VIRGILIO LIBRIZZI

Sicilia, Messina, Abacena, Tindari, Patti, Perolitani, Nebrodi, un percorso per arrivare a Librizzi.

La storia, le tradizioni, gli usi e i costumi che dai guerrieri/guardiani  della Brikinniai portarono alle "Furmiculi Russi", su un territorio che per millenni fu la porta di accesso dal mare Tirreno  alla Sicilia sud-orientale lungo il fiume Timeto per sfuggire alle insidie di Scilla e Cariddi e agli invalicabili monti Perolitani.

Greci, Romani, Arabi, Normanni, Mussulmani, Cristiani, Templari, Eretici: tutti sono passati per il territorio dei Brizzi lasciando una della più complesse stratificazioni culturali. I guardiani hanno avuto mille capitani quindi diventarono vassalli, servi, schiavi. Risvegliandosi di tanto in tanto scoprivano che il loro territorio non c'era più e dovevano ricomprarlo con il sudore e il sangue. Così nascono nuove contrade apparentemente senza storia dove i morti per mafia si gloriano delle vie.

I riti di malocchio e di propiziazione miscelandosi al culto religioso dominante sono sopravvissuti  quasi integralmente per raccontare in simboli parte della storia.

Il diavolo a Librizzi si caccia ancora. L'esorcista cattolico lavora tutti i giorni ai piedi degli altari per risvegliare uomini senza Tempo!!!!!!

Zio Paperone nella notte di Natale, qui, non conta più il suo denaro!!!!!!     

 

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