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Treviso, martedì 6 marzo 2001, S. Coletta vergine

REGIONE

Provincia e Comuni cantano vittoria: «I lavori entro primavera, ma ora bisogna risolvere il problema del lotto 29»
A28, il Tar sblocca il cantiere
Respinto il ricorso del Wwf contro il tratto Sacile-Godega
Per i 13 chilometri previsti 250 miliardi di finanziamenti


TREVISO. Il Tar del Veneto ha rigettato il ricorso presentato dal Wwf contro la realizzazione del lotto 28 dell'autostrada A28, ossia i nove chilometri mancanti da Sacile a Godega. Bocciati anche altri tre ricorsidi privati cittadini. L'annuncio è stato dato ieri dal presidente della Provincia di Treviso Luca Zaia, che ha detto: «Abbiamo ottenuto il via libera definitivo: in primavera partirà il cantiere». E infatti, a giorni, il consiglio di amministrazione di Autovie Venete assegnerà i lavori all'associazione di imprese Cotea di Roma, Siderbeton e Consorzio Cooperative Costruttori. Costo dell'operazione, 160 miliardi. Due anni e mezzo il tempo a disposizione. Per il lotto 29, invece, resta l'intenzione di passare in sopraelevata sui «palù».
Dopo anni di paralisi, i 13 chilometri mancanti della Sacile-Conegliano (suddivisi nei 9 chilometri del lotto 28 e nei 4 del lotto 29) potrebbero davvero iniziare a vedere la luce entro primavera. L'obiettivo è completare un'arteria lunga oggi 31 chilometri, da Sacile a Portogruaro. Nel giro di pochi mesi e nonostante il ricorso al Consiglio di Stato annunciato dal Wwf. Il Tar infatti - la delibera è stata depositata ieri - ha respinto il ricorso degli ambientalisti contro la costruzione del lotto 28, confermando che l'istruttoria legata al tracciato è completa, ossia supportata da tutti i pareri tecnici richiesti. Compresi quelli politici, unanimi, di Comuni, Provincia, Regione, Autovie e ministero dei Lavori pubblici. «Con questa sentenza - sottolinea Zaia - il Tar stabilisce una regola ben precisa: i tracciati non si scelgono nelle aule dei tribunali perché un'associazione privata, come il Wwf, fa ricorso. I tracciati si decidono solo nelle sedi istituzionali, da parte degli enti pubblici coinvolti. Se il Tar avesse dato ragione al Wwf avrebbe delegittimato gli enti pubblici. Ma ha anche confermato che il parere di un ministero, in questo caso quello dei Beni culturali, che si è espresso in modo sibillino tanto da spingere il Wwf a fare ricorso, è solo un parere non vincolante di fronte alla maggioranza dei consensi favorevoli (sufficiente secondo la nuova legge sulla conferenza dei servizi, ndr)». Zaia è convinto che non ci saranno altri ostacoli. «Per il lotto 28 - dice il presidente - esiste da un pezzo il progetto esecutivo, approvato nel giugno del 1999 dalla conferenza dei servizi. Dal punto di vista procedurale, manca solo la consegna dei lavori».
Resta da risolvere il nodo del lotto 29, ossia gli ultimi 4 chilometri dell'arteria, da Godega a San Vendemiano, che interessano la zona dei «palù». Per questo tratto sono in ballo quattro ipotesi di tracciato: quello storico, che passa in sopraelevata sull'oasi naturalistica, una variante a nord proposta dagli ambientalisti e due tracciati intermedi, proposti dal ministro ai Lavori pubblici Nerio Nesi.
«Per il lotto 29 - dice Zaia - chiediamo la convocazione immediata della conferenza dei servizi, per ribadire il tracciato storico. Sono d'accordo, tanto da aver sottoscritto un documento comune, i sindaci di Orsago, San Vendemiano, Cordignano, Colle Umberto, Godega, Gaiarine, Codognè, San Fior, Mareno e Conegliano. Propongo la liberalizzazione dell'autostrada, per la quale servono però 100 miliardi per le opere di collegamento». Costo dell'ultimo lotto, 85 miliardi.





A destra l'A28, nel tratto in cui i lavori sono stati sospesi Sotto, il presidente Luca Zaia

A sinistra ancora l'A28 A destra, il ministro dei Lavori pubblici Nerio Nesi