Le pergamene del Mar Morto




"E la carne degli animali, uccisi nel suo corpo, diventerà la sua stessa tomba. Perché in verità vi dico, colui che uccide, uccide se stesso, e coloro che mangiano la carne degli animali uccisi, mangiano il corpo della morte."
 

Vangelo Esseno della pace




 

Questa parte è dedicata a quello che oggi potrebbe sembrare una forma di cristianesimo "radicale", basato sulle Pergamene del Mar Morto e su altre recenti scoperte dell'era cristiana. Questo capitolo non si propone di decidere se accettare o rifiutare le Pergamene del Mar Morto, Nag Hammadi o altri documenti di collocazione incerta. Il fine è scoprire quanto questi antichi documenti possano illuminarci sul ruolo del vegetarianesimo nella tradizione cristiana.
Il presente capitolo dà per assunto che la Bibbia sia stata manipolata. Infatti, molti studiosi affermano che al Concilio di Nicea (352 d. C.) sacerdoti e politici alterarono radicalmente i documenti cristiani originali, con omissioni e interpolazioni, per renderli accettabili all'imperatore Costantino che, a quei tempi, si opponeva ferocemente alle sacre scritture. Il loro scopo era convertire Costantino al cristianesimo e far così assurgere la loro religione a culto ufficiale dell'Impero Romano.
"Alcuni non sanno - ha scritto Archdeacon Wilderforce - che, dopo il Concilio di Nicea, i manoscritti del Nuovo Testamento erano stati considerevolmente manomessi. Il professor Nestle, spiega che le autorità ecclesiastiche nominarono degli studiosi particolari, detti "correttori", ai quali fu commissionato di correggere il testo delle scritture sacre nell'interesse dell'ortodossia.
Analizzando questo punto nella prefazione della sua traduzione di The Gospel Of The Holy Twelve, il rev. Gideon Jasper Richard Ousley dice: "I correttori eliminarono dai Vangeli, con accurata minuzia, certi insegnamenti di nostro Signore che non si proponevano di seguire, specificatamente quelli contro il mangiare carne e il bere bevande forti."
 
 

Gli antichi testi



Le Pergamene del Mar Morto, manoscritti biblici che risalgono all'inizio dell'era cristiana, furono scoperte nel 1947 e depongono a favore della tesi che la Bibbia sia stata alterata, soprattutto per quando riguarda alcune regole come il mangiare carne. Il valore di queste pergamene consiste nella probabilità che si tratti di manoscritti autentici, inalterati che risalgono al tempo di Gesù. Gli unici manoscritti originali del Nuovo Testamento risalgono al IV secolo (i più antichi), e sono solo copie di copie. Ed è innegabile che i testi del Mar Morto contengano sottili, ma significative differenze rispetto ai manoscritti originali.
Alcuni storici respingono questi ritrovamenti archeologici, altri vi ripongono tutta la loro fiducia. Tra questi Martin Larson, Edmond B. Szekely, Millar Burrows, G. J. Ousley, John M. Allegro e Frank J. Muccie hanno dato un contributo sostanziale alla riscoperta di antichi testi cristiani.
Ousely, per esempio, ha redatto la traduzione di quelle che dovrebbero essere le spiegazioni dei Vangeli originali, conservati da membri della comunità essena (una setta religiosa i cui adepti vivevano nella regione del Mar Morto e che sono conosciuti per la loro disciplina e integrità morale). Ousely riferisce che il manoscritto è stato conservato in un monastero buddista tibetano, "dove era stato nascosto da alcuni membri della comunità essena perché si salvasse dalle mani dei contraffattori."
Se fossero autentici, i manoscritti di Ousely sarebbero i più antichi e completi scritti cristiani esistenti: un testo aramaico originale rimasto inalterato fin dai tempi del suo impiego nella antica chiesa cristiana di Gerusalemme. Gli studiosi che ritengono il testo autentico concludono che si tratta del Vangelo originale su cui si sono basati i quattro Vangeli del Nuovo Testamento. Questo può essere vero o no, ma le informazioni che contengono sono innegabilmente a favore dell'ideale vegetariano. Come precauzione, nel 1904 Ousely trasferì a un suo amico fidato i diritti dell'opera, con la richiesta di "non farlo cadere in mano ai fanatici, né romani né anglicani". Il prezioso manoscritto di Ousely, intitolato The Gospel Of The Holy Twelve è sopravvissuto fino a oggi.
Secondo il manoscritto, prima della nascita di Gesù, l'angelo disse a Maria: "Tu non mangerai carne né berrai bevande forti, poiché il bambino sarà consacrato a Dio dal ventre di sua madre, e non dovrà assumere né carne né bevande forti." Il valore di questo messaggio celeste, se lo si riconosce come documento storico, è la conferma che Gesù era il messia della profezia del Vecchio Testamento: "Poi il Signore stesso vi darà un segno. Udite, una giovane donna concepirà e porterà in seno un figlio, e il suo nome sarà Emanuele. Mangerà burro e miele, per saper rifiutare il male e scegliere il bene" (Isaia 7. 14, 15).
Il testo continua spiegando che la comunità in cui vivevano Giuseppe e Maria non uccideva l'agnello per celebrare la festa del Passaggio. Questa descrizione della comunità in cui nacque Gesù sottolinea perché egli amasse gli animali e gli uccelli fin dall'infanzia: "E in un certo giorno il bambino Gesù andò in un luogo dove era stata preparata una trappola per gli uccelli e c'erano dei ragazzi. E Gesù disse loro: "Chi ha preparato questa trappola per le innocenti creature di Dio? Udite, in una trappola essi a loro volta cadranno."
In questi testi ritenuti inalterati, non ci sorprende che Gesù predichi il rispetto per tutte le creature, non solo per l'uomo: "Siate rispettosi, siate gentili, siate compassionevoli, siate buoni, non solo verso i vostri simili, ma verso tutte le creature posto sotto la vostra tutela; perché voi siete per loro come dèi, a cui guardano per le loro necessità."
Gesù continua spiegando che è venuto per mettere fine ai sacrifici di sangue: "Sono venuto a porre fine ai sacrifici e ai banchetti di sangue, e se non smetterete di offrire e mangiare carne e sangue, l'ira divina non si allontanerà da voi; proprio come accadde ai vostri padri nel deserto, che desiderarono la carne, e ne mangiarono a sazietà, e si riempirono di marciume e furono consumati dalla peste".
Del miracolo dei pani e dei pesci, come già detto (vedi Quinto: Non Uccidere), non si ha traccia in questi antichi manoscritti. Si parla invece di un miracolo di pane, frutta e una brocca d'acqua. "E Gesù pose il pane e la frutta dinanzi a sé, e anche l'acqua. E loro mangiarono e bevvero, e furono sazi. E si meravigliarono, perché ognuno aveva avuto più che abbastanza, ed erano più di quattromila. E se ne andarono, ringraziando Gesù per quello che avevano sentito e visto."
Questi antichi documenti dicono che Gesù seguiva un'alimentazione speciale, essenzialmente vegetariana: "E udendo queste cose, un certo Sadduceo, che non credeva nelle cose sante di Dio, chiese a Gesù: "Per favore, dimmi perché hai detto di non mangiare la carne degli animali. Forse che le bestie non sono state date all'uomo come cibo, proprio come i frutti e le erbe di cui parli?" Gesù gli rispose: "Guarda questo melone, il frutto della terra." E Gesù aprì in due un melone e disse ancora: "Guarda con i tuoi stessi occhi il buon frutto della terra, la carne dell'uomo, e guarda i semi che contiene, e contali, perché un melone ne fa mille volte tanti e anche di più. Se pianti questo seme, mangerai dal vero Dio, perché non è stato versato sangue, no, niente dolore o grida hai sentito con le tue orecchie o visto con i tuoi occhi. Il vero cibo dell'uomo viene dalla madre della terra, perché lei trae doni perfetti dall'umile terra. Ma tu ricerchi ciò che Satana ha dato, l'angoscia, la morte e il sangue delle anime viventi a prezzo della spada. Non lo sai, tu, che chi vive della spada, muore poi della stessa morte? Vai per la tua strada allora, e pianta i semi del buon frutto della vita, e smetti di ferire le innocenti creature di Dio."
Gesù condanna anche coloro che cacciano gli animali: "E mentre Gesù camminava insieme ad alcuni suoi discepoli, si imbatterono in un uomo che addestrava i cani a cacciare altre creature. Vedendo questo, Gesù disse all'uomo: "Perché fai questo lavoro sciocco?" E l'uomo rispose dicendo: "In questo modo mi guadagno da vivere; a che cosa servono queste creature? Sì, queste creature sono deboli e meritano di morire, mentre i cani, loro sono forti."
"E Gesù guardò l'uomo con espressione triste e disse: "A te mancano davvero la saggezza e l'amore superiori perché, guarda, tutte le creature cui Dio ha dato la vita hanno un proprio scopo e fine nel regno della vita, e chi può giudicare che cosa c'è di buono in esso? O quale profitto per te, o per l'umanità? Perché non è tua competenza giudicare il debole inferiore al forte, dato che il debole non è stato dato all'uomo per fargli da cibo e da divertimento... Maledetto colui che con l'astuzia ferisce e distrugge le creature di Dio! Sì, maledetti i cacciatori, perché saranno cacciati, e per mano di uomini indegni riceveranno la stessa misericordia che hanno mostrato alle loro prede innocenti, la stessa! Abbandona questa folle attività di uomo malvagio, fai ciò che è buono agli occhi del Signore e sii benedetto, non essere la causa della tua condanna."
Infine, in questi primi manoscritti leggiamo che Gesù in realtà rimproverò aspramente i pescatori, nonostante fossero i suoi maggiori sostenitori: "E un altro giorno, si pose nuovamente la questione del mangiare cose morte, e alcuni dei più recenti discepoli di Gesù si raccolsero intorno a lui e domandarono: "Maestro, in verità tu conosci tutte le cose e la tua saggezza della Sacra Legge è superiore a qualsiasi altra; spiegaci, dunque, mangiare le creature del mare è in accordo alla legge, come dicono alcuni?"
"E Gesù li guardò con occhi tristi, poiché sapeva che erano ancora uomini ignoranti e i loro cuori erano induriti dalle false dottrine dei demoni, e disse loro: "Osservate i pesci dell'acqua, mentre stiamo sulla riva del mare e guardiamo le acque di molte vite. Sì, l'acqua è il loro mondo, proprio come la terra asciutta appartiene all'uomo; io vi chiedo, forse che i pesci vengono da voi a chiedere la terra asciutta o i suoi cibi? No. E allo stesso modo non è in accordo alla legge che voi andiate in mare a chiedere cose che non vi appartengono; perché la terra è divisa in tre regni di anime: uno della terra, uno dell'aria e uno del mare, ognuno secondo il proprio genere. L'Essere Eterno ha disposto che in ciascuno di essi fosse lo spirito della vita e il Soffio Divino, e ciò che Egli ha dato liberamente alle Sue creature, né gli uomini né gli angeli possono riprendere o reclamare come proprio."
E' interessante notare che, quando Gesù istruì i suoi discepoli, che erano ebrei, sulla nuova dieta (vegetariana) che avrebbero adottato, essi lo criticarono: "Tu parli contro la Legge"; evidentemente riferendosi alla permissione di mangiare carne, che compare in diversi punti dell'Antico Testamento. La memorabile risposta di Gesù a tale riguardo è estremamente rivelatrice: "In verità, non parlo affatto contro Mosè, né contro la Legge, che egli ha concesso data la durezza dei vostri cuori. In verità vi dico, all'inizio tutte le creature di Dio traevano il loro nutrimento solo dalle erbe e dai frutti della terra, finché l'ignoranza e l'egoismo dell'uomo non li trasformò in ciò che era contrario alla loro abitudine originale; ma perfino loro torneranno al cibo naturale; poiché così è stato scritto dai profeti, e le loro parole non sbagliano."