La spezia
di Mario Mereu
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Mario Mereu, 26 anni ama leggere Allan Poe e Kafka.
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Indro
stava camminando da un quarto d’
ora per le stradine di “Tiana”.
E
gia si era rotto le palle.
Il
suo primo incarico da inviato di guerra.
Le
scarpe nuove gli facevano un gran male e le valigie pesavano troppo.
Era
un giovane dai capelli corvini
tagliati corti;
alto
e robusto eccessivamente elegante
per un posto come quello .
Truce
in viso ;
Non
solo per la stanchezza o per il male ai
piedi ma per indole naturale.
Gli
occhi espressivi , belli nel
complesso .
Ma
a guardarli troppo erano
fastidiosi,
rivelavano
una persona
astiosa e permalosa .
Andava
sbuffando lungo la squallida stradina
sterrata.
Si
ergevano a lato case fatiscenti e
cadenti;
la
tinta sui muri era ormai un lontano ricordo;
In
alto delle corde di canapa reggevano
il peso di tanti lenzuoli
e
la poca biancheria dei locali.
Ci
passava sotto abbassando un po’ la testa per non toccarli .
Mitigando
in questo modo un sole
impietoso .
Tra
l’altro aveva cominciato a sudare vistosamente.
L’aria
era rarefatta , all’orizzonte
delle montagne maestose
che
circondavano Tiana come una corona.
Avevano
un’ aspetto misterioso e
attiravano la sua attenzione.
Dai
piccoli balconi di cemento , rette da una inferriata rugginosa;
Donne
grasse nei loro vistosi costumi , ricordavano ancora una volta,
se
c’è ne fosse stato bisogno l’ identità del continente dove il lavoro
o
chi sa cosa lo aveva portato.
Le
matrone dall’ aspetto regale nei loro miseri balconi,
controllavano
meglio di qualsiasi polizia segreta cosa succedeva di basso.
Da
un momento all’altro come in una visione ;
I
suoi occhi appannati dal sudore scorsero un nugolo di bambini ,vestiti di pochi
straci;
In
attimo gli furono addosso circondandolo in un chiasso insopportabile.
”Ci
mancava solo questa .!!”
.Infilo
una mano in tasca e si libero di loro buttando degli spiccioli per terra .
Un
gesto antipatico.Ma era stanco e gli facevano un gran male i piedi .
Affretto
il passo.
Più
in la nella strada dove un vecchio allampanato dall’ aspetto emaciato
sedeva
per terra con la testa tra le ginocchia .
Portava
un paio di pantaloni di diverse misure più grandi
,
delle
pantofole scalcagnate e una giacca rossa da portiere d’albergo
come
quelle che si vedono al “Ritz” o al “Excelsior”;
Con
la sola differenza che questa era consumata , lorda di sudore
e
unta in vari punti da macchie di ignota provenienza .
Indro
si posiziono di fronte a lui appoggiando due grosse valigie per terra .
Lo
guardo negli occhi per chiedere un informazione,
E
osservo il volto di un uomo che non mangiava da giorni;
Due
occhi da pazzo enormi persi nelle orbite,
pareva
che non chiedessero altro di morire.
”Va…….
ho capito !!!”,
penso
Indro, era chiaro che quello era l’albergo.
Anche
se mancava l’insegna;
un
edificio di poco meno fatiscente degli altri.
Senza
proferire parola , riprese i bagagli e si diresse a l’entrata.
Non
c’era porta ma una tenda fatta da piccole canne.
Una
volta entrato ,Una zaffata di fumo colpi Indro alle nari e agli occhi.
Portandogli
alla memoria la prima materia di esportazione di Tiana.
Nell’atrio
cupo e spoglio un ragazzo dietro un bancone
stava
fumando un enorme sigaretta di fattura artigianale;
I
suoi occhi erano semichiusi , sorrideva e ridacchiava:
Aveva
un espressione ebete, dei capelli castani non tanto lunghi ma spettinati.
Era alto e magro ben
piazzato portava una maglietta di una nota squadra di calcio
e
de pantaloni militari .
Disse
di chiamarsi Carlo ed di essere il padrone.
In
un angolo seduti ad un tavolino con delle bottiglie di birra
vuote ,
tra
la nebbia creata dal fumo;
Due
soldati armati di mitra
e due ragazze vestite
succintamente;
La
seconda materia di esportazione di Tiana.
Condividevano
la stessa espressione e la stessa spezia
di Carlo.
Indro
si presento e chiese della stanza che aveva
prenotato.
Il
ragazzo, fatto fino alla punta dei capelli ,
dietro
il banco squadro Indro senza capire cosa voleva.
Allora
da capo ripete il discorso, con una pazienza che
non aveva .
Il
ragazzo parve aver capito ;
In
una casella della posta che si trovava alle sue spalle ,
c’erano
mazzi di chiavi ammucchiati tra loro ,ne prese una, casualmente parve ad Indro.
ӏ
la nostra migliore stanza.”
disse
il ragazzo. Provocando le risate più
o meno soffocate dei presenti.
Mentre
saliva le scricchiolanti scale con la coda dell’occhio vide che era osservato.
Intravide
,nascosto sotto il tavolo un telefono. E la mano di un soldato sopra.
”Ora
sanno del mio arrivo .!!”
Penso
con un brivido.
Apri
la porta sgangherata e lo squallore della stanza non lo stupii più di tanto.
Un
buco di pochi metri quadrati :
Un
letto di ferro arrugginito ;
Con
una rette smagliata e un materasso sudicio vecchio di decenni,
ed
a un lato un comò scassato.
Una
finestra rotta senza vetro che dava su l’unica strada di
Tiana.
Non
c’era il bagno. Poggio le valigie sul letto.
Era
finalmente solo e poteva dare
libero sfogo alla bile .
Diede
un calcio al letto facendosi male
al pollice del piede destro.
Scese
al piano di sotto nascondendo malamente i dolori ai piedi.
Con
un sorriso molto precario chiese
al ragazzo del piano di sotto,
“
Non c’e il bagno nella mia
stanza.”
Carlo
gli disse ,tra una boccata e l’altra , che c’era un bagno su ogni piano,
due
in tutto ma quello del piano terra
era rotto.
Pallido
in viso e con i vestiti fradici di sudore ,
stanco
e dolorante non ebbe la forza di ribattere.
Torno
di sopra ,sotto gli occhi divertiti dei militari e delle ragazze.
Alla
svelta prese un accappatoio con il necessario per lavarsi,.
Si
diresse verso il bagno del piano.
Superato
il fetido odore che usciva da questo,
Ando
verso la doccia, apri le manopole e invece di uscire l’ acqua usci un rumore
sordo
e
continuo simile ai rumori che produce chi digerisce
male.
”Ora
impazzisco !!!”
Penso
con le lacrime agli occhi.
Con
la forza della disperazione riporto l’ accappatoio e il resto in camera
e
di nuovo giù per le scale ,con un sorriso più pietoso del precedente,
“Non
c’era acqua in bagno. E ho bisogno di lavarmi.”
Con
non curanza rispose Carlo;
“
L’acqua manca da diverse settimane. “
Indro
doveva immaginarselo dalla puzza mista tra muffa ,tabacco e sudore
che
emanava tutto l’edificio e le persone che
stavano al suo interno .
“Se
vuoi lavarti devi andare all’emporio e comprare delle bottiglie “ ,
aggiunse
che l’emporio si trovava di fianco all’albergo.
“Ma
ora è chiuso,la padrona è in città, e non so quando
tornerà” .
Indro
disperato ,abbasso lo sguardo un
momento che gli parve
durare un eternità.
L’
istinto lo porto ad infilare una mano in tasca,
Tiro
fuori una grossa banconota.
Vide
gli occhi del giovane illuminarsi e disse di un fiato;
”Se
ho capito bene lei vuole lavarsi
!!.
Niente
di più facile,le procuro l’acqua e il catino”.
.
Gli allungo la banconota.
Non
era ancora un giorno a Tiana che gia aveva capito che linguaggio si parlava.
E
che tipo di persone ci vivevano in quel buco al sud del mondo .
dove
stava di li a poco per svolgersi una carneficina.
Mentre
pensava questo ,
entro
nell’albergo la donna che poi avrebbe conosciuto col nome di Susi.
In
un entrata teatrale si diresse fulmineamente verso Indro e Carlo .
Madida
di sudore in camicia beige fuori
dalla cinta e bermuda dello stesso
colore ,
rossa
in viso ,un casco di capelli biondi in testa
che
evidenziava un bel nasino e i suoi alti lineamenti .
Portava
delle grosse valigie nelle mani .
Ai
piedi delle
scarpe da montagna.
I
suoi occhi enormi spalancati di un verde chiaro li fissavano;
Finalmente
disse ansimando ;
“Grave
caso di malnutrizione , presto aiutatemi a portarlo dentro”.
Furono
statue di ghiaccio per qualche istante senza capire cosa volesse dire;
Quel
fumato di Carlo di un tratto parve
capire
“Il
vecchio Manua lo stregone…e portinaio
dell’ albergo …!!! .”
Ora
era lei a non capire.
“Il
vecchio seduto qui fuori, è in digiuno rituale ;
Si
prepara a fare qualche magia o maledire qualcuno,
è
l’uomo più rispettato e temuto di Tiana.
……..Prevede
il futuro ..cosi dice lui …..Ne sa una più del diavolo.
Non
badate alle apparenze sta benone.”
Susi
ammutolita, non sapeva più cosa dire.
Carlo
sollecito,le chiese se voleva una stanza .
Dopo
essere caduta dalle nuvole disse di si,.
Si
presento come un medico di un’ associazione di volontari ;
Che
vanno nei paesi del sud del mondo a
curare i feriti delle guerre .
Lei
era la coordinatrice, gli altri sarebbero venuti di li a poco.
Indro
Prese le sue valigie e l’ accompagno nella stanza.
Bruciando
sul tempo lo stesso Carlo .
Stregato
dagli occhi di Susi dimentico
momentaneamente il dolore infernale ai piedi .
Nel
corridoio del primo piano Susi si giro strizzandogli l’occhio.
E
dicendo che Carlo le aveva dato la stanza migliore e non vedeva l’ora di fare
un bagno .
Ad
Indro manco il coraggio di dirle come stavano realmente le cose
sull’albergo
e su quel imbroglione di Carlo .
Apri
la porta e videro una stanza non
tanto bella ,
ma
paragonata a quella di Indro una vera reggia;
di
grandezza superiore e con il mobilio
meno decadente.
In
più aveva una vasca da bagno per
quanto malconcia.
E
a lato attaccate al muro ,in bella mostra una fila di bottiglie d’acqua.
Susi disse che non era un gran che ma bisognava pure adattarsi.
.Sorpreso
dalla stanza più di Susi ,
dentro
di se covava l’odio più risentito per quello spipa-spinelli di Carlo.
La
invito a cena e la lascio sola per
rinfrescarsi .
E
di nuovo giù per le scale,stavolta senza sorriso e scuro in viso.
Ed
a muso duro affronto Carlo.
”Che
cazzo ti ho fatto!!
.che
significa quel buco che con arroganza osi definire camera!!”.
Carlo
sorpreso dall’ uscita inaspettata,
scoppio
in una grassa risata .Indro paonazzo non sapeva che dire .
“Questo
è l’ albergo migliore di Tiana oltre ad essere
l’ unico.
E
se non ti piace sei liberissimo di
andartene.”
Ora
erano i soldati e le ragazze a ridere.
”Tutte
le camere sono uguali, a parte quella che ho dato a Susi ;
Una
persona di riguardo .
Venuta
ad aiutare gratuitamente la gente del posto,
oltre
ad essere una bella ragazza ha il
pregio di non essere un giornalista:.
Come
avvoltoi venuti a fare il conto
dei morti .
E
a badare al proprio resoconto personale alle spalle della miserabile gente di
Tiana.”
Indro
era gonfio di rabbia.
“La
liberta di stampa è un diritto di tutti ,
e
molto spesso era un modo per limitare la violenza.
Visto
che molti stati dittatoriali temono
l’ opinione pubblica internazionale. !! “
Carlo
si limito a prendere sotto braccio Indro
e
lo porto di nuovo al primo piano e gli apri tutte le stanze non occupate,
e
gli dimostro che erano come la sua ed alcune anche peggio .
E
gli disse che a Tiana molta gente avrebbe fatto carte false
per
avere una camera come quella.
Rifecero
le scale sino al bancone dell’
ingresso ,
aprirono
una porta situata li vicino che
Indro pensava fosse un ripostiglio.
Che
si dimostro essere la camera di Carlo,
Era
Immersa nel buio di poco più piccola della sua:
Emanava
un forte tanfo di fumo d’erba misto alla cera bruciata .
Nella
penombra il mobilio era scarno e decadente .
Il
pavimento sembrava sporco,
non
c’erano finestre .
Sparsi
nella camera intravide vestiti , scarpe,
un
grosso zaino, candele, bottiglie; alcune piene altre vuote
,
niente
letto ma un sacco a pelo e qualche libro.
Indro
rosso in viso per la rabbia che lo
dominava,
fu
costretto a tornare sui suoi passi e ammettere di essere stato precipitoso .
Cadde
un silenzio raggelante .
Che
al solito fu Carlo a rompere .
”La
cena verrà servita fra un ora, ti conviene andare a
lavarti ,
le
bottiglie sono gia in camera…”
.
Irritato Indro si diresse zoppicando per l‘ ennesima volta su per le scale.
Che
a forza di farle gli era venuta una gran fame.
La
prima cosa che fece in camera fu levarsi le scarpe;
I
suoi piedi erano due prosciutti sanguinolenti.
Quando
gli immerse in un catino d’acqua provo sensazioni
che
neanche il prolungato uso dell’erba di Carlo poteva dare.
Dopo
essersi lavato si mise un paio di vecchi jeans ,
una
maglietta e due scarpe da tennis vecchie e malandate ma comodissime.
La
sala da pranzo al primo piano in linea con tutto l’ edificio
,
cadeva
letteralmente a pezzi ma aveva il pregio di essere ben pulita.
Dall’altra
parte della sala ,
Susi
sorrideva e faceva dei grandi cenni di saluti.
Dopo
un buon bagno era splendente.
Il
suo bel musetto sorridente calamito l’attenzione per tutta la serata.
Erano
gli unici ospiti dell’ albergo.
Più
tardi scoprimmo che Carlo oltre ad essere il direttore dell’ albergo
era
anche cuoco , cameriere ,
sguattero, facchino e incaricato a
ricevere gli ospiti .
A
parte il ruolo di portinaio che era riservato al vecchio Manua.
Arrivo
al nostro tavolo con due piatti con del pollo
immerso
in una salsa locale piccantissima e un po’
di riso e fagioli.
menù
fisso per tutto la permanenza;
Colazione,
pranzo e cena.
Da
bere birra o acqua .
(ma
l’ acqua era sconsigliata…per particolari effetti collaterali )
Indro
grazie al bagno era rilassato e meno avvelenato .
Sperava
che il locale della cucina fosse meno decadente
del resto .
E
per la paura che gli sputasse nel piatto fu affabile con Carlo.
Susi
disse:
”
Visto che Carlo faceva tante cose poteva benissimo fingersi cliente e
mangiare con loro “
.Indro
finse di essere d’accordo .
Carlo
inizialmente contrario fu convinto dal continuo insistere della sua ospite.
Una
bella serata per quanto fossero, a parte Carlo,
molto
stanchi e faceva un gran caldo.
Susi
dall’inizio della cena si
accorse che qualcosa non
andava.
Indro
e Carlo continuavano a guardarsi in cagnesco.
-“Che
diavolo avete,!!!!!!!
Spero
che tutto questo astio sia dovuto al fatto che vi stiate litigando le mie
attenzioni!!.
Altre
motivazioni non le sopporterei.
Non
vorrete rovinarmi questa ottima cena”.
Scoppiarono
tutti in una risata;
E
gli animi di poco si distesero.
Allora Indro le chiese cosa ci faceva in un posto come quello da sola.
-”Faccio
parte di un gruppo di medici
senza frontiere.
Gli
altri hanno dovuto rimandare di poco l’arrivo a Tiana.
Se
fai questo lavoro non puoi permetterti di avere paura di viaggiare da sola.
Comunque
spero di non correre pericoli ;
Visto
che ci sono due cavalieri che mi difenderanno a spada tratta” .
-”A
Tiana non corri pericoli,La
gente è pacifica di solito
e
se diventerà violenta , e lo diventerà , sarà a causa di agenti esterni.
E
nel momenti più cruenti troverai un posto dove rifugiarti .
Te
lo assicuro !!!.
Temo
che moriranno poche decine di persone,
e
non voglio diminuire il dramma dell’ evento con la volgarità dei numeri. .
Be
immagino che sia per questo, ci sono pochi rappresentati della stampa e dei
media.
Un
dramma di queste piccole proporzioni non interessa neanche la stampa locale.
Figurarsi
la stampa estera….. a parte i presenti……”
e
con un gesto indico Indro che si limito a ridere con falsa ironia.
-”Siete
peggio dei bambini dell’asilo. Continua Carlo”
-”Be
i giornali vanno riempiti con
stragi ,persecuzioni e amenità del genere.
Quello
di Tiana sarà solo un piccolo regolamento di conti annunciato.
Simile
ad uno sciopero sindacale , solo che il padrone è la malavita organizzata”
Indro
interrupe Carlo che stava manipolando l’ attenzione di Susi da troppo tempo.
-”In
realtà c’è un giro di diversi milioni di dollari e non è cosa da poco.
Il
traffico di spezia passa direttamente da Tiana .
A
quanto pare queste montagne hanno una composizione chimica particolare
e
la Spezia cresce quasi da sola alta e robusta e si dice che sia la migliore del
mondo.”
-”
Si è la migliore, e posso dire che è dall’ inizio dei tempi che qui cresce
la spezia.
Almeno
cosi dice il vecchio Manua e le leggende locali.
-“Ma
esattamente perché si ammazzano ?????”
-“
é una questione di sciopero delle maestranze
; .
Tutti
gli uomini del paese sono impegnati nella coltivazione della spezia,
e
vengono pagati con pochi spiccioli .
I
più giovani si sono ribellati a questo.
Non
pretendono ne di essere
assicurati ne le cure mediche….
ma
un paio di spiccioli in più.
E
per un traffico che procura milioni di dollari mi sembra una richiesta
ragionevole.
Queste
persone vivono nella povertà più orribile e nera .
Mancano
dei beni di primaria importanza;
dal
cibo , al saper leggere , alle cure
mediche .
E
non parliamo di acqua ed elettricità !!!.
Lo stregone Manua cerca di supplire alla mancanza di medicine .
Ma
è vecchio e stanco e non potrà farlo per sempre.
E
le arti magiche non curano tutti i mali .
Persino
il conforto religioso manca.
I
religiosi più ferventi sono stati scoraggiati alla vista di questo squallido
buco,
ma
forse questo è un bene………..”
-“
Ragguagliami sulle intenzioni della
classe politica su questi fatti.”
Qui
riprese Indro che taceva già da
troppo tempo
-”Il
traffico di spezia si
svolge con il beneplacito del governo e della polizia militare.
Anche
se per l’opinione pubblica internazionale
lo
Stato combatte e punisce chi ne fa
uso e chi la spaccia.
È
corrotto e colluso con la malvivenza organizzata
.
E
per fermare gli scioperanti per
cosi dire ,
la
polizia militare scenderà nell’
unica strada di Tiana ,
armata
fino al collo con le armi più moderne e letali
per
combattere un manico di contadini
armati di zappa e forcone .
Sara
una strage .E non é tutto.
Pare
che dietro tutto ciò ci siano delle associazioni bancarie
o
delle multinazionali del nostro occidente ricco e civilizzato.
Non
si spiegherebbe altrimenti la capacita
di soldi esorbitante
usata
per corrompere un intera
nazione.
Partendo
dalla classe politica ai militari, forze dell’ ordine e
giornalisti.
Infatti
nei giornali locali della strage annunciata non se ne parla .
Ed
anche dopo, della strage non se ne saprà molto ,
o
inventeranno qualcosa del tipo sgominata banda
di violenti terroristi.”
-”
Ma voi come fatte a sapere queste cose.???????
Se
i giornali non ne hanno parlato??.”
-“Anche
i corrotti hanno le loro mele marce .
E
qualcuno finisce sempre per parlare ;
Vuoi
per una grossa somma di denaro o per uno scambio di favori.
-”
Hai ragione e cosi che il mio giornale lo ha saputo.
Poi
per quanto analfabeti ,
anche
i contadini del posto possono essere entrati
in contato con la stampa ”
-”Non
sono tutti analfabeti qualcuno sa leggere e scrivere
“.
-“è
una situazione assurda se ci pensate …..
questa
contestazione e come un pulce che si ribellasse contro un enorme cane .
Ma
chi glielo fa fare in fondo. È un
suicidio in piena regola.”
Disse
Susi
-”Domani
ti porto a fare un giro in paese, vedrai in prima persona .
Molta
gente sta male e ha giusto bisogno di un dottore.
Mancano
i farmaci basilari …
un
po’ di soldi in più potrebbero
salvare molti di loro.
Le
ragioni ti salteranno agli occhi “
-
“Susi si limito ad annuire con la testa.
La
cena era finita .Ed era molto giù.
-”Tutte
queste storie mi hanno rattristato.
Eppure
dovrei essere abituata a queste brutture“.
-”Non
ci si abitua mai ,Con il mio lavoro ne vedo di orrori eppure…….”
In
quel momento Carlo tiro fuori una delle sue sigarette artigianali
-”Questo
è il mio antidepressivo personale. E voglio dividerlo con vuoi.
Non
potete dirmi di no . Se no vi mando
a dormire fuori in mezzo ai serpenti”
.
Ridacchiarono .
-“Che
non sia mai !”.
Mentre
si passavano la spezia fu come stringere un patto d’amicizia non detto.
Tra
i suoi fumi passo tutto;
Stanchezza
, sonno e attriti del giorno prima.
Non
era per nessuno di loro la prima
volta
ma
Susi si dimostro la più vulnerabile
alla spezia .
I
suoi freni inibitori caddero vergognosamente.
-”….Non
Ho ancora deciso chi di voi sarà il mio maritino .
Forse
vi dovrete sfidare a duello.
Chi
vincerà avrà libero accesso alle mie grazie….”.
Risero
fisso per cinque minuti buoni finche le mascelle non gli fecero male.
Poi
alla seconda sigaretta fu Indro a cadere.
-”Chi
diavolo me la fatto fare a venire qua .
Rischiare
la vita per un articolo che forse non leggera nessuno”.
-”Perché
non lo leggera nessuno ??”.
-”Un
giovane giornalista sconosciuto non ha molte
probabilità di farsi leggere.
e
se non c’è abbastanza spazio nel giornale
tagliano l’ articolo.”
-“Come
mai sei l’unico giornalista a
Tiana ???”
E
Indro si accorse che Carlo aveva aspettato che avesse fumato
per
fargli queste domande.Non si
perse d’ animo e rispose.
-”
Il mio direttore è un uomo illuminato .
Il
quale unico interesse è rendere la
gente partecipe di quello che succede nel mondo.
……Si
anche in un buco come Tiana”.
Carlo
e Susi si guardarono negli occhi e
scoppiarono a ridere.
Indro
l ‘ aveva sparata grossa , se ne
rendeva conto.
Visto
che anche lui del suo
direttore pensava che fosse un emerito stronzo .
Ora
ammutolito ,non sapeva che dire.
Susi
per pietà levo Indro dall’ imbarazzo cambiando discorso .
-”Carlo
è tutta la serata che ci penso .Come sei arrivato a Tiana.
E
perché sei il padrone di questo locale”.
-”Qualche
anno fa partii per un viaggio e fini casualmente da queste parti.
Anche
se gia conoscevo Tiana e la sua spezia per fama.
Le
montagne qui dietro sono bellissime incontaminate .
Non
facevo altro che fumare e camminare per i monti .
E
pensavo che sarebbe bello se la vita fosse sempre cosi.
I
‘ex padrone del locale mi confido che voleva andarsene da questo buco
e
mi vendette l’Hotel per pochi soldi.
Ogni
tanto passa qualche turista con le mie stesse passioni.
E
cosi mi guadagno da vivere. é tutto”.
-“Ai
lasciato qualcuno a casa ? “
-“Si..
famiglia e amici …é un po’ di tempo che
non li sento .
Preferisco
cosi. Troppo deprimente sentirli .”
Era
tardi i fumi della spezia stavano
calando .
Facendo
ritornare la tristezza e la stanchezza .
Tra
vari sbadigli Indro disse che andava a dormire e Susi lo segui a ruota.
Carlo
cerco di trattenerli invano.
Tanta
era la stanchezza che non poté far altro che salutarli .
e
rimase da solo nella sala da pranzo;
Con
l’aria dispiaciuta di chi non si confidava da tempo con degli amici.
Susi
mentre saliva le scale penso che Carlo era un uomo molto solo.
E
Indro si limito a sbadigliare di nuovo
e
dirigersi verso la sua stanza finche non svenne sul letto con i vestiti addosso
.
Iniziando
il suo travagliatissimo sonno.
Vedeva
se stesso che entrava in un ufficio lunghissimo.
Con
tanti scribi intenti a scrivere in tavolette di terracotta ai lati.
Un
uomo molto grosso vestito solo di uno straccio intorno all’ inguine
.
Frustava
gli scribi intimandogli di produrre
di più .
Finche
arrivato ad una scrivania.
Una
segretaria coperta dalla vita in su
da un castissima camicetta
,
un foulard intorno al collo , degli occhialini
da maestrina sulla punta del naso
Ed
una raffinata acconciatura.
Era
nuda dalla cintura in giù,a parte le scarpine
con i tacchi ;
Aveva
in bella mostra il pube
ben rasato.
Gli
disse con una voce molto bassa
“Il
signor Direttore Porco è pronto
per parlare con lei
anche
se non se lo meriterebbe. Si accomodi ”.
Entrato
, vide una stanza immersa in sacchi di spazzatura e ghiande sul pavimento.
La
prima sensazione fu di disgusto;
,A
causa della puzza
.
Che
lo porto a coprirsi il naso
per tutto il tempo che fu dentro .
In
secondo luogo fu disgustato dal ‘essere deforme che si aggirava nella stanza:
Un
uomo obeso e basso
.;
Aveva
gli orecchi , il naso e gli occhi
del maiale.
Non
faceva altro che grugnire nella sua
camicia lurida e i pantaloni macchiati.
Portava
delle scarpe molto eleganti , stranamente pulite .
Il
maiale andò in escandescenza come lo vide .
“Buon
giorno signor porco sono felice di vederla in buona salute.
Come
sta sua moglie e sua figlia ?.”
Qui
cambio espressione e si sedette.
Tra
i grugniti ,poteva intuire qualche
parola .
”uuuuui
, ammanigliato,
uuuuui è uno schifo”
E
Indro contrito Rispose .
“Caro
eccellentissimo signore Porco.
Mi
trovi un solo giornalista che non sia ammanigliato .
O
che non abbia un santo in paradiso.
Sappiamo
bene che questo mestiere si fa per lo più in due casi ;
O
si ha un padre giornalista .E non è il mio caso.
O
perché si conosce qualcuno…..
Del
resto illustrissimo pure lei quando il suo amico politico…….”
Qui
il porco grugni indignato.
”Siii….
quello corrotto che l’aiuto tanto quando
era giovane.
Che
nelle elezioni scorse è stato trombato per le accuse di corruzione,
e
malgrado la vostra amicizia non
ha potuto far nulla per
difenderlo .
Del
resto non ci ha neanche provato………”
Il
porco sembrava che non capisse .
Grugni
di nuovo cambiando discorso .
”Si
dunque .. Tiana ..Moriranno alcune
decine di ‘persone….
….troppo
poche perché il giornale se ne occupi .
Ma
gli interessi che girano intorno a questo buco , sono internazionali.
E
sono implicate Banche e multinazionali del nostro ricco paese.”
Grugni
con cipiglio critico.
“nooo
…....non intendo fare nomi e cognomi degli
interessati.
Naturalmente
, …..mi preme la vita e la carriera .
Basterà
citarle in generale .
Tenga
conto che è di gran moda trai giovani e no,
inveire
e avversare contro queste
multinazionali o unioni di banche.
Il
giornale farebbe davvero una bella figura.
Progressista
oserei dire…. . anche questo è di gran moda.”
Grugni
indignato di nuovo.
“Qualunquista
,……..bè si l’o ammetto…….
Come
ogni buon giornalista ………
e
non è detto che prima o poi non grugnisca
come lei………….
Poi
tenga conto che questo è il modo
più veloce per iniziare a farmi un nome.
E
lei sa quanto ci tenga il mio protettore”
L’eccellente
direttore passo un biglietto di sola andata per Tiana ,
e
grugni nitidamente “CREPA
!!!”
.Il
sogno si perse in altri colori e altri pensieri.
Erano
le nove del mattino.
Aveva
un po’ di mal testa . E un senso di oppressione nel petto.
Indro
senti bussare alla porta .
Mezzo
addormentato disse di entrare , pensando che fosse Carlo o Susi.
In
realtà era una ragazza sorridente che sul momento non riconobbe .
Poi
di un tratto si ricordo del suo arrivo all’ albergo .
I
militari e le ragazze sedute accanto con vestiti succinti.
Questa
appunto era una di quelle.
Mentre
Indro pensava a queste cose la ragazza con il piede aveva gia chiuso la porta
e
aveva iniziato velocemente a spogliarsi;
Via
il corpetto di sopra che scopri un seno ancora acerbo .
Con
una mano tiro il minuscolo pezzo di stoffa che fungeva da minigonna
rimanendo in mutandine;
Che
si levo in un secondo.
“
Ha la maestria nello
spogliarsi che solo il mestiere può dare”
Era
molto giovane , magra e flessuosa con le curve sui punti giusti
e pelle d’ebano.
Capelli
scuri tenuti all’ indietro sulla nuca da un elastico.
Che
una volta sciolti si adagiavano
dolcemente sulle spalle .
Le
sue sopraciglia due archi perfetti .
Gli
occhi scuri erano come la notte e un
nasino degno di Cleopatra ..
I
denti erano delle perle bianchissime .Intorno
due labbra sottili ben disegnate.
Venne incontro ad Indro sorridente
.
Finche
gli tenne le mani
.
Riusciva
a sentire
il profumo della sua pelle
e
l’alito profumato della sua bocca
Stavano
per unirsi in un caldo abbraccio ,
quando
senti bussare la porta di nuovo.
Era
Susi che chiedeva ad Indro di uscire un secondo perché doveva parlargli.
Il
nodo delle mani si sciolse e la ragazza si sdraio sul letto con le mani
incrociate sulla nuca;
Infastidita
come chi è stato disturbato nello svolgere del proprio lavoro.
Indro
usci dalla stanza .
Faticando
a levargli gli occhi di dosso.
Era
imbarazzato.
Susi
era li in piedi guardava per terra anche essa imbarazzata ma seria in viso.
Aveva
chiaramente visto la ragazza entrare in stanza.
“Senti
di solito mi faccio gli affari miei.
Ma
tu mi sei simpatico e te lo devo proprio dire.
Avrà
si e no quattordici anni e la sua vita sarà sicuramente un inferno .
E
penso che tu non devi approfittarti di lei.
Se
lo farai non potrò più salutarti ne rivolgerti la parola
e
la nostra amicizia andrà in frantumi.”
Lo
guardo fisso negli occhi .
“Stavo
giusto cacciandola via. Non mi approfitto delle minorenni”.
Susi
cambio espressione .
”lo
sapevo ,………….Lo sapevo……….”
Gli
butto le braccia al collo dandogli un grosso bacio sulla guancia.
”
Vuoi aiuto per farla uscire..??”
”
No faccio da solo “
Entrando
in stanza vide la ragazza rivestita .Aveva origliato .
Non
rideva più. Con un filo di voce disse
”Mi
ha mandato il colonnello.
Sono
il dono per il giornalista straniero, se mi mandi via non sarà contento”.
Indro
con la morte nel cuore fece di no con la testa
e
la ragazza se ne andò ,come era
venuta , senza girarsi indietro ,
con
l’aria di chi è abituata alle stranezze degli uomini.
Indro
si affaccio dalla porta e vide Susi
che
faceva con entrambe le mani il
simbolo della pace.
“bravo
!!!” e rideva.
“
Andiamo a fare colazione”
”Di
ragazze cosi belle nella mia vita non ne ho mai viste.”
e
si chiedeva se la stima di Susi valeva la perdita di una cosa tanto bella.
Poi
si sentiva solo, in un posto dove
stava per scoppiare l’inferno .
”
Cosa meglio di un corpo caldo poteva alleviare le mie paure
e
rendere il soggiorno in questo buco meno fastidioso .
Se
Susi non la avesse vista entrare lei sarebbe ancora qui a farmi
morire.
Del
resto è il mio dono da parte del colonnello.”
Qui
realizzò!!
“E
chi è poi questo colonnello ??? , Che mi vuole tanto bene da mandarmi un cosi
bel regalo.
Forse
è un modo per corrompermi ????
Sara
implicato nella prossima strage dei contadini ????.
Ha
paura di quello che scrivo ?????.
”
Mentre
era soprapensiero;
Carlo
gli andò incontro sulla scala ,visibilmente
fuori di se .
“GLI HANNO AMMAZATI !!!!”.
Ma
ancora mezzo addormentati non riuscirono a
capirlo.
Ci
volle circa un minuto per prendere coscienza della situazione .
“Hanno
approfittato della notte per farli
fuori !!!.”
Torno
in camera ,prese la macchina
fotografica e si diresse verso l’esterno.
Una
terribile visione si paro davanti
ai suoi occhi .
In
una processione pagana ;
I
militari a due a due e in fila indiana portavano sulle spalle un bastone .
E
attaccato ad ogni bastone i
cadaveri dei contadini .Ne conto dodici;,
Ognuno
di loro sfigurato e trivellato di colpi e sporco di sangue ;
Erano
irriconoscibili l’uno dall’ altro.
“Li
metteranno in ordine e in bella
mostra davanti all’ albergo
come
monito per gli altri contadini e chiunque osasse ribellarsi…..”
Susi era accanto a lui , non
riusciva a capire da quanto tempo fossero li .
”Qui
non serve a nulla il mio
lavoro……..
Ci
vorrebbe un becchino non un medico ,tutto è
ormai inutile .”.
Indro
come se si fosse svegliato solo ora inizio a scattare delle foto,
finche
da dietro non gli arrivo una gran botta sul lobo sinistro;
Il
calcio di un fucile, che lo fece sanguinare.
Due
soldati lo presero sotto braccio e lo portarono dall’uomo
che
poi conobbe come colonnello. ;
Grosso
e corpulento con dei baffi da cacciatore,
testa
rasata e divisa militare.
La
prima cosa che gli chiese fu
“Mi
scusi ,ma lei è un ‘ invertito ???” .”
“come
??”
“Si
invertito , omosessuale visto che ha rifiutato, il mio bel regalo.
Del
resto di voi gente di città .. Mi
aspetto il peggio !!”.
“No…..!!”
disse
Indro terrorizzato che cercava di tamponare la ferita con la mano.
“Allora
perché ha rifiutato il mio bel regalo ??”.
”……..Ero
stanco e non mi sentivo bene……..”.
“
capisco……”
disse
il colonnello con non curanza ,
e
solo allora sembro accorgersi che il suo ospite sanguinava,
”
Che ha fatto alla testa ????”
“Sono
stato colpito da un soldato …..e privato
della macchina fotografica..”
Il
colonnello indignato disse con enfasi.
“Come
si sono permessi. ……
In
questo paese la liberta di stampa è un diritto universale
e
i giornalisti sono come i guardiani della democrazia …..
Questo
paese protegge la liberta di stampa.
Apriremo
un inchiesta , non tema , faremo luce al più presto….”
E
chiamo qualcuno che curasse la ferita .
E
se vuole le darò l’ esclusiva sulla nostra missione umanitaria
……
insieme ad una mia personale intervista……!!”
Disse
con vanagloria ,
Indicando
con gesto ampio del braccio i
cadaveri martoriati dei poveri contadini.
”Come
può vedere abbiamo arrestato alla radice
la classe dirigente che stava ai più alti livelli della direzione dello
spaccio della spezia”
Qui
fece una pausa commosso
“Quanti
ragazzi abbiamo salvato dalla morsa della droga.”
Sospiro
e seguitò.
”Sa
anch’io sono padre …...”
In
quel momento arrivo un militare con una macchina fotografica;
Distrutta
e senza rullino .
“Vede
siamo già ad un buon punto, e presto troveremo un colpevole non tema.
Uno
del posto non dubito… .i miei soldati
no farebbero mai certe cose…”
A
queste parole senti ridacchiare alle sue spalle dei militari.
Arrivo
un ‘ altro soldato dicendo al colonnello che tutto era pronto.
”
Abbiamo rischiato la vita per il bene del nostro paese e dell’ umanità.
Ora
e giusto godere il meritato riposo
…domani ricominceremo la caccia.
“Venga
pure lei ……
Ah!……
spero che non sarà più stanco adesso……”.
E
si diressero verso un bordello
non lontano dall’ albergo.
“L’
abbiamo riempito con le più belle ragazze del luogo………..
.Ci
sono anche dei ragazzi se le
interessa……………
…....spero
che non le diano fastidio le lacrime……
Sa
sono molto…..
molto……… giovani….ha ha!!!.”
Disse
ridendo Il Colonnello .
Qualche
isolato più in là. Uscito quasi dal nulla ;
Il
vecchio Manua si
interpose con uno scatto fulmineo tra il bordello e la strada:
Sino
a trovarsi di fronte al colonnello.
Sorprendente
agilità per un vecchio di quella età.
Prima
di essere fermato dalle guardie riuscì a sputare in faccia
al colonnello.
In
un secondo una sventagliata di mitra lo fece fuori.
Riducendo
la sua rossa e unta divisa da portiere in un colabrodo.
Il
vecchio Manua mori come aveva vissuto ; in silenzio.
Carlo
usci dalla stamberga .Sconvolto dalla morte dello stregone.
E
Aveva nella luce degli occhi
qualcosa del pazzo e degli
inventori folli.
Chiese
l’ attenzione del colonnello con la sua aria stralunata
.
“….è
stato maledetto colonnello !!! …..e in più ha ammazzato un uomo sacro .;
Non
vorrei essere davvero nei suoi panni……!!!!!!!…..”
Il
colonnello cercava invano di
pulirsi dal viso lo sputo di Manua.
“……Come
maledetto …nessuno mi aveva avvertito…
Non
mi direte che quello era Manua
lo sciamano…”
Spaventato
e disorientato , sudava freddo .
il
colonnello non sapeva che fare.
“….Per
il suo bene ….deve lasciare questo posto più velocemente possibile.
…..Forse
è ancora in tempo per salvarsi la vita …!!!!!…………”.
In
un lungo attimo di tensione , il colonnello spaventato
,
si
trasformo in una statua di sale…..
Ruppe
il silenzio repentinamente .
“…..Presto
ritirate le truppe .!!!”
Uscita
che sorprese non poco i suoi inferiori in grado,
Ma
non di meno obbedirono.
E
come erano venute le cavallette si ritirarono in gran velocità.
Non
lasciando che cadaveri e sangue sulla loro
strada.
Il
vecchio Manua aveva sacrificato la
sua vita per il bene della comunità .
Era
vero ………ne sapeva una più del diavolo.
E
Carlo non si dimostro di meno , almeno nel tempismo,
inferiore .
Indro
Scrisse il più bell’ articolo
della sua vita.
Facendo
nomi e cognomi.
Mettendo
nei guai il giornale e il
direttore.
Scoppio
uno scandalo internazionale;
Che
fu dimenticato nel giro di poche settimane.
E
prima che il suo “Santo protettore “lo tirasse fuori dai
guai.
Si
licenzio . ;
Rinunciando
ad una carriera sicura e gia spianata per il successo .
Arrivo
alla conclusione che imparare a grugnire come un porco
Non
era quello che voleva veramente.
Si
trasferì ad Tiana dove anche lui fu dimenticato.
Si
converti ad una vita semplice e ad
una dieta a base di spezia.
Eredito
il lavoro da portiere
all’ albergo. Che prima era stato
di Manua.
Le
giornate passavano con lunghe passeggiate in montagna.
Ed
estenuanti conversazioni con Carlo
.
Anche
Susi si era trasferita, per la
felicita dei due .
Convinta che Tiana avesse
bisogno di un medico a tempo pieno
più
di ogni altra cosa.
Il
paese la amo molto per questo.
Cosi
Indro e Carlo passavano le serate a
litigarsela.
Lei
sembrava molto lusingata di questo.
Il
colonnello superstizioso non si fece più vedere;
Pare
che sia morto in circostanze misteriose.
Ma
morto un colonnello se ne fa un’ altro…….
E
questo era l’unico motivo d’ inquietudine
per
il pacifico paese di Tiana.