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Emiliano Bertocchi
22 anni, Romano, studente universitario. Per contatti e.bertocchi@tiscalinet.it


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Storia Inutile

di Emiliano Bertocchi

mi sento inutile. mi sento fuori posto. in questi giorni. in questi strani giorni. mi sento lontano. da qualsiasi forma di comunicazione. e non ho voglia di fare niente per tutto il tempo. e l' odore della Spagna mi riempe di malinconia. e ho un cuore cupo e triste. sento la pesantezza dell' inesistenza dentro l' anima. sbaglio in continuazione. ogni singola parte della mia vita sta andando in frantumi. ogni sfumatura si sta sciogliendo. e io letteralmente non capisco più nulla. ma forse il fatto è che non ho mai capito nulla. e non è possibile che il mio unico desiderio sia quello di rimanere sempre al letto. ma sto sbagliando. forse. perchè questo non è il mio desiderio. è quello che sono costretto a fare. per non soffrire ancora di più. e scrivere credo che mi aiuti a sfogare Quello che porto dentro. mi sono perso di nuovo. le persone non mi capiscono, mi sembra di essere un alieno, c'è una fondamentale differenza tra me e gli altri che non riesco più a mettere a fuoco. vorrei, lo giuro, essere speciale, essere amato, essere ricordato dalle persone e sembrare spiritoso, bello, interessante ma niente di tutto questo accade. e la verità è che sono un perdente. già adesso. sono un perdente perchè non ho voglia di gareggiare, perchè non voglio mettermi in competizione con nessuno, vi lascio la strada libera, andate pure, perdio, è una merda, non c'è una cazzo di volta che riesca a fare qualcosa semplicemente, me la prendo sempre nel culo, e poi via di nuovo a sognare e a illudersi su come potrebbe essere bella la vita, e poi di nuovo tutto crolla e le illusioni mi accompagneranno fino alla tomba e saranno le uniche a piangermi, posando mazzeti di fiori sulla lapide dove è scritto il mio nome. sono fregato. fondamentalmente è perchè sono stupido. di una stupidità rara. ma ho nel cuore qualcosa che mi dice di andare avanti. ancora. e sembra che la bellezza che i miei occhi riescono a vedere sia celata agli occhi degli altri e quindi quasi con nessuno posso condividere la gioia che proviene dalla bellezza. e non dovrei più avere paura. ma la vigliaccheria è qualcosa che mi contraddistingue da molto tempo. ma IO sono fatto così. e non riesco ad accettarmi perchè gli altri a volte non accettano quello che io sono. e così non mi rimane che nascondermi. e a volte quando ricordo... mi sembrano cose di un' altra vita, ogni giorno mi sembra un' altra vita sempre più allucinante, e manca un filo logico a tutti gli eventi della mia esistenza e una cosa accade e poi si dimentica e poi ritorna a turbarti e il tuo cuore muore di nuovo sotto la consapevolezza dell' incapacità di porre un riparo alla distruttiva forza del caso. ma anche io ho dei cliches da rispettare. ho una bella parte da recitare, ma io sono un pessimo attore. soprattutto con le persone che amo, perchè non so ingannarle, perchè ingannando loro ingannerei me stesso. e questo non sono capace a farlo, come tante altre cose. sono di una sensibilità disarmante. e un giorno forse non avrò più tutte queste bruciature sulle mani, con l' alito che puzza di vino, ogni sera, ogni notte, ma forse è questa confusione la mia vita e credo che dovrei prenderla così come viene, ma a volte mi prendono dei momenti di rabbia, quando tutto va di nuovo a puttane vorrei spaccare ogni cosa che mi capiti sottomano e invece sto calmo e silenzioso e queste cose le immagino soltanto perchè la realtà è ingannevole e la mia mente è una dimensione di cui ancora non ho conosciuto i limiti. e mi mancano. come mi mancano tante altre cose che non so dove trovare. l' amore credo e il sesso e la tranquillità e la consapevolezza di se stessi e il coraggio. e in questo periodo mi sento veramente assorto in una follia che mi aleggia intorno.1979. l' anno in cui sono nato.1979. l' anno della rivoluzione. l' anno della follia plastificata. l' anno delle droghe sintetiche. l' anno dell' aborto di maria. 1979. sento quasi crescere un fremito lungo le mani e la colonna vertebrale. 1979. e una camera. io e altre due persone. prima ero da solo. e la notte mi sembrava carica di aspettative con una bottiglia di tequila nascosta sotto il letto, con una ragazza che mi aspettava a casa, con una vita da indovinare. e l' estate dell' amore si è disciolta senza che me ne accorgessi. senza che la vivessi pienamente e spero che ritornino quei giorni. perchè ho voglia di gustare un buon pranzo sulla spiaggia, perchè vorrei che le stelle si specchiassero ancora nei miei occhi. e strofe ritornelli canzoncine stupide urlate da idioti danzanti intorno al fuoco. perchè fondamentalmente mi piace quando la gente mi guarda e mi fa sentire speciale. e anche perchè io sono un semplice fannullone. una vita dedicata all' ozio. la mia. allo spreco di qualsiasi cosa. ma non mi vergogno. lo ammetto. non mi nascondo. non sono felice. non sono soddisfatto. non ho mai nulla dalla vita. tranne quello che non voglio. non ho una donna. non ho un lavoro. non ho intelligenza. non ho una mano e per questo sono costretto a masturbarmi con la sinistra. che fra poco mi verrà amputata. e io non potrò più toccarmi. o dovrò farlo con la mente. ma non sarà più la stessa cosa. e ho detto a una persona di chiamarmi e lei l' ha fatto e io le ho detto che l' avrei richiamata, ma invece ho buttato il suo numero e sto cercando di dimenticarla. e mi domando perchè? e non lo so. non so mai niente. non so mai niente. ma vorrei regalarti un sorriso. forse di una mia foto. forse ti manderò un dente. d' oro. forse è solo la voce di una giovane e affascinante pazzia che mi spinge verso l' inimmaginabile o forse è solo la neve che ho visto scendere con occhi da bambino sul ponte carlo. e praga di notte ha un' atmosfera magica. come gli occhi delle statue che mi guardavano. e io sono stato steso per terra, alla stazione, e una foto lo dimostra, ed ero un vero vagabondo, con gli occhi da pazzo e l' aria perduta di chi non ha più niente da perdere. ed è vero come il tempo sia ingannevole o come la volontà umana sia incomprensibile. ma a volte riesco a ritornare ad una ragionevole lucidità che mi permette di non impaurirmi per ogni singola sciocchezza. e per un momento ve ne andrete a fare in culo tutti quanti, nessuno escluso, perchè ognuno di voi ha la sua carica di aggressiva meschinità, quando si toccano gli interessi personali ognuno tira fuori le unghie e mostra l' irragionevolezza che ha dentro. e io mi sto per addormentare, con gli occhi gonfi e il sorriso da idiota e spero proprio di fare un bel sogno, magari con qualche bella ragazza che mi racconta certe storielle come piacciono a me. e al mondo come al solito non gliene può fregare niente di me. ma come sapete il sentimento è reciproco.