Villaurban@ in cronac@. Rubrica di www.villaurbana.net a cura di Mauro Dessì.

12 Febbraio 2005

"Don Gianni, nostro maestro"

"Carissimo don Gianni, è arrivato il momento dei saluti. Inaspettati e per questo forse più tristi. Anche se lei in tutti questi anni in cui ci ha guidati spiritualmente ci ha insegnato a guardarci come dono del Signore e per questo motivo a non attaccarci troppo alle cose di quaggiù, quelle cioè che naturalmente passano e non durano, staccarci dalla sua presenza ci dispiace, e anche molto. Andiamo un po’ contro i suoi insegnamenti, è vero, ma siamo onesti e leali nei suoi confronti dicendo questo. Sarà una questione di affetto, di sentimento profondo verso la sua persona, ma perdere di vista in un attimo, senza prepararsi prima, il proprio punto di riferimento nel cammino di fede che insieme stavamo affrontando non ci lascia certo felici. Per fortuna, o meglio per Grazia Divina, il Signore “vede e provvede” e oltre a mandarci un nuovo sacerdote ci da’ la possibilità di averla vicina anche fisicamente, per cui il saluto che le rivolgiamo è meno doloroso perché, e di questo ne siamo certi, il nostro non è un addio ma un arrivederci. Con la speranza, quindi, di stare sempre uniti nella fede, nella preghiera ma anche nell’amicizia con cui abbiamo sempre camminato, le diciamo grazie e le facciamo i nostri migliori auguri. Grazie perché come sacerdote ci ha dato la possibilità di godere sempre della presenza del Signore, regalandoci la Sua Parola, offrendoci il Corpo e il Sangue di Gesù, esortandoci alla preghiera e ammonendoci nella nostra vita comunitaria. Grazie perché ci ha dato la possibilità di crescere sia come uomini e donne di fede ma anche e soprattutto come comunità impegnata. Sono aumentati i gruppi ecclesiali inseriti in parrocchia, la stessa parrocchia ha avuto un inserimento di qualità nella comunità intera di Villaurbana. Grazie per il suo esempio di generosità e di disponibilità. Non ci ha fatto mai mancare niente, non ha mai tenuto chiusa la porta di casa sua, non ha mai negato un sorriso e una parola di incoraggiamento. A ringraziarla maggiormente sono i piccoli e gli ammalati. Mai ha dimenticato di rivolgere un’attenzione particolare ai bambini e ai giovani, e ancor meno ha negato una visita e una parola di conforto alle persone sole o ammalate. Solo il Signore potrà darle la giusta ricompensa. Il nostro augurio è che la comunità di Solarussa possa accoglierlo meglio di come abbiam fatto noi, possa aiutarla ancor di più nella sua predicazione e nella sua pastorale, possa darle il giusto riconoscimento per il prezioso lavoro che potrà svolgere come strumento nelle mani del Signore. Come succede sempre, e purtroppo a nostro discapito, solo quando si sarà trasferito e non starà più in mezzo a noi, capiremo quanto grande e splendido era il dono che il Signore ci aveva fatto mandandola nella nostra comunità di Villaurbana". Arrivederci. 

La comunità parrocchiale di Villaurbana.   

Pubblicato su "La Nuova Sardegna", Sabato 12 febbraio 2005

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