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...fino al Restauro del 1963

Nel corso degli anni, dopo la sua costruzione, l'organo Alessandro Mentasti della chiesa di Madonna di Campagna fu sottoposto ad una manutenzione abbastanza regolare.
Ci sono rimaste diverse tracce degli interventi, che consistono in ricevute dei pagamenti effettuati a diversi organari e nei verbali della fabbriceria, dove si autorizzano queste spese.

Il primo Febbraio 1907 si dà il benestare per comprendere nel consuntivo 1906, non ancora chiuso contabilmente, la spesa per la pulitura dell'organo, affidata al costruttore sig. Mentasti, per la cifra di lire nove per registro.
L'organaro viene ancora chiamato il 18 Agosto 1910, per compiere una visita tecnica per studiare un guasto e proporre un preventivo per la riparazione.
I verbali della fabbriceria non furono compilati da tecnici, e quindi non č assolutamente chiaro di cosa soffrisse l'organo, che, in fondo, era ancora nuovo, non essendo ancora trascorsi vent'anni dalla sua inaugurazione.Mandato a favore del sig. Krengli - Novara


Ancora nel luglio 1917 si verbalizza l'autorizzazione alla spesa per "...esaminare e riparare, come occorra, l'organo della Parrocchiale...", e si convoca nuovamente Alessandro Mentasti.
Ma stavolta il costruttore dell'organo non si presentò.
Il documento compilato il giorno 12 agosto successivo per "...accordatura organo della Parrocchiale...", stranamente senza l'indicazione del prezzo pagato (ma con la regolare marca da bollo con l'effige di Vittorio Emanuele), è a favore del signor Krengli di Novara.
La ditta organara novarese passò di mano da Mentasti a Krengli proprio in quel periodo.
Alessandro Mentasti era nato nel 1844, quindi sarebbe stato già più che settantenne: non sono riuscito ad appurare se la sostituzione fu dovuta al suo regolare pensionamento o a qualche evento luttuoso.

La carta intestata della Ditta Fratelli Krengli, come si puņ vedere, riportava fino in epoca abbastanza recente la notazione "...già A.Mentasti".

Carta intestata della ditta F.lli Krengli - Novara

Successivamente fu convocato l'organaro Giovanni Scolari , da Bolzano Novarese, che nel 1921 eseguì lavori di una certa entità, visto che lavorò all'organo per quattro giorni con un aiutante.
Ci è pervenuta una sua ricevuta, questa volta abbastanza dettagliata, esaminabile cliccando qui.

Abbiamo la copia del contratto n.235, del Febbraio 1947, tra la "SVEL", Società Verbanese di Elettricità, e Don Carlo Oglina, responsabile della chiesa.
Il contratto regolamenta la fornitura di mezzo Kilowatt di energia elettrica a 220 volt per azionare "...il motore per l'organo della chiesa...", il tutto a lire 6 per ogni kw consumato oltre alla quota fissa mensiale di lire 60.
Non sappiamo se il contratto sia stato stipulato per la prima volta, o se fosse il rinnovo di uno precedente.
Comunque, abbiamo la dimostrazione della perdita di un altro posto di lavoro: quello del tiramantici dell'organo!

La chiesa di Madonna di Campagna divenne parrocchia autonoma nel 1958, sotto la guida di Don Rino Bricco.
Non appena insediatosi, il giovane parroco, amante della musica e lui stesso organista, si diede da fare per sistemare il grandioso strumento, la cui manutenzione era stata probabilmente trascurata.
Ci sono pervenuti diversi preventivi di riparazione, stilati da case organarie della zona.
Per correttezza, visto che alcune di queste ditte sono ancora attive, non ne riporto i nomi.
Anche le riproduzioni dei documenti facenti parte dell'archivio parrocchiale sono state modificate digitalmente per eliminare ogni riferimento.

Un progetto è sicuramente andato disperso (o meglio, è stato volutamente distrutto dal committente): era quello che prevedeva l'elettrificazione dello strumento...
Don Rino ricorda sempre la sua brusca reazione: "Questo strumento è nato meccanico e meccanico resterà per sempre!!"
Il primo dei documenti pervenutici risale al Febbraio 1959.
Qui è disponibile interamente.
I punti 4 e 5, a leggerli con la sensibilità odierna, lasciano alquanto perplessi...
Applicare le alette alle bocche delle canne?
Nuova ed accurata "armonizzazzione"?
Poi, punto 6: con questi interventi, lo strumento sarebbe diventato "...duraturo e molto migliore di quando era nuovo..."!
Per fortuna, il progetto fu accantonato.

Un'operazione più gentile e meno presuntuosa fu proposta qualche anno dopo, nel 1962.
La riproduzione del documento è qui.
Il preventivo era sembrato confacente alle esigenze, e ci si stava accordando per l'inizio dei lavori.
Il resto della documentazione rintracciata in archivio, però, evidenzia delle incomprensioni, per non dire dei litigi, tra il parroco, che vuole il lavoro svolto entro breve, e la ditta organara, che è impegnata in altre edificazioni.
La ditta promette degli interventi provvisori, allo scopo di rendere l'organo almeno parzialmente utilizzabile per la festa dell'Assunta.
Ma neanche la festa patronale successiva, nell'Agosto 1963, vede realizzata una pur minima riparazione.
Quindi Don Rino scrive stizzito una raccomandata per "... mandarli a farsi benedire" (sue proprie parole), che termina con la stupenda frase qui incorniciata:

Mi spiace che venga a perdere una occasione così buona di poter ricevere subito il suo compenso al termine del lavoro

Un altro preventivo venne richiesto ad un'altra ditta.

Il lavoro stavolta fu subito eseguito, l'organo venne riparato e sistemato.
Nel corso dei lavori del 1990, però, si noterà che erano state eseguite alcune azioni non proprio ...ortodosse.
Per esempio, fu rimosso l'intero registro Controcorno Bassi di 16 p, che "...sottraeva troppa aria al resto dell'organo".
Tale registro è stato ricostruito e reinstallato uguale identico da Mascioni nel 1990, e funziona egregiamente...
E si veda nella documentazione fotografica alla pagina successiva come si realizzò l'intonazione del ripieno...