Le piante medicinali

Sentiamo frequentemente parlare di "piante officinali".  Ricordando che il termine officinali è usato in riferimento  alle piante utilizzate nelle officine dallo speziale, l'antico farmacista, riportiamo la definizione data a riguardo dall' OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) 
"È pianta medicinale ogni vegetale che contiene, in uno o più dei suoi organi, sostanze che possono essere utilizzate a fini terapeutici o preventivi, o che sono i precursori di sintesi chimico-farmaceutici".

Le piante officinali o medicinali sono dunque quelle che, comunque introdotte o messe a contatto con un organismo umano o animale, svolgono in questo un'azione farmacologica, anche blanda.

Le piante e le erbe migliori sono quelle che crescono in aperta campagna, in montagna, nei prati, nelle macchie e nei boschi. Le erbe che crescono nel loro ambiente naturale, in equilibrio con gli altri vegetali, sono ricche di principi attivi e poco inquinate dalla polvere.

Ogni parte della pianta che viene utilizzata a scopo medicamentoso, ha un suo "tempo balsamico" di raccolta, che corrisponde a quel periodo dell'anno durante il quale la pianta è più ricca di sostanze utili. Il tempo balsamico è legato, naturalmente, al ciclo vegetativo di ciascuna pianta.

Il mattino è il periodo migliore della giornata per raccogliere le piante.