Il
sound limpido e il periodare al contempo fantasioso e coordinato
di Michele Fazio al pianoforte, il protendersi corposo e propulsivo
di Vito Di Modugno al basso elettrico e il drumming ora diafano,
ora scandito, di Mino Petruzzelli si integrano in un sodalizio in
cui feeling ed efficacia si fondono con validi risultati in un percorso
musicale a cavallo tra jazz elettrico e jazz acustico. A loro la
parola in questa intervista.
D.:
Michele, Vito, Mino, partiamo dalle vostre rispettive esperienze
musicali...
R.: [Michele] Ho avuto il primo approccio con la musica quando entrai
al Conservatorio di Bari nella classe di fabotto, strumento che
ho abbandonato dopo qualche mese per dedicarmi al pianoforte. Ho
lavorato molto in teatro curando le musiche di vari spettacoli e
da tre anni suono con Patty Pravo (come del resto Vito e Mino).
[Vito] Ho iniziato a suonare già quando ero molto giovane,
grazie a mio padre anche'egli musicista, studiando vari strumenti
tra cui il basso e l'organo. In seguito ho studiato pianoforte in
Conservatorio e ho frequentato i corsi di Siena Jazz. Ho inciso
nel 94 un disco mio che si intitola "Meriggio" e ho collaborato
con cantanti della pop-music italiana come Rossana Casale e Patty
Pravo. [Mino] Ho iniziato a suonare la batteria all'età di
cinque anni, poi ho imparato a suonare anche la chitarra e il piano.
Ho conosciuto Vito Di Modugno nel 1980 quando entrai a far parte
dell'orchestra di suo padre e da allora abbiamo sempre suonato insieme.
Lavoro molto in studio di registrazione e ho suonato jazz in giro
per l'Europa, fino a quando sono entrato nel gruppo di Patty Pravo.
D.:
Com'è nata l'idea di dar vita al vostro trio?
R.: La nascita di questo trio è stata veramente spontanea,
in quanto suoniamo da molto tempo insieme in diversi contesti musicali,
per cui è stato naturale mettere in piedi un nostro progetto.
D.:
Perchè un trio che abbina il piano acustico con il basso
elettrico?
R.: Semplicemente perchè Michele suona il pianoforte e Vito
il basso elettrico.
D.:
Cosa sta alla base dell'incisione del vostro CD "Percorsi"?
R.: Cio' che amiamo suonare quando ci esprimiamo in trio.
D.:
Quali sono i filoni a cui fate riferimento nella vostra proposta
musicale?
R.: Nel corso della nostra crescita musicale siamo stati affascinati
da tante correnti musicali, ma cio' che cerchiamo di comunicare
è un modo di suonare il più incontaminato possibile,
anche se ci rendiamo conto che inevitabilmente per l'ascoltatore
ci possono essere dei riferimenti che possono risaltare all'orecchio.
D.:
Nella vostra incisione sono presenti alcuni standards; come avete
lavorato ad essi?
R.: "Autumn leaves" la suoniamo così da una decina
d'anni, con cambi di tempo, utilizzando anche ritmiche dispari,
e così abbiamo provato a suonare "Stella by starlight"
in 7/4, cercando di rendere la cosa molto più fluida.
D.:
Com'è nata l'idea di inserire tra i pezzi del CD la rendition
della nota canzone "Più su"?
R.: [Vito] Mentre ero al pianoforte, ho provato a suonare gli accordi
del brano e ho notato che giravano bene in un approccio jazzistico.
Dopodichè ho provato a far suonare il pezzo alla mia classe
di musica di insieme della scuola dove insegno e la cosa mi è
sembrata perfetta.
D.:
Passate brevemente in rassegna, uno per uno, i brani originali del
CD.
R.: "Colpo Nero" è un pezzo di Michele Fazio ed
è stato scritto per quintetto; è il brano che apre
generalmente i nostri concerti. "Dirotta su Grumo" è
un brano di Vito Di Modugno, dedicato con un pizzico di ironia a
Michele Fazio, che è di un paese vicino a Bari, che si chiama
appunto Grumo. "Corea", sempre di Vito, è un brano
armonicamente di stampo coreano ed è stato in precedenza
inciso da Vito con l'Equinox Trio nel CD "The News". "Intrecci"
è un blues con ritmica funk ed "Epilogo" è
un brano che Michele ha composto ed eseguito da solo in sala di
incisione.
D.:
Che contributo hanno dato il trombettista Fabrizio Bosso e il sassofonista
Michele Carrabba alla riuscita di "Percorsi"?
R.: Bosso e Carrabba sono secondo noi fra i migliori fiatisti in
circolazione, oltre ad essere nostri grandi amici. Con Carrabba
Vito ha già avuto diverse esperienze discografiche, con Bosso
è la prima volta che suoniamo insieme e quando gli abbiamo
proposto di eseguire "Più su" e "Colpo nero"
ha mostrato pieno entusiasmo ed è stato contentissimo di
collaborare con noi.
D.:
Come lavorate all'intesa di gruppo e all'interplay tra di voi?
R.: Ormai il nostro sodalizio quasi ventennale ci permette di intenderci
senza grossi problemi. Abbiamo veramente suonato tanto insieme e
nei contesti più disparati, per cui l'interplay tra di noi
non è assolutamente premeditato; è anch'esso spontaneo.
D.:
Diamo uno sguardo alle vostre esibizioni live.
R.: Il nostro concerto comprende chiaramente quasi tutti i brani
del disco; inoltre a volte suoniamo qualche standard che al momento
ci va di suonare. Spesso ci esibiamo in trio; a volte con Carrabba
o con Bosso o con entrambi.
GIORDANO
SELINI
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