La spezia

di Mario Mereu

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Mario Mereu, 26 anni ama leggere Allan Poe e Kafka.

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Indro stava camminando  da un quarto d’ ora per le stradine di  “Tiana”.

E gia si era rotto le palle.

Il suo primo incarico da inviato di guerra.

 Le scarpe nuove gli facevano un gran male e le valigie pesavano troppo.

Era un  giovane dai capelli corvini tagliati corti;

alto e robusto  eccessivamente elegante  per un posto come quello .

Truce in viso ;

Non solo per la stanchezza o per il male  ai piedi ma per indole naturale.

Gli occhi  espressivi , belli nel complesso .

Ma a guardarli  troppo erano fastidiosi,

rivelavano  una  persona  astiosa e permalosa .

Andava sbuffando lungo la squallida  stradina sterrata.

Si ergevano a lato  case fatiscenti e cadenti;

la tinta sui muri era ormai un lontano ricordo;

 In alto delle corde di canapa  reggevano il peso di tanti lenzuoli 

 e la poca biancheria dei    locali.

 Ci passava sotto abbassando un po’ la testa per non toccarli .

Mitigando in questo modo un  sole  impietoso .  

 Tra l’altro aveva cominciato a sudare vistosamente.

L’aria era rarefatta  , all’orizzonte  delle montagne maestose

che circondavano Tiana come una corona.

Avevano un’ aspetto  misterioso e attiravano la sua attenzione.

Dai piccoli balconi di cemento , rette da una inferriata rugginosa;

 Donne grasse nei loro vistosi costumi , ricordavano ancora una volta,

 se c’è ne fosse stato bisogno l’ identità del continente dove il lavoro

 o chi sa cosa lo aveva portato.

Le matrone dall’ aspetto regale nei loro miseri balconi,

controllavano meglio di qualsiasi polizia segreta cosa succedeva di basso.

Da un momento all’altro come in una visione ;

I suoi occhi appannati dal sudore scorsero un nugolo di bambini ,vestiti di pochi straci;

In attimo gli furono addosso circondandolo in un chiasso insopportabile.

”Ci mancava solo questa .!!”

.Infilo una mano in tasca e si libero di loro buttando degli spiccioli per terra .

Un gesto antipatico.Ma era stanco e gli facevano un gran male i piedi .

Affretto il passo.

Più in la nella strada dove un vecchio allampanato dall’ aspetto emaciato

sedeva per terra con la testa tra le ginocchia .

Portava un paio di pantaloni di diverse misure più grandi  ,

delle pantofole scalcagnate e una giacca rossa da portiere d’albergo

 come quelle che si vedono al “Ritz” o al “Excelsior”;

Con la sola differenza che questa era consumata , lorda di sudore

e unta in vari punti da macchie di ignota provenienza .

Indro si posiziono di fronte a lui appoggiando due grosse valigie per terra .

Lo guardo negli occhi per chiedere un informazione,

E osservo il volto di un uomo che non mangiava da giorni;

Due occhi da pazzo enormi persi nelle orbite,

pareva che non chiedessero altro di morire.

”Va……. ho capito !!!”,

 penso Indro, era chiaro che quello era l’albergo.

Anche se mancava l’insegna;

un edificio di poco meno fatiscente degli altri.

Senza proferire parola , riprese i bagagli e si diresse a l’entrata.

Non c’era porta ma una tenda fatta da piccole canne.

Una volta entrato ,Una zaffata di fumo colpi Indro alle nari e agli occhi.

Portandogli alla memoria la prima materia di esportazione di Tiana.

Nell’atrio cupo e spoglio un ragazzo dietro un bancone 

stava fumando un enorme sigaretta di fattura artigianale;

I suoi occhi erano semichiusi , sorrideva e ridacchiava:

Aveva un espressione ebete, dei capelli castani non tanto lunghi ma spettinati.

  Era alto e magro  ben piazzato portava una maglietta di una nota squadra di calcio

e de pantaloni militari .

Disse di chiamarsi Carlo ed di essere il padrone.

In un angolo seduti ad un tavolino con delle bottiglie di birra  vuote ,

tra la nebbia creata dal fumo;

Due soldati  armati di mitra  e due ragazze   vestite succintamente;

La seconda materia di esportazione di Tiana.

Condividevano la stessa espressione e la stessa  spezia di Carlo.

 Indro si presento e chiese della stanza che aveva  prenotato.

Il ragazzo, fatto fino alla punta dei capelli ,

dietro il banco squadro Indro senza capire cosa voleva.

Allora da capo ripete il discorso, con una pazienza che  non aveva .

Il ragazzo parve aver capito ;

 In una casella della posta che si trovava alle sue spalle ,

c’erano mazzi di chiavi ammucchiati tra loro ,ne prese una, casualmente parve ad Indro.

”è la nostra migliore stanza.”

disse il ragazzo.  Provocando le risate più o meno soffocate dei presenti.

Mentre saliva le scricchiolanti scale con la coda dell’occhio vide che era osservato.

Intravide ,nascosto sotto il tavolo un telefono. E la mano di un soldato sopra.

”Ora sanno del mio arrivo .!!”

Penso con  un brivido.

Apri la porta sgangherata e lo squallore della stanza non lo stupii più di tanto.

Un buco di pochi metri quadrati :

Un letto di ferro arrugginito ;

Con una rette smagliata e un materasso sudicio vecchio di decenni,

ed a un lato un comò scassato.

 Una finestra rotta senza vetro che dava su l’unica strada di  Tiana.

Non c’era il bagno. Poggio le valigie sul letto.

Era finalmente solo  e poteva dare libero sfogo alla bile .

Diede un calcio al  letto facendosi male al pollice del piede destro.

 Scese al piano di sotto nascondendo malamente i dolori ai piedi.

Con un sorriso molto  precario chiese  al ragazzo del piano di sotto,

 “ Non c’e il bagno nella  mia stanza.”

Carlo gli disse ,tra una boccata e l’altra , che c’era un bagno su ogni piano,

 due in tutto ma quello del  piano terra  era rotto.

Pallido in viso e con i vestiti fradici di sudore ,

stanco e dolorante non ebbe la forza di ribattere.

Torno di sopra ,sotto gli occhi divertiti dei militari e delle ragazze.

Alla svelta prese un accappatoio con il necessario per lavarsi,.

Si diresse verso il bagno del piano.

Superato il fetido odore che usciva da questo,

Ando verso la doccia, apri le manopole e invece di uscire l’ acqua usci un rumore sordo

 e continuo simile ai rumori che produce chi  digerisce male.

”Ora impazzisco !!!”

 Penso  con le lacrime agli occhi.

Con la forza della disperazione riporto l’ accappatoio e il resto in camera

 e di nuovo giù per le scale ,con un sorriso più pietoso del precedente,

“Non c’era acqua in bagno. E ho bisogno di lavarmi.”

Con non curanza rispose Carlo;

“ L’acqua manca da diverse settimane. “

Indro doveva immaginarselo dalla puzza mista tra muffa ,tabacco e sudore

 che emanava tutto l’edificio e le persone che  stavano al suo interno .

“Se vuoi lavarti devi andare all’emporio e comprare delle bottiglie “ ,

aggiunse che l’emporio si trovava di fianco  all’albergo.

“Ma ora è chiuso,la padrona è in città, e non so quando  tornerà” .

Indro disperato ,abbasso lo sguardo   un momento  che gli parve  durare un eternità.

L’ istinto lo porto ad infilare una mano in tasca,

Tiro fuori  una grossa banconota.

Vide gli occhi del giovane illuminarsi e disse di un fiato;

”Se ho capito bene lei  vuole lavarsi !!.

Niente di più facile,le procuro l’acqua e il catino”.

. Gli allungo la banconota.

Non era ancora un giorno a Tiana che gia aveva capito che linguaggio si parlava.

 E  che tipo di persone ci vivevano in quel buco al sud del mondo .

dove stava di li a poco per svolgersi una carneficina.

Mentre pensava questo ,

entro nell’albergo la donna che poi avrebbe conosciuto col nome di Susi.

In un entrata teatrale si diresse fulmineamente verso Indro e Carlo .

Madida di sudore in  camicia beige fuori dalla cinta e bermuda  dello stesso colore ,

rossa in viso ,un casco di capelli biondi in testa 

che evidenziava un bel nasino e i suoi alti lineamenti .

Portava  delle grosse valigie nelle mani .

Ai piedi  delle  scarpe da montagna.

I suoi occhi enormi spalancati di un verde chiaro li fissavano;

Finalmente disse ansimando ;

“Grave caso di malnutrizione , presto aiutatemi a portarlo dentro”.

Furono statue di ghiaccio per qualche istante senza capire cosa volesse dire;

Quel fumato di  Carlo di un tratto parve capire

“Il vecchio Manua lo stregone…e  portinaio dell’ albergo …!!! .”

 Ora era  lei a non capire.

 “Il vecchio seduto qui fuori, è in digiuno rituale ;

Si prepara a fare qualche magia o maledire qualcuno,

 è l’uomo più rispettato e temuto di Tiana.

……..Prevede il futuro ..cosi dice lui …..Ne sa una più del diavolo.

Non badate alle apparenze sta benone.”

Susi ammutolita, non sapeva più cosa dire.

 Carlo  sollecito,le chiese se voleva una stanza .

Dopo essere caduta dalle nuvole disse di si,.

Si  presento come un medico di un’ associazione di volontari ;

Che vanno  nei paesi del sud del mondo a curare i feriti delle  guerre .

Lei era la coordinatrice, gli altri sarebbero venuti di li a poco.

Indro Prese le sue valigie e l’ accompagno nella stanza.

 Bruciando sul tempo lo stesso Carlo .

Stregato dagli  occhi di Susi dimentico momentaneamente il dolore infernale ai piedi .

Nel corridoio del primo piano Susi si giro strizzandogli l’occhio.

E dicendo che Carlo le aveva dato la stanza migliore e non vedeva l’ora di fare un bagno .

Ad Indro manco il coraggio di dirle come stavano realmente le cose

sull’albergo e su quel imbroglione di Carlo .

Apri la  porta e videro una stanza non tanto bella ,

ma paragonata a quella di Indro una vera reggia;

di  grandezza superiore e con il  mobilio meno decadente.

In più aveva  una vasca da bagno per quanto malconcia.

E a lato attaccate al muro ,in bella mostra una fila di bottiglie d’acqua.

  Susi disse che non era un gran che ma bisognava pure adattarsi.

.Sorpreso dalla stanza più di Susi ,

 dentro di se covava l’odio più risentito per quello spipa-spinelli di Carlo.

La invito a  cena e la lascio sola per rinfrescarsi .

E di nuovo giù per le scale,stavolta senza sorriso e scuro in viso.

Ed a muso duro affronto Carlo.

”Che cazzo ti ho fatto!!

.che significa quel buco che con arroganza osi definire camera!!”.

Carlo sorpreso dall’ uscita inaspettata,

scoppio in una grassa risata .Indro paonazzo non sapeva che dire .

“Questo è l’ albergo migliore di Tiana oltre ad essere  l’ unico.

E se non ti piace  sei liberissimo di andartene.”

Ora erano i soldati e le ragazze a ridere.

”Tutte le camere sono uguali, a parte quella che ho dato a Susi ;

Una persona di riguardo .

Venuta ad aiutare gratuitamente la gente del posto,

oltre ad essere una bella ragazza  ha il pregio di non essere un giornalista:.

Come avvoltoi venuti a fare il   conto dei morti .

E a badare al proprio resoconto personale alle spalle della miserabile gente di Tiana.”

Indro era gonfio di rabbia.

“La liberta di stampa è un diritto di tutti ,

e molto spesso era un modo per limitare la violenza.

Visto che molti stati dittatoriali  temono l’ opinione pubblica internazionale. !! “

Carlo   si limito a prendere sotto braccio Indro 

e lo porto di nuovo al primo piano e gli apri tutte le stanze non occupate,

e gli dimostro che erano come la sua ed alcune anche peggio .

E gli disse che a Tiana molta gente avrebbe fatto carte false

 per avere una camera come quella.

Rifecero le scale sino al bancone  dell’ ingresso ,

aprirono una porta  situata li vicino che  Indro pensava fosse un  ripostiglio.

Che si dimostro essere la camera di Carlo,

Era Immersa nel buio di poco più piccola della sua:

Emanava un forte tanfo di fumo d’erba misto alla cera bruciata .

Nella penombra il mobilio era scarno e decadente .

Il pavimento sembrava sporco,

non c’erano finestre .

Sparsi nella camera intravide vestiti , scarpe,

un grosso zaino, candele, bottiglie; alcune piene altre vuote   ,

niente letto ma un sacco a pelo e qualche libro.

 Indro rosso in viso  per la rabbia che lo dominava,

 fu costretto a tornare sui suoi passi e ammettere di essere stato precipitoso .

Cadde un silenzio raggelante  .

 Che al solito fu Carlo a rompere .

”La cena verrà servita fra un ora, ti conviene andare a  lavarti ,

le bottiglie sono gia in camera…”

. Irritato Indro si diresse zoppicando per l‘ ennesima volta su per le scale.

Che a forza di farle gli era venuta una gran fame.

La prima cosa che fece in camera fu levarsi le scarpe;

I suoi piedi erano due prosciutti sanguinolenti.

Quando gli immerse in un catino d’acqua provo sensazioni

che neanche il prolungato uso dell’erba di Carlo poteva dare.

Dopo essersi lavato si mise un paio di vecchi jeans ,

una maglietta e due scarpe da tennis vecchie e malandate ma comodissime.

La sala da pranzo al primo piano in linea con tutto l’ edificio  ,

cadeva letteralmente a pezzi ma aveva il pregio di essere ben pulita.

Dall’altra parte della sala ,

Susi sorrideva e faceva dei grandi cenni di saluti.

Dopo un buon bagno era splendente.

Il suo bel musetto sorridente calamito l’attenzione per tutta la serata.

 Erano gli unici ospiti dell’ albergo.

 Più tardi scoprimmo che Carlo oltre ad essere il direttore dell’ albergo

 era anche cuoco ,   cameriere , sguattero,  facchino e incaricato a ricevere gli ospiti .

A parte il ruolo di portinaio che era riservato al vecchio Manua.

Arrivo al nostro tavolo con due piatti con del pollo

 immerso in una salsa locale piccantissima e un po’  di riso e fagioli.

menù fisso per tutto la  permanenza; 

Colazione, pranzo e cena.

Da bere birra o acqua .

(ma l’ acqua era sconsigliata…per particolari effetti collaterali )

Indro grazie al bagno era rilassato e meno avvelenato .

Sperava che il locale della cucina fosse meno decadente   del resto .

E  per la paura che gli sputasse nel piatto fu affabile con Carlo.

Susi disse:

” Visto che Carlo faceva tante cose poteva benissimo fingersi cliente e  mangiare con loro “

.Indro finse di essere d’accordo .

Carlo inizialmente contrario fu convinto dal continuo insistere della sua ospite.

 Una bella serata per quanto fossero, a parte Carlo,

molto stanchi e faceva un gran caldo.

Susi  dall’inizio  della cena si  accorse  che qualcosa non andava.

 Indro e Carlo continuavano a guardarsi in cagnesco.

 -“Che diavolo avete,!!!!!!!

 Spero che tutto questo astio sia dovuto al fatto che vi stiate litigando le mie attenzioni!!.

Altre motivazioni non le sopporterei.

Non vorrete rovinarmi questa ottima cena”.

Scoppiarono tutti in una risata;

E gli animi di poco si distesero.

  Allora Indro le chiese cosa ci faceva in un posto come quello da sola.

-”Faccio parte di un gruppo di   medici senza frontiere.

Gli altri hanno dovuto rimandare di poco l’arrivo a Tiana.

 Se fai questo lavoro non puoi permetterti di avere paura di viaggiare da sola.

Comunque spero di non correre pericoli ;

Visto che ci sono due cavalieri che mi difenderanno a spada tratta” .

-”A  Tiana  non corri pericoli,La gente è pacifica di solito

e se diventerà violenta , e lo diventerà , sarà a causa di agenti esterni.

E nel momenti più cruenti troverai un posto dove rifugiarti .

 Te lo assicuro !!!.

Temo che moriranno poche decine di persone,

e non voglio diminuire il dramma dell’ evento con la volgarità dei numeri. .

Be immagino che sia per questo, ci sono pochi rappresentati della stampa e dei media.

Un dramma di queste piccole proporzioni non interessa neanche la stampa locale.

 Figurarsi la stampa estera….. a parte i presenti……”

 e con un gesto indico Indro che si limito a ridere con falsa ironia.

-”Siete peggio dei bambini dell’asilo. Continua Carlo”

-”Be i  giornali vanno riempiti con stragi ,persecuzioni e amenità del genere.

Quello di Tiana sarà solo un piccolo regolamento di conti annunciato.

Simile ad uno sciopero sindacale , solo che il padrone è la malavita organizzata”

Indro interrupe Carlo che stava manipolando l’ attenzione di Susi da troppo tempo.

-”In realtà c’è un giro di diversi milioni di dollari e non è cosa da poco.

Il traffico di spezia passa direttamente da Tiana .

A quanto pare queste montagne hanno una composizione chimica particolare

e la Spezia cresce quasi da sola alta e robusta e si dice che sia la migliore del mondo.”

-” Si è la migliore, e posso dire che è dall’ inizio dei tempi che qui cresce la spezia.

Almeno cosi dice il vecchio Manua e le leggende locali.

-“Ma esattamente perché si ammazzano  ?????”

-“ é una questione di sciopero delle maestranze  ; .

Tutti gli uomini del paese sono impegnati nella coltivazione della spezia,

e vengono pagati con pochi spiccioli .

I più giovani si sono ribellati a questo.

Non  pretendono ne  di essere assicurati ne le cure mediche….

 ma un paio di spiccioli in più.

E per un traffico che procura milioni di dollari mi sembra una richiesta ragionevole.

Queste persone vivono nella povertà più orribile e nera .

Mancano dei beni di primaria importanza;

dal cibo , al saper leggere ,  alle cure mediche .

E non parliamo di acqua ed elettricità !!!.

  Lo stregone Manua cerca di supplire alla mancanza di medicine .

Ma è vecchio e stanco e non potrà farlo per sempre.

E le arti magiche non curano tutti i mali .

Persino il conforto religioso manca.

I religiosi più ferventi sono stati scoraggiati alla vista di questo squallido buco,

ma forse questo è un bene………..”

-“ Ragguagliami  sulle intenzioni della classe politica  su questi fatti.”

Qui riprese Indro che taceva  già da troppo tempo

-”Il traffico di spezia  si  svolge con il beneplacito del governo e della polizia militare.

Anche se per l’opinione pubblica internazionale

 lo Stato  combatte e punisce chi ne fa uso e chi la spaccia.

È corrotto e colluso con la malvivenza  organizzata .

E per fermare gli scioperanti  per cosi dire ,

la polizia militare scenderà  nell’ unica strada di Tiana ,

armata fino al collo con le armi più moderne e letali

 per combattere  un manico di contadini armati di zappa e forcone .

Sara una strage .E non é tutto.

Pare che dietro tutto ciò ci siano delle associazioni bancarie

 o delle multinazionali del nostro occidente ricco e civilizzato.

Non si spiegherebbe altrimenti la  capacita di soldi esorbitante

usata per corrompere   un intera nazione.

 Partendo dalla classe politica ai militari, forze dell’ ordine e  giornalisti.

Infatti nei giornali locali della strage annunciata non se ne parla .

Ed anche dopo, della strage non se ne saprà molto ,

 o inventeranno qualcosa del tipo sgominata  banda di violenti terroristi.”

-” Ma voi come fatte a sapere queste cose.???????

 Se i giornali non ne hanno parlato??.” 

-“Anche i corrotti hanno le loro mele marce .

E qualcuno finisce sempre per parlare ;

Vuoi per una grossa somma di denaro o per uno scambio di favori.

-” Hai ragione e cosi che il mio giornale lo ha saputo.

Poi per quanto analfabeti ,

anche i contadini del posto possono essere  entrati  in contato con la stampa ”

-”Non sono tutti analfabeti qualcuno sa leggere e scrivere  “.

 -“è una situazione assurda se ci pensate …..

questa contestazione e come un pulce che si ribellasse contro un enorme cane .

 Ma chi glielo fa  fare in fondo. È un suicidio in  piena regola.”

Disse Susi

-”Domani ti porto a fare un giro in paese, vedrai in prima persona .

Molta gente sta male e ha giusto bisogno di un dottore.

Mancano i farmaci   basilari …

un po’  di soldi in più potrebbero salvare molti di loro.

Le ragioni ti salteranno agli occhi “

- “Susi si limito ad annuire con la testa.

La cena era finita .Ed era molto giù.

-”Tutte queste storie mi hanno rattristato.

Eppure dovrei essere abituata a queste  brutture“.

-”Non ci si abitua mai ,Con il mio lavoro ne vedo di orrori eppure…….”

In quel momento Carlo tiro fuori una delle sue sigarette artigianali

-”Questo è il mio antidepressivo personale. E voglio dividerlo con vuoi.

Non potete dirmi di no .  Se no vi mando a dormire fuori in mezzo ai serpenti”

. Ridacchiarono .

 -“Che non sia mai !”.

Mentre si passavano la spezia fu come stringere un patto d’amicizia non detto.

Tra i suoi fumi passo tutto;

Stanchezza , sonno e attriti del giorno prima.

Non era per nessuno di loro  la prima volta

ma  Susi si dimostro la più vulnerabile  alla spezia  .

I suoi freni inibitori caddero vergognosamente.

-”….Non Ho ancora deciso chi di voi sarà il mio maritino .

Forse vi dovrete sfidare a duello.

Chi vincerà avrà libero accesso alle mie grazie….”.

Risero fisso per cinque minuti buoni finche le mascelle non gli fecero male.

Poi alla seconda sigaretta fu Indro a cadere.

-”Chi diavolo me la fatto fare a venire qua .

Rischiare la vita per un articolo che forse non leggera nessuno”.

-”Perché non lo leggera nessuno ??”.

-”Un giovane giornalista sconosciuto non ha  molte probabilità di farsi  leggere.

 e se non c’è abbastanza spazio nel giornale  tagliano l’ articolo.”

 -“Come mai sei l’unico giornalista  a Tiana ???”

E Indro si accorse che Carlo aveva aspettato che avesse fumato

 per  fargli  queste domande.Non si perse d’ animo e rispose.

-” Il mio direttore è un uomo illuminato .

Il quale unico interesse è rendere  la gente partecipe di quello che succede nel mondo.

……Si anche in un buco come Tiana”.

 Carlo e Susi  si guardarono negli occhi e scoppiarono a ridere.

Indro l ‘ aveva sparata grossa ,  se ne rendeva conto.

Visto che anche lui   del suo direttore pensava che fosse un emerito stronzo .

 Ora ammutolito ,non sapeva che dire.

 Susi per pietà levo Indro dall’ imbarazzo cambiando discorso .

-”Carlo è tutta la serata che ci penso .Come sei arrivato a Tiana.

E perché sei il padrone di questo locale”.

-”Qualche anno fa partii per un viaggio e fini casualmente da queste parti.

 Anche se gia conoscevo Tiana e la sua spezia per fama.

Le montagne qui dietro sono bellissime incontaminate .

Non facevo altro che fumare e camminare per i monti .

E pensavo che sarebbe bello se la vita fosse sempre cosi.

I ‘ex padrone del locale mi confido che voleva andarsene da questo buco

e mi vendette l’Hotel per pochi soldi.

Ogni tanto passa qualche turista con le mie stesse passioni.

E cosi mi guadagno da vivere. é tutto”.

-“Ai lasciato qualcuno a casa ? “

-“Si.. famiglia e amici …é un po’ di tempo  che non li sento .

Preferisco cosi. Troppo deprimente sentirli .”

Era tardi  i fumi della spezia stavano  calando .

Facendo ritornare la tristezza e la stanchezza .

Tra vari sbadigli Indro disse che andava a dormire e Susi lo segui a ruota.

 Carlo cerco di trattenerli invano.

Tanta era la stanchezza che non poté far altro che salutarli .

e rimase da solo nella sala da pranzo;

Con l’aria dispiaciuta di chi non si confidava da tempo con degli amici.

Susi mentre saliva le scale penso che Carlo era un uomo molto solo.

E Indro si limito a sbadigliare di nuovo

e dirigersi verso la sua stanza finche non svenne sul letto con i vestiti addosso .

Iniziando il suo travagliatissimo sonno.

Vedeva se stesso che entrava in un ufficio lunghissimo.

 Con tanti scribi intenti a scrivere in tavolette di terracotta ai lati.

Un uomo molto grosso vestito solo di uno straccio intorno all’ inguine  .

Frustava gli scribi intimandogli  di produrre di più  .

Finche arrivato ad una scrivania.

Una segretaria  coperta dalla vita in su  da un castissima camicetta

 , un foulard intorno al collo , degli occhialini  da maestrina sulla punta del naso

Ed  una raffinata acconciatura.

Era nuda dalla cintura in giù,a parte le scarpine  con i tacchi  ;

Aveva in bella mostra il  pube  ben rasato.

Gli disse con una voce molto bassa

“Il signor Direttore Porco è  pronto per parlare con lei

anche se non se lo meriterebbe. Si accomodi ”.

 Entrato , vide una stanza immersa in sacchi di spazzatura e ghiande sul pavimento.

La prima sensazione fu di disgusto;

,A causa  della puzza  .

Che lo porto a  coprirsi il naso  per tutto il tempo che fu dentro .

In secondo luogo fu disgustato dal ‘essere deforme che si aggirava nella stanza:

Un uomo obeso  e basso  .;

 Aveva gli orecchi , il naso e  gli occhi del maiale.

Non faceva altro che grugnire  nella sua camicia lurida e i pantaloni macchiati.

Portava delle scarpe molto eleganti , stranamente pulite .

Il maiale andò in escandescenza come lo vide .

“Buon  giorno signor porco sono felice di vederla in buona salute.

Come sta sua  moglie e sua figlia ?.”

Qui cambio espressione e si sedette.

Tra i grugniti  ,poteva intuire qualche parola .

”uuuuui ,   ammanigliato,    uuuuui  è uno schifo”

E  Indro contrito Rispose .

“Caro  eccellentissimo signore Porco.

Mi trovi un solo giornalista che non sia ammanigliato . 

O che non abbia un santo in paradiso.

Sappiamo bene che questo mestiere si fa per lo più in due casi ;

O si ha un padre giornalista .E non è il mio caso.

O perché si conosce qualcuno…..

Del resto illustrissimo pure lei quando il suo amico politico…….”

Qui il porco  grugni indignato.

”Siii…. quello corrotto che l’aiuto tanto  quando era giovane.

Che nelle elezioni scorse è stato trombato per le accuse di corruzione,

e  malgrado la vostra amicizia  non ha potuto  far nulla per  difenderlo .

Del resto non ci ha neanche provato………”

Il porco sembrava che non capisse .

Grugni di nuovo cambiando discorso .

”Si dunque .. Tiana  ..Moriranno alcune decine di ‘persone….

….troppo poche perché il giornale se ne occupi  .

Ma gli interessi che girano intorno a questo buco , sono internazionali.

 E sono implicate Banche e multinazionali del nostro ricco paese.”

Grugni con cipiglio critico.

“nooo …....non intendo fare nomi e cognomi  degli interessati.

Naturalmente , …..mi preme la vita e la carriera .

Basterà  citarle in generale .

Tenga conto che è di gran moda trai giovani e no,

inveire e  avversare contro queste multinazionali o unioni di banche.

Il giornale farebbe davvero una bella figura.

Progressista oserei dire…. . anche questo è di gran moda.”

Grugni  indignato di nuovo.

“Qualunquista ,……..bè si l’o ammetto…….

Come ogni buon  giornalista ………

e non è detto che prima o poi non grugnisca  come lei………….

Poi tenga conto che questo è  il modo più veloce per iniziare a farmi un nome.

E lei sa quanto ci tenga il mio protettore”

L’eccellente direttore passo un biglietto di sola andata per Tiana ,

e grugni nitidamente     “CREPA !!!”

.Il sogno si perse in altri colori e altri pensieri.

Erano le nove del mattino.

Aveva un po’ di mal testa . E un senso di oppressione nel petto.

Indro senti bussare alla porta .

Mezzo addormentato disse di entrare , pensando che fosse Carlo o Susi.

In realtà era una ragazza sorridente che sul momento non riconobbe .

Poi di un tratto si ricordo del suo arrivo all’ albergo .

I militari e le ragazze sedute accanto con vestiti succinti.

Questa  appunto era una di quelle.

Mentre Indro pensava a queste cose la ragazza con il piede aveva gia chiuso la porta

 e aveva iniziato velocemente a spogliarsi;

Via il corpetto di sopra che scopri un seno ancora acerbo .

Con una mano tiro il minuscolo pezzo di stoffa che fungeva da minigonna  rimanendo in mutandine;

 Che si levo in un secondo.

  Ha la  maestria nello spogliarsi che solo il mestiere può dare”

Era molto giovane , magra e flessuosa con le curve sui punti giusti  e pelle d’ebano.

Capelli scuri tenuti all’ indietro sulla nuca da un elastico.

Che una volta sciolti  si adagiavano dolcemente sulle spalle .

Le sue sopraciglia due archi perfetti .

Gli occhi scuri erano come la notte e  un  nasino degno di Cleopatra ..

 I denti erano delle perle bianchissime  .Intorno due labbra sottili ben disegnate.

  Venne incontro ad Indro  sorridente .

Finche gli tenne  le mani   .

 Riusciva a   sentire  il profumo della sua pelle

e l’alito profumato della sua bocca

Stavano per unirsi in un caldo abbraccio ,

quando senti bussare la porta di nuovo.

Era Susi che chiedeva ad Indro di uscire un secondo perché doveva parlargli.

Il nodo delle mani si sciolse e la ragazza si sdraio sul letto con le mani incrociate sulla nuca;

 Infastidita come chi è stato disturbato nello svolgere del proprio lavoro.

Indro usci dalla stanza .

Faticando a levargli gli occhi di dosso.

Era imbarazzato.

Susi era li in piedi guardava per terra anche essa imbarazzata ma seria in viso.

Aveva chiaramente visto la ragazza entrare in stanza.

“Senti di solito mi faccio gli affari miei.

Ma tu mi sei simpatico e te lo devo proprio dire.

 Avrà si e no quattordici anni e la sua vita sarà sicuramente un inferno .

E penso che tu non devi approfittarti di lei.

 Se lo farai non potrò più salutarti ne rivolgerti la parola

 e la nostra amicizia andrà in frantumi.”

 Lo guardo fisso negli occhi .

“Stavo giusto cacciandola via. Non mi approfitto delle minorenni”.

Susi cambio espressione .

”lo sapevo ,………….Lo sapevo……….”

Gli butto le braccia al collo dandogli un grosso bacio sulla guancia.

” Vuoi aiuto per farla uscire..??”

” No faccio da solo “

Entrando in stanza vide la ragazza rivestita .Aveva origliato .

Non rideva più. Con un filo di voce disse

”Mi ha mandato il colonnello.

Sono il dono per il giornalista straniero, se mi mandi via non sarà contento”.

Indro con la morte nel cuore fece di no con la testa

 e la ragazza se ne andò  ,come era venuta , senza girarsi indietro ,

con l’aria di chi è abituata alle stranezze degli uomini.

Indro si affaccio dalla porta e vide Susi

 che faceva  con entrambe le mani il simbolo della pace.

“bravo !!!” e rideva.

“ Andiamo a fare colazione”

”Di ragazze cosi belle nella mia vita non ne ho mai viste.”

e si chiedeva se la stima di Susi valeva la perdita di una cosa tanto bella.

Poi si sentiva solo,  in un posto dove stava per scoppiare l’inferno .

  Cosa meglio di un corpo caldo poteva alleviare le mie paure

e rendere il soggiorno in questo buco meno fastidioso .

Se Susi non la avesse vista entrare lei sarebbe ancora qui a farmi  morire.

Del resto è il mio dono da parte del colonnello.”

 Qui realizzò!!

 “E chi è poi questo colonnello ??? , Che mi vuole tanto bene da mandarmi un cosi bel regalo.

Forse è un modo per corrompermi ????

 Sara implicato nella prossima strage dei contadini ????.

Ha paura di quello che scrivo  ?????. ”

Mentre era soprapensiero;

Carlo gli andò incontro sulla scala ,visibilmente  fuori di se    .

  “GLI HANNO AMMAZATI   !!!!”.

Ma ancora mezzo addormentati non riuscirono  a capirlo.

Ci volle circa un minuto per prendere coscienza della situazione .

“Hanno approfittato  della notte per farli fuori !!!.”

Torno in camera  ,prese la macchina fotografica e si diresse verso l’esterno.

Una terribile visione si paro  davanti ai suoi occhi .

In una processione pagana ;

I militari a due a due e in fila indiana portavano sulle spalle un bastone .

E attaccato ad ogni  bastone i cadaveri dei contadini .Ne conto dodici;,

Ognuno di loro sfigurato e trivellato di colpi e sporco di sangue ;

Erano irriconoscibili l’uno dall’ altro.

“Li metteranno  in ordine e in bella mostra davanti all’ albergo

come monito per gli altri contadini e chiunque osasse ribellarsi…..”

  Susi era accanto a  lui , non riusciva a capire da quanto tempo fossero li .

”Qui non serve a nulla  il mio lavoro……..

Ci vorrebbe un becchino non un medico ,tutto  è ormai inutile .”.

Indro come se si fosse svegliato solo ora inizio a scattare delle foto,

finche da dietro non gli arrivo una gran botta sul lobo sinistro;

Il calcio di un fucile, che lo fece sanguinare.

Due soldati lo presero sotto braccio e lo portarono dall’uomo

 che poi conobbe come colonnello.  ;

 Grosso e corpulento con dei baffi da cacciatore,

testa rasata e divisa militare.

La prima cosa che gli chiese fu  

“Mi scusi ,ma lei è un ‘ invertito ???” .”

“come ??”  

“Si  invertito , omosessuale visto che ha rifiutato, il mio bel regalo.

Del resto di voi gente di città ..  Mi aspetto il peggio !!”.

“No…..!!”

 disse Indro terrorizzato che cercava di tamponare la ferita con la mano.

 “Allora perché ha rifiutato il mio bel regalo ??”.

”……..Ero stanco e non mi sentivo bene……..”.

“ capisco……”

 disse il colonnello con non curanza ,

e solo allora sembro accorgersi che il suo ospite sanguinava,

” Che ha fatto alla testa ????”

 “Sono stato colpito da un soldato …..e  privato della  macchina fotografica..”

Il colonnello indignato disse con enfasi.

 “Come si sono permessi. ……

In questo paese la liberta di stampa è un diritto universale

 e i giornalisti sono come i guardiani della democrazia …..

Questo paese protegge la liberta di stampa.

 Apriremo un inchiesta , non tema , faremo luce al più presto….”

 E chiamo qualcuno che curasse la ferita .

 E se vuole le darò l’ esclusiva sulla nostra missione umanitaria

…… insieme ad una mia personale intervista……!!”

Disse con vanagloria ,

Indicando con gesto ampio del braccio  i cadaveri martoriati dei poveri contadini.

”Come può vedere abbiamo arrestato alla radice

   la classe dirigente che stava ai più alti livelli della direzione dello spaccio della spezia”

Qui fece una pausa commosso

“Quanti ragazzi abbiamo salvato dalla morsa della droga.”

 Sospiro e seguitò.

”Sa  anch’io sono padre …...”

 In quel momento arrivo un militare con una macchina fotografica;

Distrutta  e senza rullino .

 “Vede siamo già ad un buon punto, e presto troveremo un colpevole non tema.

Uno del posto non dubito… .i miei  soldati no farebbero mai  certe cose…”

A queste parole senti ridacchiare alle sue spalle dei militari.

Arrivo un ‘ altro soldato dicendo al colonnello che tutto era pronto.

  Abbiamo rischiato la vita per il bene del nostro paese e dell’ umanità.

Ora e giusto  godere il meritato riposo …domani ricominceremo la caccia.

“Venga pure lei  ……

Ah!…… spero che non sarà più stanco adesso……”.

 E si diressero verso un  bordello  non lontano dall’ albergo.

“L’ abbiamo riempito con le più belle ragazze del luogo………..

.Ci sono anche dei ragazzi  se le interessa……………

…....spero che non le diano fastidio le lacrime……

Sa    sono   molto….. molto……… giovani….ha ha!!!.”

Disse ridendo Il Colonnello .

Qualche isolato più in là. Uscito quasi dal nulla ;

Il vecchio Manua  si  interpose con uno scatto fulmineo tra il bordello e la strada:

Sino a trovarsi di fronte al colonnello.

Sorprendente agilità per un vecchio di quella età.

Prima di essere fermato dalle guardie riuscì a sputare in faccia  al colonnello.

In un secondo una sventagliata di mitra lo fece fuori.

Riducendo la sua rossa e unta divisa da portiere in un colabrodo.

Il vecchio Manua mori come aveva vissuto ; in silenzio.

Carlo usci dalla stamberga .Sconvolto dalla morte dello stregone.

E Aveva nella luce degli  occhi qualcosa del pazzo  e degli inventori folli.

 Chiese l’ attenzione del colonnello con la sua aria stralunata  .

“….è stato maledetto colonnello !!! …..e in più ha ammazzato un uomo sacro .;

Non vorrei essere davvero nei suoi panni……!!!!!!!…..”

Il colonnello  cercava invano di pulirsi dal viso  lo sputo di Manua.

“……Come maledetto …nessuno mi aveva avvertito…

Non mi direte che quello  era Manua  lo sciamano…”

Spaventato e disorientato , sudava freddo .

il colonnello non sapeva che fare.

“….Per il suo bene ….deve lasciare questo posto più velocemente possibile.

…..Forse  è ancora in tempo per salvarsi la vita …!!!!!…………”.

In un lungo attimo di tensione , il colonnello spaventato  ,

si trasformo in una statua di sale…..

Ruppe il silenzio repentinamente .

“…..Presto ritirate le truppe .!!!”

Uscita che sorprese non poco i suoi inferiori in grado,

Ma non di meno obbedirono.

E come erano venute le cavallette si ritirarono in gran velocità.

Non lasciando che cadaveri e sangue sulla loro  strada.

Il vecchio Manua  aveva sacrificato la sua vita per il bene della comunità .

Era vero ………ne sapeva una più del diavolo.

E  Carlo non si dimostro di meno , almeno nel tempismo,  inferiore .

Indro Scrisse il  più bell’ articolo della sua vita.

Facendo nomi e cognomi.

Mettendo nei guai  il giornale e il direttore.

Scoppio uno scandalo internazionale;

Che fu dimenticato nel giro di poche settimane.

E prima che il suo “Santo protettore “lo tirasse fuori dai   guai.

Si licenzio . ;

Rinunciando ad una carriera sicura e gia spianata per il successo .

Arrivo alla conclusione che imparare a grugnire come un porco

Non era quello che voleva veramente.

Si  trasferì ad Tiana dove anche lui fu dimenticato.

 Si converti ad una  vita semplice e ad una dieta a base di spezia.

Eredito   il lavoro  da portiere  all’ albergo. Che prima era stato  di Manua.

Le giornate passavano con lunghe passeggiate in montagna.

Ed estenuanti  conversazioni con Carlo .

Anche Susi si  era trasferita, per la felicita dei due   .

  Convinta che Tiana  avesse  bisogno di un medico a tempo pieno

 più di ogni altra cosa.

Il paese la amo molto per questo.

Cosi Indro e Carlo passavano le serate  a  litigarsela.

Lei sembrava molto lusingata di questo.

Il colonnello superstizioso non si fece più vedere;

Pare che sia morto in circostanze misteriose.

Ma morto un colonnello se ne fa un’ altro…….

E questo era l’unico motivo d’ inquietudine

 per il  pacifico paese di Tiana.

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