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Treviso, mercoledì 21 marzo 2001, S. Serapione

TREVISO

A/28 LAVORI A RISCHIO
«Bloccheremo le ruspe»
Agricoltori della Cia scatenati contro gli espropri

a.z.

«Siamo pronti a bloccare i lavori dell'A28. Gli agricoltori trevigiani della Cia sbarreranno la strada alle ruspe contro gli espropri».
Non c'è un attimo di pace per l'A28, la «grande incompiuta». Il via alla realizzazione dei 13 chilometri mancanti dell'autostrada è stato dato, e a giorni la ditta vincitrice aprirà il cantiere tanto atteso da Provincia e Comuni trevigiani.
Ma troverà pane per i suoi denti: gli iscritti alla Confederazione italiana agricoltori della Marca, infatti, sono pronti alla mobilitazione per bloccare gli espropri dei terreni su cui passerà l'arteria, perché il loro impatto sarebbe - assicurano - troppo pesante.
«Un anno fa - dice Giorgio Feston, presidente della Cia - l'assessore regionale alle Politiche del territorio, Gaetano Fontana, diceva che il nostro territorio sarebbe stato interessato, nei prossimi anni, da importanti opere infrastrutturali che avrebbero richiesto il ricorso ad espropri. Espropri che avrebbero avuto dei costi sociali rilevanti e provocato, negli interessati, anche un impatto di ordine psicologico». Belle parole, fa capire Feston. Anche nobili intenzioni, quelle di Fontana, che però oggi non sarebbero state recepite da chi di dovere: «Sembra infatti che Autovie Venete, ossia l'ente delegato alla realizzazione dell'A28, non intenda far caso a tali problematiche».
Insomma, ruspe alla carica e chi s'è visto s'è visto.
«E allora - sottolinea Feston - a mali estremi, estremi rimedi: siamo pronti a bloccare il cantiere, così vedremo se in Italia ognuno può fare ciò che vuole in casa d'altri. O se, invece, si può perseguire la strada di un accordo, come in ogni paese civile».
Un altro problema all'orizzonte dell'A28, dopo il ricorso al Tar del Wwf contro il via ai lavori del lotto 28.
Il presidente della Provincia Luca Zaia getta acqua sul fuoco: «Da mesi - dice - è in piedi un tavolo con tutte le associazioni di categoria, che prevede anche un contributo per finanziare un dottore agronomo che avrà il compito di fare una valutazione congrua dei terreni da espropriare. Stiamo tentando di accontentare tutti, attraverso delle perizie che verrano fatte perché ognuno abbia il giusto: è un diritto degli espropriati, quello di rivendicare i propri diritti».
Sentiamo l'assessore provinciale alla Viabilità, Fabio Gazzabin: «La scorsa settimana - dice - abbiamo avuto un incontro con le tre confederazioni degli agricoltori della marca. Abbiamo quindi deciso di illustrare le loro istanze ad Autovie Venete, che incontreremo a giorni. Sottoporremo ad Autovie un protocollo di intesa, che prevede metodologie di espoprio più flessibili, e cioé nuovi criteri per pagare il danno fisico ma anche tutti quelli collegati».