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Esposizione e scatto

E' il momento di cominciare a mettere in pratica un po' delle nozioni che abbiamo visto fin'ora la teoria, da sola, non serve a fare una buona foto.

Come prima cosa controlliamo la macchina :

A questo punto siamo pronti per scattare la prima foto.
Fin qui tutto bene, ma siamo sicuri che la foto sarà come noi volevamo che fosse ? Vediamo.
 
 

Tempo/diaframma

La giusta esposizione è data da una corretta scelta del tempo e del diaframma, questi due parametri sono inversamente proporzionali. Questo ci permette di scegliere quale dei due parametri privilegiare; se, per esempio, l'esposizione corretta per il soggetto è 1/125" a f.5,6 significa che otterremo foto ben esposte anche con le seguenti combinazioni:
1/1000" a 1,8
 1/500" a 2,8
1/250" a 4
1/125" a 5,6
1/60" a 8
1/30" a 16
1/15" a 32

Questo significherà, per noi, poter scegliere la combinazione che meglio si adatterà all'immagine che vorremo produrre.

Appare chiaro che la modifica dell'esposizione può interessare sia il tempo che il diaframma; più avanti parleremo di "step" per indicare proprio una variazione di esposizione che incida su uno dei due valori. Es. "aumentare di uno step" significa aprire il diaframma od aumentare il tempo di esposizione di una unità .

Spesso può accadere di essere incerti nella lettura dell'esposizione, questo accade nei controluce e in tutte quelle situazioni che pongono il fotografo di fronte a situazioni di illuminazione particolari. In questi casi conviene fare delle esposizioni, come si usa dire, a forcella (bracketing). Non è una tecnica particolare, ma un modo di lavorare, usato spesso dai professionisti, per essere sicuri di ottenere il risultato. Il metodo consiste nello scattare tre fotogrammi, uno per l'esposizione che crediamo corretta, gli altri due sovraesposti e sottoesposti di uno step .
 
 
 

Esposizione

Una corretta esposizione è sempre alla base di una buona fotografia. Per ottenere questo il fotografo deve saper interpretare la lettura dell'esposimetro ed apportare se necessario alcune modifiche tenendo conto della situazione di ripresa e pellicola usata per ottenere l'immagine voluta.

La misurazione della luce avviene normalmente puntando l'esposimetro (o la macchina fotografica) verso il soggetto; dobbiamo tenere conto, a questo punto, del tipo di lettura che effettua l'esposimetro (spot, media, integrata) per stabilire con esattezza su quale parte viene misurata la luce. Un consiglio generale è di misurare sempre una zona del soggetto da riprendere che risulti media tra le parti chiare e scure dello stesso.

Ci sono, inoltre, occasioni in cui è necessario un intervento del fotografo per sopperire a delle condizioni limite, le situazioni classiche sono:

  • l controluce , dove, per evitare di rendere troppo scuro il soggetto bisogna aumentare l'esposizione  calcolata sul soggetto di 1 - 2 step.
  • soggetti chiari (es. una sposa in bianco) o superfici molto riflettenti, diminuire l'esposizione di 1 - 2 step.
  • soggetti scuri (abiti da sera, arredi scuri, ecc) aumentare l'esposizione di 1 step.
  •  
    La pellicola

    Non è sempre possibile avere la pellicola giusta al momento giusto, in ogni caso al momento dello scatto dobbiamo tener presente il tipo di rullino caricato.

    Una pellicola di bassa sensibilità in condizioni di forte contrasto non riuscirebbe a rendere bene le zone in ombra, a meno di non "bruciare" i soggetti in luce, una pellicola ad alta sensibilità avrà una grana molto pronunciata ed una bassa definizione.
     
     
     

    Il movimento

    Se il soggetto è in movimento, o noi siamo in movimento, dobbiamo considerare che :

  • se intendiamo "congelare" il soggetto dovremo usare un tempo veloce, in rapporto alla focale dell' obiettivo utilizzato ed alla velocità del soggetto stesso
  • se vogliamo rendere in senso dell'azione dovremo usare un tempo che renda l'idea del mosso mantenendo un minimo di leggibilità dell'immagine.
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    La profondità di campo

    Se vogliamo isolare il soggetto dall'ambiente circostante dobbiamo usare focali lunghe ed aprire il diaframma, oppure (con focali medie) avvicinarci.

    Viceversa, se vogliamo avere buona parte dell'immagine a fuoco, dobbiamo chiudere il diaframma, od usare un grandangolo.

    Chiaramente la scelta dell'obiettivo non influenzerà solamente la messa a fuoco, ma inciderà anche sulla prospettiva dell'immagine (vedi obiettivi).
     
     

    La distanza dal soggetto

    Se il soggetto della foto è distante o troppo vicino potremo avvicinarci od allontanarci; se questo non fosse possibile dovremo necessariamente utilizzare un ottica diversa.
     

    Tempo di scatto

    Quando scattiamo una foto dobbiamo sempre considerare, in base all'effetto voluto, il tempo di esposizione.

    Per ottenere foto nitide, di soggetti stabili, dovremo sempre tener presente questa regola: scattando a mano libera (con apparecchi 35mm) è buona norma usare sempre un tempo di 1/60 o più, questo però e' valido solo con obiettivi di focale media, utilizzando il grandangolo potremo ottenere buoni risultati anche ad 1/15, mentre per i teleobiettivi vale la regola che il tempo non deve mai essere inferiore alla sua lunghezza focale.
     

    obiettivo
    24 mm
    50 mm
    135 mm
    300 mm
    500 mm
    tempo min.
    1/30"
    1/60"
    1/125"
    1/250"
    1/500"
    relazione tra obiettivo e tempo d'esposizione per evitare il mosso

    E' sottinteso che questi tempi ,indicativi , si intendono a mano libera e tenendo ben ferma la macchina. Quando scattiamo è importante impugnare saldamente l'apparecchio, e in situazioni limite appoggiarsi a qualcosa di stabile e trattenere il respiro.

    Laddove la luce presente non permette tempi più' veloci sarà d'obbligo l'uso del cavalletto oppure appoggiare l'apparecchio su un muretto, macchina, ecc. ed utilizzare il cavetto di scatto flessibile.
     
     

    Diaframma

    La scelta del diaframma non incide solo sulla profondità di campo, ma anche sulla nitidezza della foto.

    Quasi tutti gli obiettivi hanno una resa migliore sui diaframmi medi, e molti una perdita di qualità' notevole alle massime aperture. Quindi, quando è possibile, è sempre preferibile usare aperture medie per ottenere la massima risoluzione dall'ottica (compatibilmente al tipo di immagine cercata).
     
     

    Filtri

    Ad ogni foto si può porre il problema sull'utilizzo o meno dei filtri. L'uso di un filtro può cambiare pesantemente il risultato ottenibile, ed è sempre necessario valutare attentamente i benefici che potremmo ottenere.

    Dei filtri, vedi paragrafo dedicato,  al momento sarà utile ricordare che (secondo il tipo) è possibile: