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Un pò di storia.......

Villafrati dista dal capoluogo 34 km circa ed è situato sulle pendici del monte Busambra (a 475 m sul livello del mare). La sua storia inizia nel 1602 quando Don Vincenzo De Spuches, primo feudatario del "feudo di li Menduli e masseria denominata di Villafrati" chiese ed ottenne dal re Filippo III di Spagna la "licentia populandi" cioè la facoltà di poter popolare quel luogo  e in esso costruire una torre fortificata o un castello, di edificarlo e riportarlo a terre abitate e di chiamarla "Chiarastella". Chiarastella non fu mai fondata; al suo posto, decenni dopo, Don Pietro Filangeri, genero del De Spuches, si servì della "Licentia" concessa al suocero e costruì il nuovo paese Villafrati, nel suo territorio "sulla pubblica via per la quale si viene a Palermo" cioè sulla "Reggia Trazzera" che metteva in comunicazione Palermo con Agrigento. Villafrati è senz'altro annoverabile fra i paesi di nuova formazione anche se il suo impianto planimetrico s'innesta su un vecchio casale medievale abbandonato. Ancora oggi la planimetria presenta un taglio a scacchiera, poggiato sul terreno che ha notevoli dislivelli; le abitazioni sono raggruppate in stecche a schiera disposte con tre orientamenti diversi che caratterizzano i tre quartieri di Villafrati: Castello, Casale e "Isola di mmenzu". Villafrati è al centro di tre importanti riserve regionali:  Chiarastella - Bagni di Cefalà, Serre di Ciminna, Bosco della Ficuzza.

                                      ........le sue tradizioni

Le antiche tradizioni di Villafrati sono quasi tutte legate a feste religiose: la "tavulata di san Giuseppe" a Marzo; la processione che entra a Gerusalemme per la Domenica delle Palme; "a calata ra tila" durante la notte del Sabato Santo; la celebrazione del "Corpus Domini" a Giugno, preceduta da 8 giorni di preparazione durante i quali i quartieri in festa addobbano  i balconi con la tovaglia più preziosa e i fiori più belli; la terza Domenica di Settembre è dedicata al S.S. Crocifisso . Tradizione di questa solenne celebrazione sono; la "cunnuciuta di li torci" e la "vulata di lancili", consistente quest'ultima nelle recita di una poesia dedicata al S.S. Crocifisso da parte di 2 bambine legate da 2 corde tenute fra 2 balconi frontali, sopra il simulacro del S.S. Crocifisso.

                                       .......i suoi monumenti

La Chiesa della S.S. Trinità del 1750, a navata unica e sei altari simmetrici. Al suo interno si trovano un organo a canne, raro esempio dell'arte organaria siciliana e preziose opere d'arte di vari autori. All'esterno si può ammirare la facciata barocca e la Porta dei Misteri in bronzo, realizzata dallo scultore Biagio Governali. Palazzo Filangeri o Baglio, costruito nel 1700 con funzione residenziale, economico e giurisdizionale. La struttura richiama i modelli delle ville settecentesche borghesi. Da ammirare l'ampio e robusto cancello di ferro che si apre come un sipario sulla strada principale del paese, Corso Sammarco. Il Calvario del 1700 costruito su un'altura a monte del quartiere Casale e sovrastato da una grande croce in ferro, visibile anche da molto lontano. Fontana a 2 cannoli, unica fontana di acqua potabile all'interno dl centro abitato. La fontana, in ghisa, presenta artistiche lavorazioni fra le quali emerge lo stemma dei conti; i 2 cannoli dai quali sgorga l'acqua hanno la forma della testa di un drago. La chiesa di San Lorenzo costruita pure nel 1700 dai baroni del feudo di San Lorenzo, poi trafugata, raffigurante la Madonna di Trapani. La chiesa, che sorge in una zona periferica del paese, fu sede fino al XII secolo di un Hospitalis dei Cavalieri teutonici.

Leggi la poesia su Villafrati di Giacomo Giardina