TREVISO
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A/28 LAVORI A RISCHIO «Bloccheremo le
ruspe» Agricoltori della Cia scatenati contro gli
espropri
a.z.
«Siamo pronti a bloccare i lavori
dell'A28. Gli agricoltori trevigiani della Cia sbarreranno la strada alle
ruspe contro gli espropri». Non c'è un attimo di pace per l'A28, la
«grande incompiuta». Il via alla realizzazione dei 13 chilometri mancanti
dell'autostrada è stato dato, e a giorni la ditta vincitrice aprirà il
cantiere tanto atteso da Provincia e Comuni trevigiani. Ma troverà pane
per i suoi denti: gli iscritti alla Confederazione italiana agricoltori
della Marca, infatti, sono pronti alla mobilitazione per bloccare gli
espropri dei terreni su cui passerà l'arteria, perché il loro impatto
sarebbe - assicurano - troppo pesante. «Un anno fa - dice Giorgio
Feston, presidente della Cia - l'assessore regionale alle Politiche del
territorio, Gaetano Fontana, diceva che il nostro territorio sarebbe stato
interessato, nei prossimi anni, da importanti opere infrastrutturali che
avrebbero richiesto il ricorso ad espropri. Espropri che avrebbero avuto
dei costi sociali rilevanti e provocato, negli interessati, anche un
impatto di ordine psicologico». Belle parole, fa capire Feston. Anche
nobili intenzioni, quelle di Fontana, che però oggi non sarebbero state
recepite da chi di dovere: «Sembra infatti che Autovie Venete, ossia
l'ente delegato alla realizzazione dell'A28, non intenda far caso a tali
problematiche». Insomma, ruspe alla carica e chi s'è visto s'è
visto. «E allora - sottolinea Feston - a mali estremi, estremi rimedi:
siamo pronti a bloccare il cantiere, così vedremo se in Italia ognuno può
fare ciò che vuole in casa d'altri. O se, invece, si può perseguire la
strada di un accordo, come in ogni paese civile». Un altro problema
all'orizzonte dell'A28, dopo il ricorso al Tar del Wwf contro il via ai
lavori del lotto 28. Il presidente della Provincia Luca Zaia getta
acqua sul fuoco: «Da mesi - dice - è in piedi un tavolo con tutte le
associazioni di categoria, che prevede anche un contributo per finanziare
un dottore agronomo che avrà il compito di fare una valutazione congrua
dei terreni da espropriare. Stiamo tentando di accontentare tutti,
attraverso delle perizie che verrano fatte perché ognuno abbia il giusto:
è un diritto degli espropriati, quello di rivendicare i propri
diritti». Sentiamo l'assessore provinciale alla Viabilità, Fabio
Gazzabin: «La scorsa settimana - dice - abbiamo avuto un incontro con le
tre confederazioni degli agricoltori della marca. Abbiamo quindi deciso di
illustrare le loro istanze ad Autovie Venete, che incontreremo a giorni.
Sottoporremo ad Autovie un protocollo di intesa, che prevede metodologie
di espoprio più flessibili, e cioé nuovi criteri per pagare il danno
fisico ma anche tutti quelli collegati».
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