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L'ANGOLO DEL PROF.

Salve.
Innanzitutto mi presento: mi chiamo Antonio Mocellin, sono insegnante di Ed. Fisica, sposato, 2 bambini (il più grande è già "GIALLO-VERDE"; il secondo lo sarà, spero). Collaboro con il Comune di Romano organizzando le attività estive dei ragazzi (C.E.R.) e con le scuole elementari per i Giochi della Gioventù, corsi di nuoto, ecc... Ho anche portato il baseball nel nostro Comune. Alla Virtus curo i Primi Calci (marmocchi di 6 e 7 anni). Insomma, come vedete, do moltissima importanza alla pratica sportiva giovanile intea questa come momento fondamentale per lo sviluppo e la crescita interiore del bambino. Che questo poi avvenga in un campo di calcio, di baseball, di tennis non ha importanza. Ciò che conta è che il bambino venga rispettato e aiutato a maturare, ad avere una personalità vincente, a essere sicuro e positivo nella vita.
Compito non facile questo per noi educatori (l'allenatore è prima di tutto un EDUCATORE, ricordiamocelo!). Il mondo del calcio è un ambiente bellissimo, carico di stimoli e i bambini ci vengono per giocare con gli amici e per divertirsi e crescere insieme.
Alla Virtus viene data molta importanza alla formazione del bambino e non mi riferisco solo a quella tecnica e calcistica. Noi vogliamo che i nostri ragazzi diventino dei giocatori sia dentro che fuori dal campo sportivo. Il calcio è anche questo!
Per il momento è tutto. Grazie per l'attenzione e arrivederci.
Prof. ANTONIO MOCELLIN.

 
IL MISTER DAGLI OCCHI DI GHIACCIO

Antonio Camuffo è un duro. Sembra un Clint Eastwood senza pistola con gli stessi occhi di ghiaccio.
Antonio Camuffo non fa il cow-boy nel Texas ma l'allenatore degli Allievi gialloverdi. "È una squadra che sta anche ultimando la sua fase di progettazione - spiega - già domenica scorsa però si è visto qualcosa di buono e più si affinirà lo spirito di gruppo e l'abitudine a giocare assieme, maggiori saranno anche le soddisfazioni date dal campo.
C'è da dire inoltre che giochiamo con molti '86 e '87, ossia con ragazzi di uno o due anni più giovani di coloro contro cui si trovano a giocare". Ma non è solo in campo che il mister si aspetta un passo in avanti dai suoi. "Credo che sia giusto trattarli come uomini perchè non sono più ragazzetti e quindi devono rispettare certe regole di comportamento come gli adulti. Per fargli capire questo mi piacerebbe conoscere e parlare con i loro genitori. Purtroppo però, tranne alcuni, sono spesso latitanti. Sarebbe importante, per la formazione di questi giovani, che si riuscisse ad instaurare un dialogo tra la squadra e le famiglie. Forse però a molti genitori questo non interessa".

SIMONE CAVALLIN

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IL PRESIDENTE

Aver stanato lo Spineda, "bestia nera" storica per i virtussini, ha fatto felice il Presidente.
"Abbiamo giocato una gran bella partita - spiega il Grande timoniere virtussino - e abbiamo ottenuto una vittoria fortissimamente voluta". Una vittoria che ripaga dello 0 a 1 di quindici giorni fa contro l'Istrana.
"Quello è stato senza dubbio un brutto incidente assicura Dissegna - perdere in quel modo contro una squadra abbordabilissima come quella trevigiana è il segno di una scarsa determinazione e convinzione. Le stesse qualità che a Spineda abbiamo dimostrato di possedere". Adesso però la Virtus dovrà mantenere la stessa concentrazione e la stessa grinta perchè in via Marcello, questa domenica, arriva il S.Maria di Camisano. "Il S. Maria - continua il numero 1 gialloverde è sempre una squadra da temere anche se recentemente ha avuto qualche problema. Egoisticamente spero che siano ancora frastornati dalle recenti sconfitte e che la Virtus riesca ad approfittarne. Anche se giocheremo decimati dalle squalifiche, ben tre, con cui dovremo fare i conti".
E allargando il discorso all'intero campionato, cosa riuscirà a fare la Virtus?
"La squadra di quest'anno non è molto dissimile da quella che ha chiuso il torneo scorso. E questo va a nostro vantaggio. In più i nuovi si sono inseriti bene nel meccanismo di Pierobon. Da Andrea Baggio a Cremasco, da Tosetto a Marcon, da Bizzotto a Vendramin. Tutti ottimi elementi che hanno dato o, certamente, daranno il loro contributo a farci arrivare alla salvezza. Per il momento però dobbiamo cercare di fare il nostro gioco senza far calcoli o previsioni anche per chè è troppo presto per fare pronostici azzardati. La classifica è cortissima e questo, per chi come noi deve pensare a salvarsi, è molto pericoloso. Credo che solo in primavera si decideranno vinti e vincitori".

SIMONE CAVALLIN