Nel corso degli anni, dopo la sua costruzione, l'organo Alessandro
Mentasti della chiesa di Madonna di Campagna fu sottoposto ad una manutenzione
abbastanza regolare.
Ci sono rimaste diverse tracce degli interventi, che consistono in ricevute
dei pagamenti effettuati a diversi organari e nei verbali della fabbriceria,
dove si autorizzano queste spese.
Ancora nel luglio 1917 si verbalizza l'autorizzazione alla spesa per "...esaminare
e riparare, come occorra, l'organo della Parrocchiale...", e si convoca nuovamente
Alessandro Mentasti.
Ma stavolta il costruttore dell'organo non si presentò.
Il documento compilato il giorno 12 agosto successivo per "...accordatura
organo della Parrocchiale...", stranamente senza l'indicazione del prezzo
pagato (ma con la regolare marca da bollo con l'effige di Vittorio Emanuele),
è a favore del signor Krengli di Novara.
La ditta organara novarese passò di mano da Mentasti a Krengli proprio
in quel periodo.
Alessandro Mentasti era nato nel 1844, quindi sarebbe stato già più
che settantenne: non sono riuscito ad appurare se la sostituzione fu dovuta
al suo regolare pensionamento o a qualche evento luttuoso.
La carta intestata della Ditta Fratelli Krengli, come si puņ vedere, riportava
fino in epoca abbastanza recente la notazione "...già A.Mentasti".
Successivamente fu convocato l'organaro Giovanni Scolari , da Bolzano Novarese,
che nel 1921 eseguì lavori di una certa entità, visto che lavorò
all'organo per quattro giorni con un aiutante.
Ci è pervenuta una sua ricevuta, questa volta abbastanza dettagliata,
esaminabile cliccando qui.
Abbiamo la copia del contratto n.235, del Febbraio 1947,
tra la "SVEL", Società Verbanese di Elettricità, e
Don Carlo Oglina, responsabile della chiesa.
Il contratto regolamenta la fornitura di mezzo Kilowatt di energia elettrica
a 220 volt per azionare "...il motore per l'organo della chiesa...",
il tutto a lire 6 per ogni kw consumato oltre alla quota fissa mensiale di
lire 60.
Non sappiamo se il contratto sia stato stipulato per la prima volta, o se
fosse il rinnovo di uno precedente.
Comunque, abbiamo la dimostrazione della perdita di un altro posto di lavoro:
quello del tiramantici dell'organo!
La chiesa di Madonna di Campagna divenne parrocchia autonoma nel 1958,
sotto la guida di Don Rino Bricco.
Non appena insediatosi, il giovane parroco, amante della musica e lui stesso
organista, si diede da fare per sistemare il grandioso strumento, la cui manutenzione
era stata probabilmente trascurata.
Ci sono pervenuti diversi preventivi di riparazione, stilati da case organarie
della zona.
Per correttezza, visto che alcune di queste ditte sono ancora attive, non ne
riporto i nomi.
Anche le riproduzioni dei documenti facenti parte dell'archivio parrocchiale
sono state modificate digitalmente per eliminare ogni riferimento.
Un progetto è sicuramente andato disperso (o meglio, è stato
volutamente distrutto dal committente): era quello che prevedeva l'elettrificazione
dello strumento...
Don Rino ricorda sempre la sua brusca reazione: "Questo strumento è
nato meccanico e meccanico resterà per sempre!!"
Il primo dei documenti pervenutici risale al Febbraio 1959.
Qui è disponibile interamente.
I punti 4 e 5, a leggerli con la sensibilità odierna, lasciano alquanto
perplessi...
Applicare le alette alle bocche delle canne?
Nuova ed accurata "armonizzazzione"?
Poi, punto 6: con questi interventi, lo strumento sarebbe diventato "...duraturo
e molto migliore di quando era nuovo..."!
Per fortuna, il progetto fu accantonato.
Un'operazione più gentile e meno presuntuosa fu proposta qualche
anno dopo, nel 1962.
La riproduzione del documento è
qui.
Il preventivo era sembrato confacente alle esigenze, e ci si stava accordando
per l'inizio dei lavori.
Il resto della documentazione rintracciata in archivio, però, evidenzia
delle incomprensioni, per non dire dei litigi, tra il parroco, che vuole il
lavoro svolto entro breve, e la ditta organara, che è impegnata in altre
edificazioni.
La ditta promette degli interventi provvisori, allo scopo di rendere l'organo
almeno parzialmente utilizzabile per la festa dell'Assunta.
Ma neanche la festa patronale successiva, nell'Agosto 1963, vede realizzata
una pur minima riparazione.
Quindi Don Rino scrive stizzito una raccomandata per "... mandarli a farsi
benedire" (sue proprie parole), che termina con la stupenda frase qui incorniciata:
Il lavoro stavolta fu subito eseguito, l'organo venne riparato e sistemato.
Nel corso dei lavori del 1990, però, si noterà che erano state
eseguite alcune azioni non proprio ...ortodosse.
Per esempio, fu rimosso l'intero registro Controcorno Bassi di 16 p, che "...sottraeva
troppa aria al resto dell'organo".
Tale registro è stato ricostruito e reinstallato uguale identico da Mascioni
nel 1990, e funziona egregiamente...
E si veda nella documentazione fotografica alla pagina successiva come si realizzò
l'intonazione del ripieno...