Tratto da: http://www.museoscienza.org/navi/pola.html



Durante la I Guerra Mondiale, la Marina italiana progetto' piu' volte di attaccare la base navale di Pola, in cui era ricoverato il grosso della flotta austriaca. Dapprima si tento' col "Grillo", una specie di carro armato anfibio, che pero' falli' miseramente e venne affondato dagli austriaci.



Il tenente del Genio Navale Raffaele Rossetti, ideatore della “Mignatta” e, a destra, il tenente medico Raffaele Paolucci.



Il tenente medico Raffaele Paolucci da tempo aveva progettato di penetrare a nuoto di notte a Pola per attaccare una mina sotto la corazzata austriaca piu' importante; per questo si era allenato per mesi a nuotare di notte per diversi chilometri. Nel luglio 1918 gli venne presentato il tenente del Genio Navale Raffaele Rossetti, che aveva ideato la "mignatta", una specie di siluro autopropulso che i due avrebbero dovuto cavalcare nell'acqua; spinto da due silenziosi motori ad aria compressa, la mignatta aveva una testata esplosiva a tempo che i guidatori avrebbero dovuto attaccare direttamente alla chiglia della nave nemica, da cui il nome "mignatta".



Il disegno originale su cui Paolucci progetto' l'attacco, conservato al Museo della Scienza



La notte del 31 ottobre 1918, a quattro giorni dalla fine della guerra, Paolucci e Rossetti vennero trasportati a poche miglia dall'ingresso della base di Pola da un motoscafo italiano. I due progettavano di impiegare circa cinque ore per penetrare nel porto, minare la corazzata "Viribus Unitis", ammiraglia della flotta austriaca, e tornare dal motoscafo che li attendeva. Dopo tre ore pero' i due, pur essendo penetrati all'interno del porto, erano ancora lontani dal loro obbiettivo, e la fatica cominciava a farsi sentire.



La mignatta, l'ordigno progettato da Rossetti per l'attacco.



Alle 4.45 finalmente, dopo piu' di sei ore in acqua i due finalmente erano accanto allo scafo della corazzata austriaca. Fissarono una carica regolata per esplodere alle 6.30 e si stavano accingendo a piazzarne un'altra sotto un'altra nave quando vennero scoperti da una sentinella austriaca. Abbandonarono la seconda carica, affondarono cio' che restava del siluro e si lasciarono catturare.



Pola, alba del 1° novembre 1918: la nave da battaglia Viribus Unitis in affondamento dopo l’esplosione della testata esplosiva della “Mignatta” condotta da Rossetti e Paolucci.



Portati sulla "Viribus Unitis" i due solo alle 6.00 avvertirono il comandante austriaco di abbandonare la nave perche' presto sarebbe esplosa. Alle 6.44 la mignatta esplose e la Viribus Unitis comincio' lentamente ad affondare; poco lontano anche il piroscafo "Wien", colpito casualmente dalla seconda carica abbandonata da Rossetti, fece la stessa fine.


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