimi Zaia e sindaci, che sottoscrivono un
impegno
«Il
territorio, sull'A28, si è espresso in modo unanime, non ci sono alibi. E
confidiamo molto sulla nuova legge che regola il voto delle conferenze dei
servizi: non serve più l'unanimità, e i comuni più la provincia hanno la
maggioranza». Questo ha spiegato ieri, al termine di una riunione tenuta
con i sindaci di Orsago, Cordignano, Godega Sant'Urbano, Codognè,
Gaiarine, Colle Umberto, San Fior e San Vendemiano, il presidente della
Provincia, Luca Zaia, che nei giorni scorsi, proprio sulla questione
completamento dell'A28. «L'indicazione unanime, riportata in un
documento, riguarda innanzitutto il percorso dei lotti numero 28 e 29,
quelli che ancora mancano per ricongiungere l'autostrada in questione, ora
bloccata a Sacile, con l'A27 a San Vendemiano: l'A28 deve essere
realizzata sul vecchio tracciato. Niente ghirigori, strani giri sul
territorio o soluzioni più o meno ardite. A dirlo sono amministratori di
comuni delle più svariate colorazioni politiche, dalla Lega al
centrosistra al centrodestra. Questo vorrà pur dire qualcosa...». Resta il
fatto che il lotto numero 28, quello di 9 chilometri che da Sacile porterà
a Godega, viene tenuto in scacco, nonostante i lavori siano stati
appaltati e le ruspe siano pronte, dall'opposizione del Wwf. «Siamo però
intenzionati a riunire la votazione sui due lotti mancanti in un'unica
conferenza dei servizi - spiega Zaia -. Questo sarà un modo per superare a
piè pari ogni dubbio: il voto a maggioranza sancirà se si vuole o meno
completare l'autostrada». Ma nel documento figurano altri punti
qualificanti. Il primo ribadisce una proposta fatta già a Roma, in sede di
conferenza dei servizi, nel 1999: la liberalizzazione dell'ultimo tratto
dell'A28 allo scopo di alleggerire il traffico viario di quella zona. A
pagare il pedaggio saranno insomma solo coloro che, arrivando all'innesto
con la A27, continueranno il loro viaggio autostradale oltre San
Vendemiano. Non finisce qui. «Abbiamo sottoscritto - spiega Zaia,
presidente dell'ente coordinatore - la richiesta di realizzare opere di
completamento per 100 miliardi di spesa. Non vogliamo insomma, ad
autostrada completata, trovarci di fronte a schifezze come l'uscita
Treviso Nord della A27, che recapita l'automobilista in mezzo ai campi.
Fondamentali saranno una bretella che da Pianzano conduca le auto sulla
Pontebbana e un'altra bretella che porti i mezzi sulla Cadore Mare. Così
risolveremo i problemi di due distretti industriali e produttivi: quello
dell'occhialeria e delle inox valley nel primo caso, quello del comparto
del mobile con la seconda bretella di raccordo». «E' dagli Anni '60 che
si parla di questa autostrada, i bozzetti risalgono agli Anni '80 e il
progetto all'inizio degli Anni '90. Ne è passato del tempo, e adesso non
si può più aspettare. Faccio presente che, secondo gli ultimi dati, la
Pontebbana ha un tristissimo prtimato nazionale: è la strada su cui
avvengono più incidenti all'anno: 7,29 ogni chilometro di asfalto.
Praticamente, uno ogni 200 metri di statale».
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