eXistenZ


Georg Samsa sta sognando la propria mutazione o essa è 'vera', reale?


"Siamo ancora nel gioco?"

Con queste parole si conclude il film di David Cromberger eXistenZ;

Allegra Geller, l'inventrice di giochi virtuali e Ted Pikul, un "addetto alla sicurezza" al grido di "Morte a Trascendenz", uccidono l'ideatore e la sua assistente. Affrontano poi un altro giocatore, lo minacciano, e lui chiede: "Siamo ancora nel gioco?"

ExsistenZ, film del 1999 firmato da David Cronenberg, è la sintesi interpretativa di elementi esistenzialisti e postmoderni; la rappresentazione delle tematiche e delle ossessioni raccontate da Borroughs, Pirandello e Kafka - l'arbitrarietà del reale, il 'dietro' del corpo, l'incubo del Senso.

La Realtà distorta il senso di l'incertezza e la fluttuazione dell'identità. I personaggi del 'gioco' sono tutti in cerca di autore, sospesi fra la Verità del reale e realtà del virtuale: "Cosa ti sembra della vita reale, per la quale sei tornato indietro? " - chiede Allegra al partner dopo il primo 'trip' in eXistenZ - "Mi sembra completamente irreale" - gli risponde, sottolineando la contaminazione fra sogno/incubo e realtà.

L'autenticità dell'esistenza viene messa in gioco come una 'posta' per la quale combattere e anche morire: le fazioni che interagiscono nel 'gioco' - o è la realtà - vede contrapporti i realisti ai giocatori, questi ultimi incastrati in una dimensione non più rassicurante per la labilità del suo statuto ontologico.

In tale contesto - di postmoderna indeterminazione - resa da un

"montaggio che si sviluppa ad incastro, aprendo sempre nuove scatole cinesi, che costringe lo spettatore a operare 'costruzioni' di senso e nello stesso tempo rende assurda ogni pretesa di dare 'un' senso: nel momento in cui 'misuriamo' la grandezza/il 'segno' di un elemento diegetico, tutti gli altri sfuggono alla determinazione che operiamo per 'mettere in chiaro', per ritrovare certezze ed evidenze perdute anche in merito allo sviluppo della narrazione cinematografica."

Cristina Boracchi
 

Si noti innanzitutto che di primo acchito verrebbe da credere che il 'gioco' rischioso - Pascal - dell'esistenza sia posto metaforicamente in un rapporto necessario con la trascendenza.

 

 

 

Greg Lynn per la Secession Haus distorce la visione del reale, rilevandone le implicazioni costruttive e le pieghe nascoste all'interno della forma complessa. La matrice numerica comincia a rivelare la propria presenza all'interno dell'architettura. E come nella migliore tradizione fantascientifica, il corpo al cui interno nasce e cresce segretamente l'organismo alieno, subisce esso stesso dei condizionamenti che portano ad una mutazione non soltanto formale ma anche costitutiva.


Marco Brizzi [...]


anche in eXistenZ viene dato ampio spazio al tema del corpo mutante ma soprattutto del suo innestarsi ai confini fra organico e inorganico: i corpi sono - o rischiano - la contaminazione, accolgono inserti meccanici e tecnologici - il pod [1]- che divengono parte della loro organicità - come protesi organiche, 'porte' di accesso all'irreale inorganico ma organiche per struttura, come la Bioporta - così che viene a cadere un'altra demarcazione, essendo evidente la labilità fra organico e non.

I corpi architettonici si animano, diventano strumenti emozionali dal comportamento imprevedibile, le tecnologie dell'informazione pongono le basi per strutture attive controllate da dati numerici.


Le costruzioni controllate da dati numerici si nutrono di dati in tempo reale. L'edificio registra costantemente le modificazioni ambientali interne ed esterne, misura la loro collocazione nello spazio e nel tempo, riconfigura se stesso come un organismo vivente. L'edificio comincia a riconoscere i propri utenti e le loro preferenze, esigenze. L'interazione tra utente ed edificio diventa più fluida, senza bisogno di bottoni e manopole. Prendiamo la relazione tra utenti e macchina consapevole. È sempre esistita una complessa relazione tra l'utente e lo strumento. Le macchine sono l'estensione del corpo umano. Il computer standard di oggi (Pentium 500) può esser visto come un cervello esterno attivabile attraverso un percorso umano cervello>braccia>mani>dita.
Ma in un futuro prossimo le molte funzioni dei computer saranno miniaturizzate e immerse in diversi apparati, nei sistemi operativi di ambienti complessi, e infine nei nostri stessi corpi. Le tecnologie evolvono a ritmo elevato e utilizzano i nostri corpi come software per corpi tecnologici, proprio come le automobili utilizzano il conducente come un software per viaggiare lungo la propria strada, assumono la posizione preminente e si evolvono molto più velocemente della vita biologica;

I bioporti del film rappresentano dei nuovi ingressi per il nostro sistema nervoso, un nuovo senso che ci permette di entrare in mondi paralleli.


[M]_asSaggio

 

 

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