Il
sette Maggio 1890 il "Comitato per la costruzione del nuovo organo"
prende ufficialmente possesso della donazione lasciata dal compianto e benemerito
Comm. Ing. Antonio Rossi, di Suna.
Vengono annotati puntigliosamente gli interessi maturati e le tasse ancora da
pagare su tale lascito, che, infine, ammonta a Lire 9828,62, già depositate
su apposito libretto presso la Banca d'Intra.
L'esecutore testamentario certifica che la costruzione del nuovo organo č assimilabile
a un restauro ( il mandato Rossi prevedeva espressamente questo scopo), e vincola
la nuova edificazione alla rimozione dell'antica cantoria (quella che ospita
il vecchio organo), e alla realizzazione della bussola sull'ingresso, già
progettata da diverso tempo dall'architetto Febo Bottini, di Pallanza, che "...eliminerà
i fastidiosi spifferi che affliggono i fedeli durante la stagione invernale..."
Il giorno otto Luglio, sentito anche il parere di alcuni organisti della zona,
si sceglie il progetto N.2 di Alessandro Mentasti, che viene preferito a quelli
dei varesini Giovanni Mentasti e Vittore Ermolli.
Il sedici Ottobre 1890 viene stipulato il contratto per la costruzione del nuovo
organo.
Da una parte ci sono le due fabbricerie, quella della parrocchiale Basilica
di S.Maria di Campagna e quella di S.Lucia di Suna, dall'altra parte il signor
Alessandro Mentasti, fabbricatore d'organi di Novara.
La fabbriceria di Suna interviene perchè l'organo della chiesa di S.Lucia
abbisogna di urgenti riparazioni: ecco, in tutta la sua drammaticità, la lettera di richiesta di soccorso dell'organista Antonio Giaccone.
Il contratto prevede pertanto la costruzione del nuovo strumento e contemporaneamente
le opere di riparazione per il vecchio organo di S.Lucia, che dovranno essere
"...complete e regolari per il prossimo giorno 13 dicembre, giorno della
festa patronale".
La consegna dell'organo di Madonna di Campagna dovrà avvenire possibilmente
entro il 15 Agosto dell'anno successivo, e comunque non oltre il mese di Ottobre.
Prezzo pattuito ("... e non sarà dovuto interesse alcuno al sig.
Mentasti per le somme a suo credito fino a finale pagamento del lavoro..."):
lire Diecimilacinquecento.
E Mentasti si mette all'opera.
Presumibilmente utilizzò anche maestranze locali, che furono retribuite
direttamente dalla fabbriceria; ci sono pervenuti, infatti, diversi mandati
di pagamento, sia a favore direttamente del Mentasti che di altri nominativi
per "...servizio prestato nella costruzione dell'organo...".
C'è anche traccia del conto di una locanda, per " ... saldo somministrazioni-lavoro
per la posa dell'organo...".
Perņ i tempi non furono rispettati, forse a causa del protrarsi dei lavori necessari
per costruire la bussola sull'ingresso e la nuova cantoria soprastante.
La Fabbriceria si riunisce il 15 Luglio 1892 (quindi con un anno di ritardo)
per approvare l'impianto di un "banco di beneficenza", per rastrellare
ancora qualche fondo a favore dell'organo, e per deliberare sul collaudo del
nuovo strumento.
Una "leggenda metropolitana" diffusasi tra gli organisti di Verbania
attribuiva addirittura a Marco Enrico Bossi il concerto di collaudo: la documentazione
rintracciata, invece, testimonia che il concerto inaugurale fu tenuto dal maestro
Ernesto Strada, organista all'insigne basilica di S.Lorenzo in Milano.
Nelle pagine successive, sono presenti la disposizione dell'organo, rimasta fortunatamente immutata dal 1892 ad oggi, e la relazione sul collaudo del nuovo strumento.