DJERBA
Negli ultimi anni mio marito e io, abbiamo
trascorso sempre le nostre vacanza nei villaggi turistci di Djerba,
in Tunisia. La prima volta un po’ titubanti abbiamo deciso di
recarci in questo luogo perchè ne avevamo sentito parlare molto
bene ma, per noi era la prima vacanza all’estero e, come
inizio......beh, insomma, potevamo anche partire (che so?) per la
Francia? E invece no, prima tappa: la Tunisia!
Alla fine dei conti però ci siamo trovati
talmente bene che ci siamo tornati anche gli anni dopo.
Il luogo è incantevole; spiagge molto belle,
acque limpide in cui ci si può immergere in tutta tranquillità.
Prima che l’acqua diventi profonda si cammina per molto tempo e
questo, la rende sicura anche per i bambini; anche la spiaggia è
fantastica con quella sabbia morbida e fine nella quale si affonda
letteralmente. Niente paura, non sono le sabbie mobili!
Quando poi non avevamo voglia di andare in
spiaggia c’era sempre la piscina del villaggio che, per nostra
fortuna non era strazzeppa di gente come quella di molti villaggi
turistici che, ospitavano centinaia di persone ma disponevano di una
piscina piccolissima.
All’interno del villaggio tutto era organizzato
alla perfezione: gli animatori erano sempre pronti a rallegrare l’atmosfera
con le serate organizzate nei minimi particolari. Solo una volta una
serata a tema organizzata sul bordo della piscina del villaggio è
stata funestata da un fatto drammatico in cui una della animatrici
è rimasta vittima di un un incidente casuale. Per il resto erano
bravissimi, sempre attenti a coinvogerci nelle loro animazioni e
divertimenti.
Anche il villaggio era stupendo, pulito, la
cucina ottima e il personale disponibile. Ogni giorno venivano
cambiate lenzuola e asciugamani che il personale disponeva nella
camera cercando di creare delle coreografie affascinanti (ogni
giorno erano sempre diverse).
All’esterno i divertimenti e le occasioni di
approfondimento culturale non mancavano: abbiamo visitato i luoghi
risalenti all’età di Cristo, i granai ancora custoditi
perfettamente e fatti in pietra dove, coloro che li abitano, essendo
consapevoli dell’interesse storico che riveste per i turisti, ne
approfittano cercando di ricavarne del denaro (il fatto per cui
accettano e decidono di abitarli, nonostante il via vai di turisti
è dovuto proprio al ricavo che possono avere); ci siamo recati a
vedere dove lavorano artigianalmente gli abitanti dei paesi, coloro
che producono tappeti e lavorano la ceramica.
In conclusione quindi io consiglio le vacanze in
questo luogo ma, è bene fare attenzione nella scelta del villaggio
perchè, se esternamente possono essere tutti molto belli, all’interno
ci si può trovare di fronte a sgradite sorprese legate alla scarsa
igiene o ad ambienti non propriamente adeguati al numero di persone
che ospitano.
Giuliana (38)
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