REGIONE
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Provincia e Comuni cantano vittoria: «I lavori entro
primavera, ma ora bisogna risolvere il problema del lotto
29» A28,
il Tar sblocca il cantiere Respinto il ricorso del Wwf contro il tratto
Sacile-Godega Per i 13 chilometri previsti 250 miliardi di
finanziamenti
TREVISO. Il
Tar del Veneto ha rigettato il ricorso presentato dal Wwf contro la
realizzazione del lotto 28 dell'autostrada A28, ossia i nove chilometri
mancanti da Sacile a Godega. Bocciati anche altri tre ricorsidi privati
cittadini. L'annuncio è stato dato ieri dal presidente della Provincia di
Treviso Luca Zaia, che ha detto: «Abbiamo ottenuto il via libera
definitivo: in primavera partirà il cantiere». E infatti, a giorni, il
consiglio di amministrazione di Autovie Venete assegnerà i lavori
all'associazione di imprese Cotea di Roma, Siderbeton e Consorzio
Cooperative Costruttori. Costo dell'operazione, 160 miliardi. Due anni e
mezzo il tempo a disposizione. Per il lotto 29, invece, resta l'intenzione
di passare in sopraelevata sui «palù». Dopo anni di paralisi, i 13
chilometri mancanti della Sacile-Conegliano (suddivisi nei 9 chilometri
del lotto 28 e nei 4 del lotto 29) potrebbero davvero iniziare a vedere la
luce entro primavera. L'obiettivo è completare un'arteria lunga oggi 31
chilometri, da Sacile a Portogruaro. Nel giro di pochi mesi e nonostante
il ricorso al Consiglio di Stato annunciato dal Wwf. Il Tar infatti - la
delibera è stata depositata ieri - ha respinto il ricorso degli
ambientalisti contro la costruzione del lotto 28, confermando che
l'istruttoria legata al tracciato è completa, ossia supportata da tutti i
pareri tecnici richiesti. Compresi quelli politici, unanimi, di Comuni,
Provincia, Regione, Autovie e ministero dei Lavori pubblici. «Con questa
sentenza - sottolinea Zaia - il Tar stabilisce una regola ben precisa: i
tracciati non si scelgono nelle aule dei tribunali perché un'associazione
privata, come il Wwf, fa ricorso. I tracciati si decidono solo nelle sedi
istituzionali, da parte degli enti pubblici coinvolti. Se il Tar avesse
dato ragione al Wwf avrebbe delegittimato gli enti pubblici. Ma ha anche
confermato che il parere di un ministero, in questo caso quello dei Beni
culturali, che si è espresso in modo sibillino tanto da spingere il Wwf a
fare ricorso, è solo un parere non vincolante di fronte alla maggioranza
dei consensi favorevoli (sufficiente secondo la nuova legge sulla
conferenza dei servizi, ndr)». Zaia è convinto che non ci saranno altri
ostacoli. «Per il lotto 28 - dice il presidente - esiste da un pezzo il
progetto esecutivo, approvato nel giugno del 1999 dalla conferenza dei
servizi. Dal punto di vista procedurale, manca solo la consegna dei
lavori». Resta da risolvere il nodo del lotto 29, ossia gli ultimi 4
chilometri dell'arteria, da Godega a San Vendemiano, che interessano la
zona dei «palù». Per questo tratto sono in ballo quattro ipotesi di
tracciato: quello storico, che passa in sopraelevata sull'oasi
naturalistica, una variante a nord proposta dagli ambientalisti e due
tracciati intermedi, proposti dal ministro ai Lavori pubblici Nerio
Nesi. «Per il lotto 29 - dice Zaia - chiediamo la convocazione
immediata della conferenza dei servizi, per ribadire il tracciato storico.
Sono d'accordo, tanto da aver sottoscritto un documento comune, i sindaci
di Orsago, San Vendemiano, Cordignano, Colle Umberto, Godega, Gaiarine,
Codognè, San Fior, Mareno e Conegliano. Propongo la liberalizzazione
dell'autostrada, per la quale servono però 100 miliardi per le opere di
collegamento». Costo dell'ultimo lotto, 85 miliardi.
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A destra l'A28, nel tratto in cui i
lavori sono stati sospesi Sotto, il presidente Luca Zaia
A sinistra ancora l'A28 A destra,
il ministro dei Lavori pubblici Nerio Nesi
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