Il primo degli organisti nella chiesa di Madonna di Campagna fu lo stesso Pietro Antonio, costruttore del primo organo nel 1582.
Ne prese il posto verso il 1595
il rev.pr. Jacomo Silva, cappellano e organista, che aveva "...mercede
per la servitù di lire trecento l'anno e cento per il sonar dell'organo
ogni festa...".
Nel 1629 organista è ancora"Jacobus Silva", che, ormai "aetatis
annorum 65", continua imperterrito ad essere pagato quattrocento lire l'anno.
Pochi anni dopo nessuno suonava più regolarmente: la relazione su di una visita vescovile del 1646 recita uno sconsolato "...organum... non pulsatur ab annis decem...".
Per molto tempo non abbiamo più notizie relative a musicisti titolari;
sappiamo che nelle cerimonie più importanti venivano convocati gli organisti
di S.Leonardo in Pallanza o di S.Vittore in Intra...
Nelle due parrocchie limitrofe, infatti, l'organista era regolarmente assunto; alcuni documenti risalenti alla fine del '700, conservati nell'Archivio di Stato di Verbania, testimoniano che il comune ingaggiava e retribuiva un musicista per la Collegiata di S.Leonardo in Pallanza.
E bisogna anche considerare che fino al 1958 la chiesa di Madonna di Campagna non
è stata sede di parrocchia autonoma, ma basilica ausiliaria del borgo di Suna, spesso
contesa ( anche a suon di bastonate ) dai pallanzesi.
Una serie di documenti molto interessanti risale ai primi
anni del secolo scorso.
Tra gli argomenti all'ordine del giorno nell' adunanza del 22 Agosto 1910 della
Fabbriceria della Chiesa di Madonna di Campagna è compresa la "nomina
dell'organista".
"I signori Fabbriceri, considerato il modo di trattamento dell'organo
e la buona volontà espressa dal concorrente sig. Giuseppe Nicoli [!!!]
d' Intra, di buon grado lo nominano per un anno a datare dal 15 aprile 1910,
collo stipendio annuo di lire duecento. Il nominato non potrà opporre
eccezioni quando in occasione di solennità altro organista sedesse all'organo
per accompagnamento di canti etc."
Non si sa cosa abbia combinato questo mio quasi omonimo sig. Nicoli, ma solo
qualche mese dopo, il 14 Novembre, la fabbriceria si riunisce nuovamente per
sostituire il sig. organista maestro Conti Adolfo all'organista Nicoli Giuseppe.
Il verbale della riunione fa trasparire un clima conflittuale: il vecchio (?)
organista accampa il diritto di proseguire nel suo ufficio almeno fino al compimento
dell'anno, come da contratto precedentemente sottoscritto, ma la fabbriceria
vuole liquidarlo subito.
Dopo aver nominato anche un "incaricato a trattare con detto sig. Nicoli",
si giunge alla conclusione, quasi comica: il futuro titolare sig. Conti Adolfo
pagherà di tasca propria all'organista uscente un compenso di lire trenta!
Purtroppo anche questa scappatoia avrà breve durata, perchè già
il 22 ottobre 1912 la fabbriceria si riunisce perchè la carica di organista
si è resa vacante, per rinuncia del sig. Conti.
La soluzione escogitata è funzionale per i committenti, ma estremamente
sconsolante, con il senno di poi, per i "musicisti di chiesa".
Ne riporto qui il passo saliente, mentre la riproduzione integrale del testo,
comprensiva di un autografo sgrammaticato e quasi incomprensibile del nuovo
"maestro" organista, è disponibile cliccando sull'immagine
stessa:
E'
intenzione della Fabbriceria, però,
|
Nel periodo successivo non si trovano altre testimonianze... a libro paga...
di organisti.
In un' indagine commissionata dalla Curia, risalente ai primi anni sessanta,
tra le voci contabili di uscita della parrocchia vengono assegnate circa sessantamila
lire annue alle "spese per organista", specificando chiaramente, però, che si
tratta di "oblazione". Non viene citato alcun nominativo.
Nel Gennaio 1972 il sig. "Livio Bellora, organista" compila un questionario
per il censimento degli strumenti presenti nelle chiese; indica che non esiste
organista titolare, e che il servizio viene comunque svolto da persone non in
possesso di diploma.
In questo clima si inserisce la preziosa opera di Giancarlo Parodi, amico fraterno del parroco e frequentemente invitato a tenere concerti su questo strumento. A partire dal 1978, presso la chiesa di Madonna di Campagna, vennero organizzati dei corsi di organo, nominati "Incontri per Organisti dell' Alto Novarese", che non si prefiggevano lo scopo di istruire
concertisti d'organo, quanto quello di formare organisti di chiesa.
L'iniziativa ebbe successo.
Ancora oggi, la maggior parte di coloro che fanno udire la voce degli strumenti
del Verbano si è formata o perfezionata alla scuola di Parodi. Sono questi gli organisti, nel senso più vero e autentico della parola, che prescinde diplomi e onoreficenze:
coloro che suonano l'organo.
E siamo arrivati a oggi.
Il parroco don Rino Bricco è riuscito ad organizzare una "associazione di organisti",
i cui componenti si coordinano per non lasciare scoperta alcuna celebrazione
festiva.
Ne fanno parte: