Diario di un nevrotico

di Mario Mereu

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Mario Mereu, 26 anni ama leggere Allan Poe e Kafka.

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Diario di un nevrotico

Appunti su un paziente nevrotico.

La settimana scorsa accettai di prendere sotto analisi il soggetto in questione;

Il motivo della sua crisi è che venne contattato per un corso di formazione lavoro .

Cosi fu costretto ad abbondare il tranquillo ambiente famigliare

e interagire, di colpo, con il mondo esterno.

L’ allegria dei primi tempi andò scemando molto velocemente.

Dopo la prima settimana di corso subentrarono gli attacchi di panico .

Venne consigliato, dal sottoscritto, di tenere un diario ,

per superare l’ imbarazzo e chiarirsi i pensieri.

Il taccuino in questione sono il risultato delle sue ultime vigliaccherie;

Della sua incapacità di rapportarsi agli altri e capire cosa, veramente, conta;

Dimostrando cosi un egoismo (possibile narcisista ) fuori dal comune.

1 incontro

PARLERO,SOLTANTO,DI QUELLO CHE CONOSCO BENE.

(questa frase è stata scritta e riscritta 23 volte colmando la prima pagina.

è facile pensare che il soggetto in questione, al corso di formazione lavoro,

abbia parlato a sproposito, fu portato poi , ad pentirsi amaramente)

2 incontro

NIENTE CONFIDENZE.

(questa frase è stata scritta 50 volte colmando la seconda pagina.

C’ è sotto una profonda insicurezza interiore e una sproporzionata

paura del prossimo, da cui nasce una estrema diffidenza.)

3 incontro

ESSERE GENTILE MA MANTENERE LE DISTANZE .

(questa frase è stata scritta 25 volte colmando la pagina.

Confermano gli appunti del secondo incontro .

Ma dimostrano in parte un approccio positivo , verso i compagni.

4 incontro

STAI LONTANO DAI COMPAESANI !!!

( scritta 25 volte riempie tutta la pagina.

Ennesimo complesso del soggetto ,odia i suoi compaesani.

Ha il terrore delle persone in generale e dei suoi compaesani in particolare.

Gli ritiene portatori di valori aberranti e di una mentalità estremamente ristretta .

Il soggetto Fa vita da recluso ; probabile disadattato.

Tende ad essere eccessivo, con difficoltà inquadra il problema nelle sue reali misure.

5 incontro

STO BENE ANCHE DA SOLO !

NON SONO PERFETTO!

NON DEVO PIACERE PER FORZA !

( scritte 8 volte ognuna, queste frasi colmano la quinta pagina .

Tentativo positivo di imporsi una direzione comportamentale ,

ma rivelano ormai una rigidezza mentale e una fissazione.

Pretende di fare da solo, questo non è bene ,

tende a dimenticare di far parte di una comunità di persone,

dove è importante l’ aiuto reciproco)

6 incontro

CONTA FINO A CINQUE PRIMA DI PARLARE .

( scritto 25 volte fino a colmare la pagina.

Ha il terrore di dire assurdità e di essere giudicato ,

Manca di stima in se stesso.)

7 incontro

UMILTA.

(scritto 100 volte fino a colmare la pagina.

È una nota positiva per quanto sia, comunque ,una fissazione , annotto un miglioramento.

incomincia a capire che prendersi troppo sul serio non è sano. )

8 incontro

CORAGGIO.

(scritto 75 volte fino a colmare la pagina.

Tentativo positivo di tentare di superare la sua vigliaccheria ,ma vano.

9 incontro

LEGGEREZZA .

( scritto 12 volte in maniera caotica e a volte di traverso,

non ha riempito la pagina( nota positiva).

Ci sono dei ghirigori incomprensibili un po’ dappertutto .

Finalmente è uscito dalla fissazione di riempire ottusamente la pagina.

Ho notato che cerca di essere meno pesante e a prendersi meno sul serio.)

10 incontro

RISPETTO

(scritto 75 volte colma tutta la pagina.

Una piccola ricaduta .

Il concetto è positivo,ma il fato che non riesca

ad andare oltre ad una ripetizione coatta mi preoccupa .

Prendo in considerazione l’ idea di consigliare i farmaci appositi.)

11 incontro

BASTA COSI !!!

( scritto una volta sola ,finalmente,

il resto della pagina è in bianco.

L’ analisi comincia a fare effetto .

La fissazione coatta pare passata.

Il soggetto comincia ad aprirsi e uscire dal suo guscio.)

12 incontro

( le parole qui sotto sono del soggetto, pare aver riacquistato il dono della favella.

Al momento non presenta più comportamenti fissi e ripetitivi.

Ma continua a esasperare cose che in se sono normali.

Tende a perdersi in un bicchiere d’ acqua)

C’ è il lavoro e c’è la vita privata.

Certe cose si fanno per piacere,altre per dovere.

Il dovere non è facile non è semplice,ma è importante compierlo;

Tante persone che rispetto,hanno compiuto il loro dovere .

Non vorrei essere da meno !

Per un timido i rapporti sociali sono sempre difficoltosi. ;

è importante convivere civilmente con le persone con cui si lavora.

Un ambiente di lavoro sereno non ha prezzo:

Per questo i miei primi giorni di lavoro sono stati mirati alla socievolezza.

Forse estrema. Questo mi ha lasciato sfinito nella vita privata.

Non ho ancora metabolizzato la giusta misura di rapporto con i miei colleghi;

Trovare la giusta distanza tra me e loro mi distrugge .

Visto che mi porto,troppo spesso, i pensieri del lavoro nella vita privata.

In maniera quasi maniacale :

Non è sano, non è giusto.

Dovrei imparare ad affrontare la vita e il lavoro con più leggerezza,

e accettare il fatto di non essere simpatico a tutti

o di non essere stimato come una persona intelligente

( sarebbe impossibile altrimenti).

Solo accettando questo, sarò più sereno, rilassato e meno fissato .

Cosi facendo mi preparerò per il vero mercato del lavoro.

(non vedo l’ ora !?!?!?).

Solo alzando la mia soglia di sopportazione verso chi non mi stima,

potrò crescere come persona.

Ma tenendo conto che sono un tipo distratto , iroso e permaloso.

Non sarà facile .

Non devo mollare !!!.

Devo essere più concentrato per imparare le lezioni ,

questo in fondo , conta veramente,

come conta imparare a fregarmene di quello che possono dire di me i colleghi.

Non mi farebbe male riportarmi agli altri con più sicurezza.

È fondamentale che non manchi mai di rispetto ai miei colleghi;

Niente urla, niente minacce e niente volgarità.

E stare attento agli interventi che faccio;

Meglio non dire bestialità , limitare le confidenze .

Scherzare quando si può, su tutto , tranne sulle cose personali.

Apparire il tanto giusto;

Poco è meglio di molto.

Imparare a sopportare con il sorriso sulle labbra (???).

Non so se è giusta questa ultima perifrasi.

So che è sbagliato reagire con violenza,

Pero è importante cercare di essere se stessi anche in negativo.

Non voglio più ridere a tutti i costi .,………. …………………….

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( il diario continua in questo tono, per lunghissime pagine .

Ripetendo gli stessi argomenti all’ infinito.

Era preferibile quando era taciturno.

In 30 anni che faccio il mio mestiere di medico non ho mai

Incontrato un pusillanime di tale risma.

Mai la noia mi aveva attanagliato in questa maniera.

Potremo dire che la noia ,dopo la comparsa di questo uomo,

dovrà essere ridefinita.

Capirete anche voi perché l’ ho dovuto ammazzare questo ricettacolo di banalità ;

In un raptus l’ ho strangolai ….

Non ho mai provato , tale momento di gioia, in tutta la mia vita .

Ora finirò in galera , ma non importa ;

Mi consola il fatto che tanti di voi ,

che state leggendo questa storia , avreste fatto lo steso al mio posto.

Ciò che conta è che non rivedrò mai più quel paziente vigliacco, monotono e fastidioso;

peggiore di un mal di denti.

Ed io, da buon medico, ho reciso il male alla radice .

Ora il mondo è un posto migliore….)

  

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