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Su un’ansa del Po’ di
Goro,
nella frazione di Serravalle, comune di Berra, Villa Giglioli è emergenza
architettonica in un ambiente nel quale la natura parla generosamente di sé. Interessanti notizie storiche
sulle origini della villa, legate alla nobile famiglia Giglioli, sono ricavabili
dalla pubblicazione di Giovanni Raminelli “ Serravalle – profilo storico di
un paese della Bassa Ferrarese “. Ne diamo qui un rapido sunto. In vari documenti d’archivio
si legge che i componenti di tale famiglia sono “ Conti del Sacro Romano
Impero, di Serravalle, di Triario e di Frignano, Marchesi della Serra, Nobili
della Città di Ferrara, di Adria, ecc., Conti Palatini e Lateranensi” Nel 1425 Iacopo Pilade
Pellicciari di Ferrara, poi detto de’ Giglioli, ebbe dal Marchese Nicolò III
d’Este, in riconoscenza dei grandi servigi resi, la giurisdizione di
Serravalle, con undici Castelli ed il titolo di Conte. Nel succedersi delle
generazioni vari eventi ebbero protagonista Villa Giglioli ed i suoi nobili
abitanti: Guglielmo, referendario del Duca Borso, Desiderio, Vescovo di
Campagna, Vittore, che visse a Venezia, Antonio, insigne medico del XV secolo,
Giovanni Battista tesoriere del Duca Ercole I, Antonio Maria, capitano dei
balestrieri del Duca Ercole I°, che nel 1500 si segnalò nella guerra contro
Venezia per la presa di Monselice ed Este e con la cattura di alcune navi,
Alfonso, apprezzato uomo di lettere, Alessandro, vissuto a cavallo del XVI e
XVII secolo, coautore in Venezia delle” Istorie memorabili dei nostri
tempi”, Alfonso, governatore di Camerino e Vescovo di Angioma, Ippolito,
Giudice dei Savi ed ambasciatore a Roma, ebbe il Marchesato di Serra in Romagna,
Gaetano, amico di Antonio Canova che ospitò nella villa di Serravalle, Rosa,
che visse a metà ottocento e decorò essa stessa alcune pareti della Villa. Molti membri della famiglia
Figlioli si distinsero nelle armi, nelle lettere e nelle scienze; ne è
testimonianza anche l’architettura della villa, così come fu trasformata nel
corso delle generazioni. Quando a metà del XV secolo
Giacomo Giglioli venne investito della Contea di Serravalle, costruì la prima
dimora a forma di torre. Il grande fiume Po era arteria di collegamento e sul
corso vi si svolgevano i principali traffici; i rapporti fra la sponda ferrarese
e quella veneta, in particolare con il Borgo di S. Maria in Punta, detta
anche” del traghetto”, erano frequenti ed attorno al maniero si formò un
piccolo agglomerato di capanne e tuguri. Il luogo ove venne eretta la torre era
una piccola oasi in mezzo alle paludi, alimentate dalle continue rotte del Po.
Nel tempo i Conti provvidero a far erigere diversi casali ed ad arginare questa
parte del Po di Goro. Nel 1598, quando il ducato
ferrarese passò allo Stato della Chiesa, i rappresentanti della famiglia
Giglioli si ritirarono dal palazzo di Ferrara alla villa di Serravalle, che
ampliarono, arricchirono di arredi ed affreschi, quest’ultimi purtroppo persi
negli anni successivi a causa delle modifiche delle strutture murarie. Ai primi del 1800 la torre
venne demolita quasi per intero ed a essa si sostituì la cimasa sul fronte di
chiaro stile neoclassico. Alle finestre ed ai portali
d’ingresso furono apposti i frontini ed aggiunte le scale. C’era anche una
piccola loggia nella facciata principale rivolta al fiume, come si desume da una
pittura di Rosa Giglioli al piano secondo.
Il pittore ferrarese Francesco
Migliari(1795-1851) decorò nel 1825 molti dei soffitti; altre sale della villa
furono decorate a metà ottocento dalla stessa Rosa Giglioli, la quale provvide
anche a collocare all’interno varie sue tele. Dagli anni 60 di questo secolo, la villa non è più abitata dagli eredi della famiglia Giglioli; lo stato di abbandono rischiava di compromettere il futuro dell’edificio; la proprietà ha deciso per un uso di utilità sociale; nel mese di ottobre 1999 i sig.ri Maffei Indelli hanno generosamente ceduto all’associazione “ Il Ponte “ il diritto di superficie dell’immobile per trent’anni, allo scopo di favorire l’attività dell’associazione.
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