EQUINOX
TRIO
"The News"
Promojazz
VITO
DI MODUGNO
"Meriggio"
Promojazz
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Il bassista Vito Di Modugno, come componente dell'Equinox
Trio, nonchè con il suo CD solista dal titolo "Meriggio",
è protagonista di due interessanti release musicali.
L'Equinox Trio si presenta come una band affiatata che gioca con
successo le sue carte sul "suonare insieme" e su una comunicatività
e una freschezza di esecuzione in jazz di sicuro impatto. I ben
assestati colpi del drumming di Di Monte scandiscono, con il feeling
coinvolgente del basso di Di Modugno, il divenire di "Coffee
Street", mentre Carrabba (sax tenore) spinge con generoso fervore
il suo sound. E' poi il respiro flessuoso del fretless di Di Modugno
a spaziare con più aperture in un fraseggio di forte coesione
esplosiva. "Bluestango" vede in primo piano la ponderata
perizia, il pathos e il lirismo del piano di Rosini, sulla cui conduzione,
a tratti fluida, a tratti acuta e delicata, si innesta il sax tenore
di Carrabba, intenso, vivace, germogliante. Il drive autorevole
e pienamente jazzistico di Carrabba al sax tenore, con i suoi scattanti
affondi, segna poi la via di "Transfusion", con il morbido
e ben rilevato racconto sonoro di Di Modugno e il caldo pulsare
di Di Monte che completano il quadro. Consideriamo ora il secondo
CD, "Meriggio", ove Di Modugno ci presenta con limpidezza
descrittiva ariosi paesaggi sonori di sicura suggestione. Nell'atmosfera
eterea e avvolgente di "La luna" apprezziamo il sound
chiaro e intenso del sax tenore di Semeraro. Il basso fretless di
Di Modugno, con soffice, densa evocatività sottolinea "Memories",
ha poi il sopravvento il lirismo sognante del sax soprano di Carrabba,
supportato dall'umbratile tambureggiare di Di Monte. "Fiestaspace",
infine, è un brano elegante, dal feeling vagamente spanish,
che si dispiega supportato da Petruzzelli (drum) e Di Modugno, da
una base inizialmente funky ed un groove decisamente rock, ove protagonisti
emergono i graffiti di Zifarelli alla chitarra elettrica. Di rilievo
è l'intervento al piano di Colasazza, cristallino e sgusciante,
che si protende e scorre con naturalezza nelle sue fugaci giustapposizioni.
GIORDANO SELINI
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