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FICO

Nome scientifico: Ficus carica

Nome dialettale: Ficu

Famiglia: Moracee

Tronco:  corteccia liscia di colore grigiastro, con rami nodosi e contorti. 

Foglie: foglie grandi, lombate a 3 e 5 lombi, spesse e rugose.

Fiori: sono minuscoli e crescono all'interno di una struttura carnosa chiamata ricettacolo.

Frutti: è un’infruttescenza, vale a dire il frutto che deriva da un’infiorescenza chiamata siconio.

Caratteristiche: pianta di origini antichissime, provenienti dai paesi mediorientali (Turchia, Siria ed Arabia), il fico è stato introdotto nella coltivazione da tempo immemorabile; Ha spesso un portamento maestoso e può raggiungere i 7-8 metri di altezza. Il fico è semplice da coltivare, non ha particolari esigenze a parte la sensibilità a temperature troppo basse. Predilige terreni sassosi e calcarei.

Fra storia e leggenda:  Sono pochi gli alberi intorno ai quali sia stata una mitologia e un corredo di leggende ricche come quelli dell’Asia occidentale.
E’ un albero sacro per buddisti e musulmani e viene menzionato assai spesso nella Bibbia.
Le foglie di fico ricoprirono le nudità di Adamo nel giardino dell’Eden e talune leggende identificano questo albero come quello del "frutto proibito".
Nella Grecia antica, i fichi erano sacri al dio Dionisio le cui festività divennero sinonimi di licenziosità.
Talune cronache riferiscono che gli ateniesi vietarono l’esportazione di fichi: gli informatori che davano notizie di eventuali trasgressioni erano noti come sicofonti, un nome che letteralmente significa "scopritori di fico".
Una volta la foglia di fico veniva usata nelle case come detersivo per i piatti. Quando i contadini mettevano a cagliare il latte aggiungevano anche un rametto di fico perché si diceva che il latte cagliasse meglio se ne veniva rimosso il malocchio.

Utilizzo:  la pianta può dare eccellenti frutti sia per il consumo fresco che per l’industria di trasformazione tanto per ottenere frutti secchi, molto richiesti dal mercato, quanto per alcool e frutti sciroppati. I frutti vengono tagliati a meta', si fanno seccare al sole e poi si mettono in un vaso di vetro dove possono conservarsi a lungo.
Ottima e' la marmellata di fichi e deliziosi sono i fichi secchi che ancora oggi si utilizzano come ripieno per i tipici dolci natalizi chiamati "buccellati". 

Curiosità: il frutto che noi mangiamo non è propriamente un frutto, ma il ricettacolo di una numerosa quantità di fiori che ne occupano la parte interna, i quali, compiuta la fecondazione, ne maturano i granelli, ed il ricettacolo, ingrossando, acquista tutte le qualità che lo rendono uno dei migliori frutti. I primi fiori del fico, che si formano in autunno, maturano nel giugno luglio dell' anno successivo (fioroni); i secondi, detti fichi, si formano in primavera e maturano in agosto settembre.

 

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