Raffaello Matarazzo

caporedattore, insieme a E. Santi, della sezione politica



   Nasce, non a caso, il primo maggio di ventisei anni fa nel cuore trasteverino della città eterna.
    Timido ma di indole istrionica, all'età di sedici anni decide di assecondare la sua vocazione per il teatro, che lo porta a lavorare come attore in numerose compagnie, dilettantistiche e professionali.
   Nell'estate del 1995 vince con la compagnia I luoghi dell'arte il Festival del teatro medioevale di Trieste.
   Animo sensibile all'arte. Da quando si è convinto di essere un buon suonatore di flauto traverso, i suoi vicini di casa sono entrati in terapia.
   Ama qualunque tipo di pallone e considera Francesco Totti uno dei più grandi protagonisti di questa fine millennio. Cercando di emularlo ha mandato in rovina diverse squadre di calcetto.
    Nel 1997 collabora con lo studio editoriale I.P.S. di Roma e cura, per l'annuario della Grande Enciclopedia Universale Illustrata la voce Sport. L'anno successivo scrive, per lo stesso Annuario, le voci Politica e Vita Italiana. Da quando nella prima adolescenza ha scoperto Socrate, l'amore per la filosofia non lo ha più abbandonato. Oggi è impegnato nel monumentale lavoro di stesura della sua tesi di laurea in filosofia politica, sul concetto di utile in Benedetto Croce.
   Una micidiale miscela di filantropia e masochismo lo ha portato a fare politica attiva nei Democratici di Sinistra, dove è stato da poco eletto segretario della sezione di Trastevere e membro della Direzione cittadina. Nel 1999 coordina un corso di formazione politica dal titolo La comunicazione politica nello scenario europeo.
   Se attraverso l'esperienza filosofica ha capito che è difficile dare un senso alle cose, attraverso quella politica ha verificato che è impossibile.
   Ama la gente di ogni popolo e razza e i piatti tipici di tutti i paesi. E' a tavola che dà il meglio di sé.
   E' cittadino del mondo.
   Suo malgrado, scia magnificamente.

rmatarazzo@libero.it