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Papavero

Nome scientifico: Foeniculum vulgare

Famiglia: papaveracee

Fusto: lungo e sottile, coperto di brevi setole.

Foglie: profondamente incise e riunite in rosette alla base del fusto.

Fiori: fiori rossi e solitari, molto fragili con una macchia scura alla base.

 

 

Caratteristiche: pianta erbacea che si trova comunemente in tutti i luoghi erbosi, negli incolti, nei boschi. Ne esistono circa 100 specie, diffuse principalmente  nel bacino del Mediterraneo e nell'Asia Minore. Crescono su terreni soleggiati, spesso in associazione con le graminacee.

Si  tratta di una pianta erbacea annua di cui si utilizza il succo condensato ricavato incidendo le capsule; esso contiene molti alcaloidi come: morfina, codeina, papaverina, laudanina, narcotina e altri. E' una pianta altamente tossica i cui prodotti ad azione stupefacente sono proibiti per legge e  solo sotto controllo medico se ne può fare uso; è letale per i neonati. Ha proprietà antinfiammatorie delle mucose gastrointestinali, astringenti ed antidiarroiche, sedative e calmanti del sistema nervoso centrale, antinevralgiche, anestetiche, stupefacenti, ipnotiche, sedative respiratorie, spasmodiche del fegato e vie biliari, spasmolitiche del tubo gastro-enterico, deprimenti dei centri bulbari, spasmolitiche intestinali ed è anche un tussifugo bechico tussiplegico. L'uso che si fa dei suoi derivati sono noti in quanto, avente proprietà sedative e stupefacenti viene impiegato contro i dolori insopportabili di varia natura, ansia ed agitazione, infiammazione delle mucose gastrointestinali, insonnia. Il papavero alimentare invece (var. glabrum Boiss o Papaver nigrum DC.) viene coltivato per i suoi semi scuri largamente utilizzati dall'industria alimentare. Il più comune papavero dei prati (Papaver rhoeas, comunemente chiamato rosolaccio) contiene in minima quantità gli stessi alcaloidi del Papaver somniferum, ma per le piccole dimensioni delle capsule, ha una rilevanza tossicologica molto minore.

Fra storia e leggenda: La tradizione mitologica tramanda il papavero come il fiore della consolazione tant'è che si narra che Demetra, la Dea dei campi e dei raccolti, abbia riacquistato la serenità in seguito alla morte della figlia soltanto bevendo infusi di papavero. Nel Regno Unito, durante la prima guerra mondiale, ghirlande di papaveri venivano utilizzate per celebrare e ricordare i valorosi combattenti morti per la patria sul campo di battaglia. Il significato del papavero è quindi quello della consolazione ma anche quello della semplicità

 

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