la costa del cilento

 

 

A sud di Salerno ha inzio quel tratto di costa tirrenica,chiamata cilentana,scrigno di storia.antiche tradizioni,paesaggi affascinanti,costituiti da boschi che diradano verso il mare dalle mille tonalità di blu,di paesi arroccati che si affacciano sul mare,di spiagge candide,di muri di roccia traforata da grotte.Passeggiando lungo la costa cilentana,si respira un'aria di fascino e mistero che riporta ad un passato segnato da eventi leggendari e storici che è in effetti una delle componente di questi luoghi.Sembra proprio che il territorio cilentano sia stato abitato già mezzo milione di anni fa : le prime tracce di presenza umana sono palesi a partire dal Paleolitico medio (che viene datato fra 75000 e 35000 anni fa circa),per continuare nel Neolitico e nell'età dei metalli. Da allora molto è cambiato è passato ed ancora oggi sono visibili tracce che le diverse civiltà hanno lasciato: dalle grotte che conservano reperti,ai templi dorici di straordinaria bellezza come il Tempio di Nettuno ,ai rarissimi affreschi tramandati dalla pittura Greca ,come quelli scoperti nella Tomba del Tuffatore,alle inconfondibili tori Saracene.

Percorrere il Cilento, scrigno che conserva il cuore della Campania lucana, può dare ancora oggi, epoca del turismo di massa, il sapore della scoperta. Fra mare e montagne di un fascino aspro, questo itinerario vede susseguirsi resti di antiche città greche che, con le loro rovine, suscitano il sentimento commosso delle origini della civiltà occidentale, castelli che testimoniano l'intensa vita medievale, torri costiere che rammentano spaventose scorrerie saracene, fiumi dove nuotano le lontre e paesi che narrano ancora storie di patrioti e di briganti.
E' il fascino della terra del Sud, di un Sud fuori mano, il cui isolamento ha permesso a questo territorio di conservare intatto, con la sua atmosfera di terra immutata nel tempo, il fascino della sua arcaica bellezza. Un mantello di boschi che va diradandosi verso un mare spumeggiante di miti classici ed una costa che è un continuo susseguirsi di promontori rocciosi, di piccole baie ed insenature, di minuscoli porticcioli e di spiaggette sabbiose ed infine di tanti piccoli deliziosi paesi che conservano il loro incanto fatto di pietre antiche e di scenari naturali incontaminati. Questo tesoro si offre a chiunque voglia abbinare la storia ed antiche tradizioni con il fascino del paesaggio e con la semplicità di un'ospitalità autentica e cordiale.
L'istituzione di un Parco Nazionale ha rivelato molteplici aspetti che si ricompongono in un'identità complessa ed affascinante, risultato dell'interazione della natura marina e montana, con l'opera dell'uomo che, nel corso dei millenni, ha continuamente adattato e trasformato questi ambienti.
Questo itinerario segue la direzione sud, partendo dalla foce del fiume Sele, estremo confine meridionale dell'espansione etrusca, dal santuario di Hera Tessala, fondato dai coloni greci di Poseidonia e giunge a Capaccio nel cui territorio Paestum sintetizza alcuni dei contenuti più significativi dell'itinerario.
L'itinerario tocca Agropoli, antico borgo marinaro, Santa Maria, sede del comune di Castellabate, Pollica, di antiche origini alle pendici meridionali del Monte Stella, Casal Velino, con le sue spiagge, Ascea, centro balneare in crescente sviluppo nel cui territorio sorge l'antica Elea, Pisciotta, Centola, con i suggestivi ruderi dell'antico abitato, fino ad arrivare a Marina di Camerota , alla costa degli Infreschi dalla bellezza selvaggia , le cui rupi scoscese guardano il mare e conservano le testimonianze di circa 250 mila anni di presenza umana, Santa Marina ed infine Sapri.

 

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