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LO SHOCK & GLI SVENIMENTI

Lo SHOCK che non deve essere confuso con stati di paura, emotivi o con un semplice svenimento; può essere causato da forti perdite di sangue interne o esterne, bruciature, gravi fratture, perdita di liquidi, contusioni e ferite molto estese e si manifesta con pallore particolarmente accentuato, polso debole ma accelerato, respirazione difficoltosa (nei casi gravi molto affannosa), pelle fredda e umida.

Per prevenire lo shock è necessario fermare innanzitutto le perdite di sangue (emorragie) evitando di muovere il paziente che dovrà essere invece disteso con il viso rivolto di lato e qualcosa di morbido sotto la testa, sarà inoltre necessario porre delle coperte sia sotto che sopra il corpo e allentare gli indumenti troppo stretti; le gambe, se non si presentano fratture dovranno essere messe in modo che siano più in alto rispetto al resto del corpo.

Si deve evitare di far bere alcolici o appoggiare borse contenenti acqua calda sul paziente.

In caso di SVENIMENTI è necessario evitare di schiaffeggiare nel tentativo di far rinvenire il malato, dar da bere alcolici, spruzzare acqua sul viso e far alzare in piedi appena ripresa conoscenza; ciò che si deve fare è invece: sollevare le gambe in modo che si trovino più in alto rispetto al corpo, togliere o allentare tutti gli indumenti che stringono il fisico e aerare l’ambiente.I motivi che possono causare uno svenimento possono essere legati a un calo di pressione, una forte emozione, una riduzione del tasso di glicemia nel sangue; lo svenimento talvolta è preceduto da un senso di stordimento e perdita di equilibrio, dove il soggetto può essere colto da sudori freddi. Generalmente la perdita di coscienza dura pochi minuti e, se durante questo periodo il respiro della persona non subisce alterazioni, non è il caso di preoccuparsi eccessivamente (se la perdita di coscienza è un fatto casuale), mentre sarebbe opportuno chiamare il medico nel caso in cui la perdita di coscienza dovesse durare per un periodo più lungo, o se il respiro dovesse rallentare o diventare un rantolo.

Negli altri casi dopo aver controllato la respirazione, è bene adagiare il soggetto con la schiena appoggiata al terreno e le gambe sollevate, affinchè si trovino ad un livello più alto della testa, sarebbe utile inoltre slacciare gli indumenti che stringono il corpo (ad esempio le cinture).

Se ci si trova all’aperto, è bene preoccuparsi di spostare lo svenuto al riparo dal sole.

Nel caso in cui ci si accorga invece di stare per svenire, è necessario sdraiarsi con le gambe rialzate, oppure sedersi tenendo la testa tra le ginocchia.

In tutti i casi, una volta ripresa conoscenza, è fondamentale attendere o far attendere alcuni minuti prima di rialzarsi.

 

 

 

 

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