Villaurban@ in cronac@. Rubrica di www.villaurbana.net a cura di Mauro Dessì.

9 Agosto 2005

Il gruppo folk rischia di scomparire.

Una delle ultime foto del gruppo folk al completoVillaurbana. Doveva essere l’occasione per il rilancio, ed invece, la serata, di domenica, finirà per accrescere rimpianti e amarezza. È destinato a protrarsi ancora a lungo, infatti, il periodo di pausa del gruppo folkloristico “Tradizioni popolari” di Villaurbana che dopo due anni di assenza dai palcoscenici di tutta l’isola si è ripresentato, l’altra sera, in occasione della annuale rassegna locale. 

Una serata che, si sperava, potesse dare nuovi entusiasmi e motivazioni e che invece, a sentire, i responsabili del gruppo, ha contribuito a dare tristi conferme. “L’entusiasmo non manca, così pure la disponibilità a sacrificare un po’ dei propri impegni per trovare il tempo di provare, spiega Stefano Pisu, uno dei veterani del gruppo. Purtroppo non si trovano uomini, indispensabili per formare un numero sufficiente di coppie. E dire che quattro anni fa, nella manifestazione del Redentore ci presentammo con dodici coppie, forse un record per Nuoro (vedi foto, ndr).” Anche in questo senso, il fenomeno emigrazione ha mietuto vittime. In tanti hanno lasciato il paese natale per cercare lavoro fuori, e chi non se l’è sentita di farlo definitivamente ha scelto il minor male dell’occupazione stagionale, quella estiva, quella dove il gruppo, però, è maggiormente impegnato per le tradizionali serate vacanziere. “Senza dimenticare la scomparsa prematura di tre nostri amici ballerini, ricorda Maurizio Lai, un’altra bandiera del gruppo, ovvero Alfredo, Andrea e Simone ai quali eravamo molto legati e ai quali abbiamo voluto dedicare la serata di domenica”. Il futuro del gruppo, dunque, è ancora una volta riposto nei più piccoli, così come accadde giusto dieci anni fa quando Remo Pinna, l’autentico trascinatore della compagine, facendo da tramite tra la vecchia e nuova generazione di ballerini, registratosi l’abbandono dei più grandi, diede fiducia ai giovanissimi. “E se allora il passaggio fu immediato, di questi tempi si dovrà pazientare un po’ di più, spiega Federico Pau. Ma una cosa è certa: “su ballu biddobraesu” e “sa sciampitta” torneranno presto sui palchi di tutta l’isola!”.  Mauro Dessì.

Pubblicato su "La Nuova Sardegna", 9 Agosto 2005

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