Antonio - Dani - Dott.ssa Federica - FIGAR - Gli Alpini - Il sorbetto - Laura - Le mutande - Leggìo - Luciano 60- Lui e Lei- 1941-2006 - Minerbe 1942 - Peggio soli - Renato in pensione - San Valerio - Sandra e Rosi - Scherzi a parte - Spenky - Tenno a Mariuccia e Valerio - Tredici Lustri - Uscita - Valerio 50 - Valerio il ciclista - Valerio in pensione - Vecchi amici - BPV Legnago BPV - A Sergio e Francesco - 67 enni Minerbe -

PAGINA INIZIALE

ANTONIO

Possessor di bello stile
ecco Antonio Stefanile,
del computer grande mago
è venuto qui a Legnago
a portare le istruzioni
e fornire le lezioni
con linguaggio niente vago
per spiegare tutto il "Drago".

Se domanda gli vien posta
sempre pronta ha la risposta,
non è mai disoccupato
lui lavora concentrato
se col braccio fa soprusi
alla porta dice "scusi".

Per un grazie questo gesto
estendibile all' "Efésto",
sian presenti ad oltranza
l'ottimismo e la speranza,
sia la luce in nostre teste
Tanti Auguri e Buone Feste.


10 dicembre 2006

Commento:

Antonio Stefanile è l'istruttore che veniva a Legnago
a casa di Ilario per insegnargli l'uso del computer con i comandi vocali (Dragon Naturally Speaking).
Siccome ripete spesso la parola "scusi", un giorno, durante una lezione, urtò con il braccio la porta della stanza e chiese scusa.

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GLI ALPINI

Truppe di montagna alta
sono stati alla ribalta,
han compiuto arrampicate
e di valli traversate
tra le rocce, abeti e pini
per difendere i confini,
trascinando i cannoni
con ai piedi gli scarponi
dimostrando a largo raggio
il valore ed il coraggio,
orgogliosi di un oggetto
che non è il copriletto
né il mantello né l'ombrello,
ma la penna sul cappello.

C'è a Minerbe un gruppo attento
Baita è il riferimento
disponibili speciali
ad azioni solidali
impegnati in bello stile
per l'utilità civile,
sanno stare in compagnia
associando l'allegria
adottato han come motto
"un buon piatto di risotto"
apprezzar san buoni vini,
questo è il Gruppo degli Alpini!

Minerbe 16 febbraio 2007

(Aism Legnago)

Commento

Letta dal presidente del Gruppo Alpini di Minerbe
Pesarin Doriano in occasione della cena pro GOAL
(Gruppo Operativo Aism Legnago) in Baita, presenti circa 50 persone.

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DANI

Spero che ti sia gradito
quest'oggetto " striminzito"
"PORTACHIAVE" è da chiamare
chiaramente al singolare,
perché accoglie solamente
una chiave promettente
quella di una porticina
che fa rima con cantina
e....
Quando nel duemilatrenta,
l'andatura sarà lenta,
la tua mano tremolante
e la vista titubante;
smetterai di disegnare
e la macchina guidare;
ma di certo la cantina
sarà piena come prima.

È speciale quest' oggetto
ti farà fare un "progetto":
"guiderà la tua persona
a cercare la più buona".

Tanti auguri.

14 ottobre 1990

Commento:

Pranzo di pesce speciale in un ristorante di Mira (Venezia) in occasione del pensionamento di Dani
Valerio.

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DOTT.SSA FEDERICA

Oh Federica, ti sei laureata
dopo sei anni di dura scalata,
molti gli esami, le interrogazioni
e di denari parecchi milioni.

Pur se con qualche tentennamento
sempre hai sconfitto lo scoramento,
non ti è mancata tenacia e costanza
a lungo chiusa nella tua stanza.

Da parte nostra, felici e contenti,
vogliamo porgerti i complimenti:
cugini e zii in compagnia
di Maria Rosa e nonna Maria.

Ma, come dice un certo Ferretto,
a cui il sarcasmo non fa difetto,
lui che in collegio e lungo la via
ha fatto studi di psicologia.

Se i ragionieri: teste da c....
e le infermiere: tutte p......
come saranno le dottoresse?

22 febbraio 1994

Commento:

In occasione della laurea di Federica Sartori in psicologia presso l'Università di Padova.

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F I G A R

Diplomati al "Minghetti"
era tempo di progetti
era l'an sessantadue
han diretto vele e prue
sulle onde della vita
disputando la partita
chi agli studi e chi al lavoro
con impegno e con decoro,
in contatto col regista
per non perdersi di vista.

Questo è l'anno ventisei
siamo nel duemila e sei,
alla "Pergola" a San Pietro
nella stanza sul di dietro
l' adunata annuale
per l'incontro conviviale,
in momenti anche brutti
si ritrovan quasi tutti
oggi allegri come ieri
questi antichi ragionieri.

Elogiando i qui presenti
un ricordo anche agli assenti,
sia con noi per sempre vivo
il pensiero positivo
a noi tutti un'overdose
di auguri e buone cose.

25 marzo 2006

Commento:

FIGAR (Forti In Gruppo Antichi Ragionieri) è composta dagli alunni dell'istituto tecnico commerciale "M. Minghetti" di Legnago che si sono diplomati nel 1962 e che da 26 anni si ritrovano ogni anno per una cena(alcuni vengono da lontano), quest'anno (come molte altre volte) si è svolta presso l' hotel "Pergola"di San Pietro di Legnago. Il regista a cui si fa riferimento è il membro Antonio Todesco.

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IL SORBETTO

"E il sorbetto non è più netto,
non è più netto, non si sa.

Forse il limone aveva un buco,
un buco sotto, chi lo sa.

Il bicchierino è un bell'oggetto,
un bell'oggetto, eccolo là.

Non disperare, io lo deduco:
-se non arriva, arriverà-

7 settembre 1990.

Commento:

Cena nel ristorante al lago di Dobbiaco, scherzo di Mariuccia a Gigi facendo un foro sotto la buccia di limone che conteneva il sorbetto.

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LE MUTANDE

Son mutande terapeutiche
per l'infiammazion di natiche,
ma di certo fanno bene
anche quando rosso è il pene,
sia in montagna come a valle
non s' irriteran le palle,
nelle prossime tue corse
avrai integre le borse,
nelle prossime escursioni
saran salvi i tuoi c.......

22 luglio 1993

Commento:

Regalo a un amico ciclista che al ritorno dalle corse si ritrovava sempre con dei problemi sulle parti del corpo che aderiscono alla sella della bicicletta.

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LEGGIO

Caro Gigi
dopo tanti scherzi, quest'anno, visto che sei entrato nella schiera degli ".. anta" abbiamo deciso di farti un regalo serio che ti permetta di "unire l'utile al dilettevole".
È un oggetto alla buona, fatto da un artigiano molto dilettante con le sue stesse mani, al quale con una piccola modifica è possibile applicare un altro strumento
che ti permetterà di "unire, ancora di più, l'utile al dilettevole".

Ti consigliamo di usarlo nelle prime ore della giornata perché, come diceva il mitico
Esculapio, celebre guaritore, venerato come dio della medicina:

"Defecatio matutina

est bona et fina.

Defecatio meridiana

nec bona nec sana.

Defecatio serotina

ruit hominem in ruinam.

La caccata mattutina

è buona e fina.

La caccata pomeridiana

né buona né sana.

La caccata notturna o serale

riduce l'uomo in rovina o lo manda all'ospedale.

 

Abbiamo pensato di farti questo regalo per impedire che anche a te succeda quello che è successo al Sig. Falamischia(i giornali di qualche anno fa ne hanno parlato a lungo) che ha perso il posto di lavoro perché non è mai riuscito a resistere a "sfoghi irrefrenabili".
Ti riporto integralmente il testo della lettera che il malcapitato agente di commercio ha scritto a uno dei suoi migliori clienti:
"Egr. Sig. Brambilla
Le scrivo per dirLe, con tutta sincerità, che ho le scatole piene di Lei e della sua ditta.
Quindi non si permetta più di telefonarmi alle otto di mattina quando sono ancora a letto o alle otto e un quarto quando sono al gabinetto (rima n.d.r.), come l'altro giorno quando ho dovuto precipitarmi fuori con le mutande in una mano e la carta igienica nell'altra e non sapevo più come impugnare la cornetta del telefono.
Nella confusione ho appoggiato per terra la carta igienica, mi sono pulito il culo con le mutande e mi sono infilato la cornetta".
Con la speranza che un fatto così inquietante non possa mai capitare anche a te, ti facciamo tanti sentiti auguri di Buon Compleanno.

7 settembre 1987

Commento:

Gigi Bombonato era abituato a fare lunghe sedute in bagno, allora l'amico Ilario ha pensato di regalargli un leggio basso per poter leggere il giornale stando seduto sul water.

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LUCIANO - 60 -

Nell'ottobre del trentotto
la cicogna col fagotto
s'introduce nel camin
per far nascere "Cianin".

Il paese era S.Piero,
la contrada era l' Albéro,
la sua mamma con amore
lo vestì da esploratore.

Trasferitosi a Casette,
a studiare lui si mette
con impegno giorni e sere
per poi esser ragioniere.

A Verona un po' di anni
poi trovò Sillo Giovanni,
che di elogi e complimenti
lo riempi per anni venti.

Piccolino di statura,
in montagna si avventura,
a Bolzano, Aosta e Trento
con la Vespa e il Millecento.

A ponente e a levante
escursioni ne fa tante,
camminar gli piace assai
per lo più sul Lagorài,

dove un sasso traditore
fece al piede un tal dolore
da chiamare con urgenza
l'elicottero-emergenza.

Buono e bravo se gli pare,
non si può a lui perdonare
di comprare se bisogna
vino in scatola, Vergogna!

Ride, canta e scherza ancora,
qualche volta un po' lavora,
è in pensione e si riposa,
tutto questo è buona cosa.

Or che gli anni son sessanta,
l'energia non è più tanta,
noi di cuore gli auguriamo
di andar, ma piano piano,
per i monti su e giù
per cent'anni ed anche più.

17 ottobre 1998

Commento:

Consegnata durante la cena per il 60° compleanno di Luciano Sartori presso la trattoria "Orsa Maggiore" a Porto di Legnago.

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LUI e LEI -10.958° giorno-

Siam nell'anno settantuno
c'è a Minerbe un gran raduno,
non si tratta di ciclisti
né di alpini, né di artisti,
ma di un vivo desiderio
di Mariuccia e di Valerio.

Sul piazzale della chiesa
molta gente sta in attesa
son gli amici ed i parenti
invitati e conoscenti,
testimoni sposa e il prete
"è l'orario" si ripete.
Egli arriva sul traguardo
con un piccolo ritardo.

Dopo il pranzo al ristorante
con portate ricche e tante
la serata calda e gaia
con le danze sopra l'aia.

Tutti a letto adesso vanno
ma qualcun pensa all'inganno,
con la chiave trafugata,
un ombrello e una risata
si presentano i burloni
nella casa dei "piccioni".

Voglion bere e andranno via
dopo un po' di compagnia,
il marito frastornato
su di giri e un po' agitato:
"...come avran potuto entrare?..."
"non vi posso accontentare,
manca tutto, non c'è niente!"
"... qui mi sa c'è troppa gente..."

In un angolo che scene!
casse di bottiglie piene
e decine di bicchieri
sono lì dall'altro ieri.

Sopraggiunge la signora
coricata non ancora
ed in men che non si dica
la faccenda lei districa.

Agli amici dà da bere
come un bravo cameriere,
soddisfatti e ringrazianti
se ne vanno tutti quanti.

Or la quiete è ritornata
resta ancora la nottata
ed il "bocolo" e il "galletto"
vanno finalmente a letto.

Da trent'anni insieme stanno,
molte gioie e qualche affanno,
duri impegni e dolci sonni
ce l'han fatta ad esser nonni.

Complimenti e tanti auguri
di altri trenta siam sicuri
e...
non più dire aspetta e spera,
l'hanno fatta la crociera!

13 giugno 2001

Commento:

30° anniversario di matrimonio fra Valerio e Mariuccia. Ricordando i fatti del giorno delle nozze viene in mente l'intrusione di alcuni amici nell'appartamento dei novelli sposi mentre stavano per andare a letto, increduli e allibiti. A distanza di 30 anni, dopo varie espressioni di desiderio, sono andati in crociera.

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1941 - 2006

Tutti quanti lo sappiamo,
consapevoli ne siamo,
che la classe quarantuno
ha paura di nessuno.

Ci troviamo radunati
e al destino siamo grati
di Asiago in altopiano
in ambiente lieto e sano,
certo non per chi digiuna
nel Rifugio di Cesuna.

Se ascoltiamo bene attenti,
trasportata da correnti,
c'è una voce che ci canta:
"sono cinque più sessanta".


Cesuna,12 Novembre 2006

Commento:

Commissionata da Mariuccia e Valerio per la festa della classe 1941 di Minerbe,con pranzo presso il Rifugio di Cesuna.

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MINERBE 1942


Ricordando i sessant' anni
trascurando guai e affanni
viene in mente l' apprezzata
e piacevole serata.

Villa Gaudio di Pressana
e la cena luculliana
nelle stanze medievali
anche balli eccezionali.

Tutta nostra riservata
Santa Messa celebrata
sotto il portico all'aperto
dal coetaneo Don Roberto,
buona l'assistenza doppia
di "Benito e Baci" in coppia.

Ora son sessantatré
e la voglia ancora c'è
di passar qualche momento
con amici e cuor contento,
prima in chiesa poi cenone
"Ai Camini" a San Zenone.

Ringraziando i qui presenti
un ricordo anche agli assenti,
sia con noi per sempre vivo
il pensiero positivo.

W il 1942 e non solo.


23 aprile 2005

Commento:

2° Festa della classe ' 42 di Minerbe in trattoria agrituristica "Ai Camini" di San Zenone di Minerbe, dopo quella del 2002 presso la Villa Gaudio di Pressana.
(Precedentemente era stata fatta quella dei 40 anni nel 1982 presso il ristorante "Nazionale"di Minerbe).

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PEGGIO SOLI

Se a far spese va la Lina
con Milady e Giuseppina,
non di certo per far festa
Giulio, solo, a casa resta.

Non problemi per la mensa,
già fornita è la dispensa,
la sua brava mogliettina
provveduto ha stamattina.

Nonostante i tanti inviti
lui non cambia i suoi vestiti,
è tranquillo e inosservato
mentre scalda il suo "pegnato".

Quando il piatto è ben fumante,
perché sia un po' più piccante,
tutti san che va spruzzato
il formaggio grattugiato;

guarda dentro il vasettino:
quello pronto è un po' pochino,
col cucchiaio non si prende,
Giulio insiste, non si arrende

e con mossa assai leggera
gira in giù la formaggera,
ma quel pezzo traditore
sfila dal contenitore...e...

quasi come fa una bomba,
dentro il piatto giusto piomba
.. e su giacca e pantalone
"sbrodolato" è il minestrone.

15 dicembre 1993

Commento:

Abituato a non fare mai niente in casa, Giulio Sandrini ha voluto rimanere a casa da solo e, nel tentativo di arrangiarsi, gli è andata male.

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RENATO IN PENSIONE

Renato, Renato, Renato,
l' hai fatta in barba alla legge "Amato"
e per non perdere l' occasione
hai preso al volo la tua pensione.

Per quarant'anni hai lavorato
da "Dino Calci" e "Grigolato",
adesso è giunto proprio il momento
di un meritato rilassamento.

Avrai pensato: "Non sarà un dramma
se c'è il riposo nel mio programma";
ma per fugare ogni incertezza
destino volle metter la pezza.

Senza lasciare intervallo alcuno
ti ha convocato per il raduno
e come il mister-allenatore
dice talvolta al suo giocatore:

ragazzo mio, non arrabbiarti,
ma il ruolo ora devo cambiarti:
da "marcatore" di motori e affini
a "centrocampo" coi tavolini.

19 marzo 1994

Commento:

Cena al ristorante "Le Magnolie" di Badia Polesine con gli Sperandio e i Chieppe.

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SAN VALERIO

Benedetto San Valerio
che con fare quasi serio
combinava un putiferio.

I lavori sono belli
lui sa fare questi e quelli
certo no: sgranar piselli.

Caffè nero alla mattina
per merenda un' ombrettina
e di sera minestrina.

Sul muretto a fior di pelle
mette dritte le piastrelle,
ma di legno son più belle.

Lui cammina sempre in fretta
va di corsa in bicicletta
e, se ha sete, non aspetta.

Lui lavora con passione,
con impegno e precisione
non, di certo, andrà in prigione
perché ha l' Assicurazione.

L'appetito non gli manca
la sua bocca giammai è stanca,
ma non vuol che i cibi fini
sian sui piatti piccolini.

Ride e scherza con gli amici
qualche volta fa i "caprici"
ma le cose si fan serie
quando deve andare in "ferie".

Basso, biondo, ma veloce
non gli manca fiato e voce
la sua bocca è una mitraglia:
lava, stira, cuce e taglia.

La sua gola spesso bagna,
della moglie non si lagna,
è il "galletto di montagna"
UHLLA LA'E'UNA CUCCAGNA.


28 gennaio 1989

Commento:

Consegnata in occasione dell' onomastico di Valerio Sperandio dopo la cena a casa di Giorgio Barutti a Lendinara, presenti anche Gigi e Rosi.,

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SANDRA E ROSI

Sono amiche per davvero,
screzi e liti a quota zero,
in comune hanno due cose:
sono basse e un po' invidiose.

Se una scopre il topolino
che le rode lo spugnino
sotto il cofano sistema
una trappola con "crema" (crema = colla )
dopo due, tre o quattro ore
fa rombare quel motore
e di corsa in tutta fretta
sulla strada si proietta,
il problema non si pone
stritolandovi il cartone.

Per non essere dammeno,
l'altra inventa un fatto alieno:
non più incerta o titubante
va a far scorta di contante,
si presenta allo sportello
che stavolta fa il monello,
le risponde irriverente
che la tessera è carente,
ci riprova controllando
il suo nome sul tagliando,
arrabbiata, non capendo,
la protesta sta facendo
..ma.. inserire, no non vale,
proprio il Codice Fiscale.

20 dicembre 1993

Commento:

Sandra accorgendosi che i topi rosicchiavano la protezione di una parte del motore dell'automobile Innocenti 990, pensò di mettere la colla con un cartone per catturare i topi, poi dimenticandosela
accese il motore e partì.
Rosi dopo due tentativi falliti di prelevare allo sportello Bancomat, arrabbiata stava per entrare in banca per protestare quando si accorse che aveva inserito per due volte la tessera del codice fiscale.

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SCHERZI A PARTE (7 giugno 1992)

Anche se ha ceduto al patto
le diciam con molto tatto
che il perdono ha ricevuto
ma fermezza non ha avuto.

Al "cerotto" ha preferito
il "veleno rivestito"
e il marito disperato
dritto in mona l'ha mandato.

Ora scappa e si nasconde,
se la chiami non risponde,
ce la mette proprio tutta
pur vedendosela brutta.

Per non essere osservata
in terrazza se n'è andata
e fra sacchi e scatoloni
si piazzò a osservar "Leoni",

ma all'udir curiosi passi
con dei toni lenti e bassi
nel silenzio di quell'ore
venne un forte batticuore
e.....
quasi come una saetta
si decise l'architetta
a fumar la sigaretta
con in testa la vaschetta.

7 luglio 1992

Commento:

Quando Gigi Bombonato ha smesso di fumare, la moglie Rosi voleva far credere che per solidarietà aveva smesso anche lei ed era costretta a fumare di nascosto.

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SPENKY

Ecco amici vi presento
del Creato un gran portento,
tutti chiamano coniglio
io di ciò mi meraviglio;

sembrerebbe a prima vista
perché è ghiotto di erba mista,
qualche fetta di polenta
con la bocca turbolenta.

Vi assicuro è diventato
un amico ben fidato,
mi saluta la mattina
agitando la zampina.

Si stiracchia e poi sbadiglia
salutando moglie e figlia,
il ragazzo non lo aspetta
perché quello ha sempre fretta.

Quando scendo giù in campagna
i miei passi lui accompagna,
è fedele e intelligente,
bravo, furbo ed obbediente.

Qualche volta è birichino
scava buche nel giardino,
io lo inseguo e facciam gare,
ma non vuol farsi acchiappare.

Giravolta su sè stesso,
mi sorride e parla spesso,
è felice eppur si lagna
che gli manca la compagna.


15 novembre 1991

Commento:

Era un coniglio vinto ad una gara ciclistica, era diventato uno di famiglia e tutti si erano affezionati; nessuno aveva più il coraggio di ammazzarlo e mangiarlo.

 

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TENNO A MARIUCCIA E VALERIO

Quattro son oltre i quaranta
la pazienza è ancora tanta
da ventuno sei signora
hai un marito che ti adora.

Non sei proprio "molesina"
stai pur certa oh "meneghina"
non sperar non ti faranno
"Maria Santa" per quest'anno.

Da decenni sei ciclista
coi pedali sei un' artista
la passione è ancora viva
hai una moglie permissiva.

Lo sappiam sei corridore
soprattutto scalatore
ma purtroppo sul Bondone
sei salito col furgone!

14 giugno 1992

Commento:

Pranzo a Tenno (Trento) di carne "salada" con i Bombonato, i Barutti, i Bonfante , Dani e Flavio.
Al ritorno ci siamo fermati all' Hotel Bel Fiore di Brenzone gestito da Gigi Tanajini, in macchina con Renato, molto caldo e grande traffico, difficoltà nei bagni per Ilario.

 

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 USCITA

Con coraggio e con ardore
si può dire il fondatore
di "Zurigo" a Legnago
dimostrandosi mai pago.

Non sconfitto ma vincente
ora è fuori ufficialmente,
non del tutto accantonato
non sarà disoccupato,
sempre aperto con la gente
sarà ancora braccio e mente.

Ora lascia il timone
nella giusta direzione
nelle mani dei figlioli
augurando alti voli.

Quando il nonno lo vorrà
e adulto si farà
forse si o forse no
entrerà anche Nicolò.

2 gennaio 2007

Commento:

Commissionata da Mariuccia in occasione della
uscita completa di Valerio dalla società "Sperandio
Assicurazioni".

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VALERIO - 50 -

Siamo giunti al novantuno,
delle feste c'è il raduno,
non ha dubbi e se ne vanta
che degli anni ne ha cinquanta.

Dalle nozze sono venti,
tieni duro e complimenti,
anche se da quell'istante
le rinunce furon tante.

Il ciclismo che passione,
tanto impegno e dedizione;
quando giunse, lo confesso,
meritato fu il successo.

Quale fu? Or ve lo dico:
l'intervista a "TELELIKO".

Ora è tempo di vacanze,
di riposo, canti e danze,
ci vorrebbe, io lo ammetto,
ad Amalfi un bel viaggetto.

Senza strade attraversare
e pericoli incontrare,
abbi fede che a Brenzone,
quando tu sarai in pensione,
due-tre giorni con l' "Amore"
li farai all' Hotel Belfiore.


22 luglio 1991

Commento:

Compleanno di Valerio Sperandio, il quale, dopo la buona riuscita della corsa ciclistica a Minerbe, da lui organizzata, è stato intervistato dall' emittente televisiva privata "TELIKO" e continuava a ripetere che l'avrebbero trasmessa (il che non è mai avvenuto). La moglie Mariuccia aveva espresso il desiderio di rifare il viaggio di nozze ad Amalfi, ma lui voleva portarla a Brenzone dicendo ripetutamente che per raggiungere l' Hotel Belfiore non c'era neppure bisogno di attraversare la strada.

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VALERIO IL CICLISTA

Manca poco al mezzo secolo
ma lui dice "non mi sgretolo"
una roccia ancora intatta
più robusta della latta.

C'è chi dice in tuta verde
che dei colpi già ne perde...

Non lasciarti dissuadere
da chi rompe ... nel paniere
e combatti chi alle sette
tra le ruote i pali mette.

L' Anterselva, le Tre Croci
o del Vaiolet le Torri,
dai! Valerio spingi e corri!

Il regalo ti vien dato
perché quando senza fiato
all'arrivo dalle corse
non ti trovi più le borse...

... e frugando a destra e a manca,
con la mano un poco stanca
ti domandi "'ndò l' ho messo",
ma ritrovi almeno il cesso.

27 agosto 1990

Commento:

Consegnata nel campeggio Olimpya di Dobbiaco a Valerio Sperandio per il suo 49° compleanno al ritorno dalla scalata delle Tre Cime di Lavaredo in bicicletta ,insieme a una targhetta con la stampa di "toilette".

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VALERIO IN PENSIONE

Nel bel mezzo della guerra
c'è un evento in questa terra
nasce quale desiderio
Sperandio detto Valerio,
siam nel luglio quarantuno
come lui non c'è nessuno,
tutti quanti festa fan
alla corte "Falagràn".

Dopo il corso elementare
non c'è tempo per studiare,
egli accetta e non si lagna
se lo aspetta la campagna,
i lavori sono tanti
ed alcuni anche pesanti,
l'uva c'è da vendemmiare
e le viti da potare,
il terreno da irrigare
ed il gran da seminare,
il frumento da trebbiare
ed il fien da essiccare,
da raccoglier pomodori
ed in stalla grossi tori.
Spesso sale sul trattore
per consegne a tutte l' ore,
poi con Caneva ai mercati
a smerciar stoffe e filati.

Giunge il tempo che da fare
c'è il servizio militare
dei soldati c'è il raduno
ed incontra Ponso Bruno,
è contento e non si pente
di aver fatto l'attendente.

Col congedo gli anni buoni
di festine e di veglioni,
non gli servon sacrifici
per trovare nuovi amici
con i quali si diletta
in montagna e in bicicletta,
amicizie durature
schiette solide e sicure.

Si presenta l'occasione
di cambiare professione,
le incertezze sono tante
è indeciso e titubante
non sa proprio cosa fare
ma decide di provare
con contratti e capitali
delle grandi "Generali",
da qualcun riceve aiuti
per i calcoli più acuti.

Un bel giorno al bar centrale
c'è una giovane speciale
la bellezza non le manca
ha la carnagione bianca,
la rivede nello spiazzo
con un abito "Palazzo",
dopo aver con lei parlato
ci rimane "fulminato",
la corteggia con premura
vuole far bella figura,
anche se gli arriva un "goto"
con a fianco il "pan biscoto".
La Mariuccia dà la mano,
per trovarla va a Milano
trenta volte o forse cento
con la vecchia "Millecento",
superando incomprensioni
e le manifestazioni
di violenti dimostranti
minacciosi e scalpitanti.

Dopo viaggio e settimana
in Costiera Amalfitana
si ritrova coniugato
come in cuor sempre ha sognato,
la famiglia vien decisa
con Andrea e con Elisa.

Negli Abruzzi prenotate
son le ferie sospirate,
ma il destino si frappone
procurando l'occasione
improvvisa e sorprendente
di "Zurigo" far l'agente,
non si sa se è un buon affare
molto c'è da rimediare.
Con la sua diplomazia
ingrandisce l' Agenzia
ed allor si fa aiutare
dall'impresa familiare.

Il trascorrere degli anni
senza danni e senza inganni
porta la maturazione
della giusta sua pensione,
lui lo sa che può andare
ma decide di restare
ed ancora navigare
ed ancora pedalare.

15 ottobre 2002

Commento:

Consegnata durante il pranzo di pesce presso il ristorante "Albarelle" di Correzzo (c' erano anche i Bonfante e i Bertolaso).

 

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VECCHI AMICI

Con il cuore assai contento
si son dati appuntamento,
freschi ancora come un fiore
all' "hotel" Orsa Maggiore,
con davanti "goti" e piatti
dopo dieci anni esatti,
ventiquattro le persone
ad un lungo tavolone.

Il regista è Sperandio
con Mariuccia dà l' avvio.

Con Paolina c'è Bonfante
un autista interessante.

Con la Diva accomodante
"Checco" Alberti rinfrescante.

Con Rosanna quieto quieto
c'è Beppino "Becareto".

Con la Franca scintillante
c'è l'imprenditore Dante.

Con la Carla c'è l' Ortelli
auto vende a questi e a quelli.

C'è Iosella ed Enzo Fante
"lupo grigio" affascinante.

Sandro Grazia e la Lucia
mobilieri di magia.

Con Virginia un pezzo raro
ecco a voi Carlo "Bandaro".

Con la Bianca arriva il "Cocco"
cinepresa è il suo balocco.

"Calci" è solo senza Gianna
fretta ha di andare a nanna,
anche se lui è già nonno
finta fa di avere sonno.

La Luisa buona buona
guarda tutti e ci perdona.

Anche Ilario è qui presente
con la Sandra sorridente
ed invita tutti quanti
a guardare sempre avanti.


4 giugno 1999

Commento

Ritrovati i vecchi amici di Minerbe dopo 10 anni presso la trattoria "Orsa Maggiore" a Porto di Legnago.

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LAURA

È un prodotto assai cortese
della Bassa Veronese
siano cinque dieci o venti
ancor pochi i complimenti.


È il momento di frenare
non dobbiamo esagerare,
se facciamo troppa festa
non si monti poi la testa.

Anni intensi ha dedicato
al lavoro suo pregiato,
prestazione più che buona
a Legnago e a Verona,
è da tutti dichiarata
bella brava e preparata,
diffusione ai quattro venti
da colleghi e da clienti,
un pilastro basilare
della Banca Popolare
di talenti sopraffini
ecco a voi Laura Bellini!

30 marzo 2007
Commento

Ex collega di lavoro presso la Banca Popolare di Verona - Legnago. Riallacciati i contatti tramite
e-mail.

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13 LUSTRI

Nel bel mezzo della guerra
lieti eventi sulla terra
a Minerbe specialmente
impegnata è molta gente.
Le cicogne convocate
al lavoro son chiamate
e per nulla spaventate
dalle bombe e le granate,
attivati i segnali
dei trasporti eccezionali,
con manovra delicata
fan finire la picchiata
deponendo pian pianino
bimbi e bimbe nel cestino.

Era l'an quarantadue
han diretto vele e prue
sulle onde della vita
disputando la partita.

Siamo nel duemilasette
non più schiavi delle frette (?),
questo è il terzo appuntamento,
meritiamo un complimento,
presso il ristorante "Aldo"
nel menù risotto caldo,
"pearà" e cotechino,
Chardonnay e Bardolino.

Dopo il brindisi finale
con prosecco niente male,
se ascoltiamo bene attenti,
trasportata da correnti,
c'è una voce che ci canta:
" sono cinque più sessanta".

Non pensiamo ai dissapori
Sursum corda - in alto i cuori!

Aselogna,19 maggio 2007

Commento

Festa dei 65 enni di Minerbe presso il ristorante "da Aldo" ad Aselogna di Cerea.

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BPV LEGNAGO BPV

Alla "Pergola" a San Pietro
nella sala sul di dietro
si son dati appuntamento
i colleghi con l'intento
di parlare e raccontare
della Banca Popolare.

Anche se, lei non lo dice
la Bellini è promotrice
dell'incontro conviviale
con la vecchia Succursale,
un'idea per caso nata
con Vidali concordata,
attivando come un treno
il Beltrame conte Zeno.

Il Lucchini scalpitante
un po' troppo esuberante,
non poteva stare senza
la vicina sua "coscienza".

Il Tessaro cacciatore
di fagiani a tutte l' ore,
consumava in un istante
merendine col purgante,
ma le allodole in protesta
gli facean la "cacca" in testa.

Valeriano Pavanello
grande arbitro modello,
tra gli spruzzi con il tuffo
uno sbuffo e un altro sbuffo
frantumava in modo netto
qualche uovo nel cassetto.

Il Romano Severino
trasportava un pacchettino
di valuta sigillato
con cammino indiavolato,
il suo "Capo" in marcia a fianco
dimostrandosi non stanco,
per salvarlo dal bagnato
un calcione gli ha sferrato.

Il Guarise a tutti i costi
per far presto sovrapposti
perforava a prezzi amari
molti assegni circolari
e pertanto era invitato,
sopra il ponte arrivato,
a ignorare freddo e brume
e buttarsi dentro il fiume.

Non scordiamoci Tadiello
re del rosso ravanello,
coltivava specie rare
provenienti da oltremare.

La Lorella va promossa,
le riusciva ben la "mossa".
Brava anche la Scipioni,
il carattere dei buoni,
tutt'e due facevan leste
belli addobbi per le Feste.

Una lode va a Sganzerla
meritato ha la sua "perla",
che a sorpresa agendo sola
conquistato ha il suo Nicola.

Non con "cartellino rosso"
se ne andò Giancarlo Dosso,
un' occupazione varia
con la nuova Finanziaria.

Ci troviamo in imbarazzo
con la rima a Farinazzo..,
un dei vice-direttori
conosceva bene i fiori.

Bigatèl, un direttore
anche esperto pescatore,
c'era chi per far carriera
inseguendo una chimera
si tuffava in acqua fresca
per piazzargli bene l' esca.

Ben forniti di ardori
questi gli altri direttori:
Oliboni, i due Fadini,
Cavallaro nei confini,
non possiam non ricordare
Talpo Franco e il suo gridare.

Non saran dimenticati
molti altri non citati.

Con l'invito a tutti quanti
di guardare sempre avanti,
un saluto riverente
anche a chi non è presente.

Ilario

6/5/2008

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A SERGIO E FRANCESCO

Han raggiunto la pensione
due stimabili persone,
una bravo agricoltore
conosciuto ha il suo sudore,
l'altra bravo camionista
impegnato ha la sua vista.

Forse oggi più che allora
l'amicizia è grande ancora
noi con gesto esaltante
vi diciamo grazie tante.

Auguriam sentitamente
con il cuore e con la mente
di arrivar senza malanni
alla soglia dei cent'anni.

Ilario

15/2/2009

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67 ENNI MINERBE

Dopo "Aldo" ad Aselogna
coi bolliti che uno sogna,
"Ai Camini" a San Zenone
con pietanze di stagione,
"Villa Gaudio" di Pressana
con la cena luculliana,

ecco il quarto appuntamento
con il giusto atteggiamento
questa volta nel locale
ristorante "Nazionale"
detto in modo più preciso
ristorante "Magnariso".

Custodendo l'intenzione
di tener la tradizione
per lo meno biennale
dell'incontro conviviale,

rivolgendo al cielo il viso
ascoltiamoci l'avviso
una voce attutita
altre volte già sentita
tra le nuvole ci canta:
"sono sette più sessanta".

Ci sostenga l'ottimismo
stia lontano l'allarmismo,
a noi tutti un'overdose
d’opportunità gioiose,
di profumo delle rose.

Ilario

16/5/2009

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