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Greta Milici è nata a Catania il 22 dicembre del 1983
e si diletta nello scrivere poesie e racconti. Per contatti scrivere a: gretagiada.milici@tin.it
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La più bella stella
di Greta Milici
C'era una volta un giorno come tutti gli altri,o almeno così sembrava.
Nei miei polmoni penetrava sempre la solita aria,ma nel mio cuore e nella mia
mente sentivo qualcosa che si muoveva e che mi fece chiudere gli occhi.
Erano la voce del cuore e quella della mente che stavano dialogando in una lingua
da me sconosciuta.
Aprì gli occhi,e vidi un uomo davanti a me.
Era anziano,ma giovanissimo;barba bianca,ma capelli biondi.
Era seduto su una panchina,ed era vestito tutto di color azzurro.Mi fissò
con quegli occhi altrettanto azzurri,e mi fece cenno di avvicinarmi.
Non appena il mio corpo fu a pochi centimetri dal suo,iniziai a tremare.Paura?No,era
emozione.Mi fissò nuovamente,ed iniziò a parlare:
"Sono anni che la cerco,ma ormai ha cambiato abitazione.La pioggia è
l'insieme delle lacrime che verso,per la sua assenza;le nuvole sono il risultato
di momenti tristi,tuoni e lampi la conseguenza di attimi dolorosi.
Sto parlando di una stella,quella che brilla nel firmamento dei miei pensieri,ma
che ormai posso solo guardare da lontano.Il Sole è il mio fratello più
caro,che viene a trovarmi con un cannocchiale,per permettermi di vederla più
da vicino.
Parlo di quella stella,l'unica che vive sulla Terra,che ogni tanto va a trovare
il mare,ma non viene mai da me".
L'uomo iniziò a piangere,e una nuvola nera fece da tetto all'intera città.Poi
il misterioso personaggio riprese a parlare:
"Nel suo Pianeta d'origine provocava solo l'invidia delle altre stelle;nessuna
è bella come lei.Poi ho visitato il vostro mondo,ed ho capito che in
mezzo alla falsità,ai pregiudizi,e al resto di cose orribili,una come
lei è l'ideale.
Sono qui perchè mi hanno indicato la strada per trovarla;quella strada
mi ha portato a te.Ti chiedo allora di non abbandonarla mai,e di non fare spegnere
mai le luci che la rendono viva;le stesse luci che rendendola viva,rendono vivo
chi ne conosce l'esistenza.
Ti affido questa stella e concludo questo monologo senza presentarmi.Lascio
che il tuo cuore e la tua mente un giorno ti confessino chi sono".
D'improvviso una giornata d'inverno sembrò tramutarsi in un giorno d'estate;c'era
il Sole e c'erano gli uccellini.L'uomo senza identità scomparve,ed io
mi incamminai verso la strada senza meta.
Fra una striscia pedonale e un'altra,dissi a me stessa che il signore di pochi
minuti prima,non poteva che chiamarsi "CIELO".