Biografia di Vito Presti

Artista e poeta dialettale

 

 

Vito Presti, nacque a Barcellona Pozzo di Gotto il 29 giugno 1914, sin da piccolo dimostrò uno spiccato senso per l’arte della scultura, da ragazzino, e completamente autodidatta, realizzava incredibili manufatti di legno servendosi di semplici attrezzi.

Ciò che caratterizzava la sua tecnica, e che ancora oggi stupisce, era la capacità di realizzare le sue opere da un unico blocco di legno, senza giunzioni.

La sua vita non fu semplice; dopo aver frequentato con profitto la scuola di disegno, nel 1935 prese accordi con un fabbricante fiorentino di argenti per lavorare come scultore e cesellatore, un contratto già firmato che avrebbe significato molto per lui e per la sua famiglia, ma il destino glielo impedì; con lo scoppio del secondo conflitto mondiale fu subito richiamato alle armi.

Il 15 settembre 1935 partì per la Cirenaica, il 25 dicembre fu la volta dell’Africa orientale dove, da soldato, nei pressi di Addis Abeba, su ordine dei suoi superiori che erano al corrente del suo talento, realizzò numerose sculture in pietra che, con ogni probabilità, oggi sono ancora lì.

 

 

Al termine del conflitto fu decorato con la croce di guerra, e tornò ad occuparsi della sua famiglia.

Era per il suo talento naturale di scultore che tutti lo conoscevano e lo stimavano, a molti faceva dono delle sue opere, non solo ad amici e conoscenti, ma anche a tante altre persone, che venivano da lontano proprio per conoscerlo ed ammirare i suoi manufatti.

Anche Mike Bongiorno ha ricevuto un suo dono, uno splendido bastone interamente scolpito che raffigura la “Cavalleria rusticana”. In seguito il noto presentatore andò a trovarlo in casa sua incuriosito dalle straordinarie opere di questo personaggio tanto  umile  quanto  geniale,  restando  esterrefatto  da  come  le

realizzava con i semplici strumenti di cui disponeva.

 

 

Numerosi doni li ha fatti anche agli enti comunali tra cui uno splendido portapenne a forma di mano e un emblema interamente scolpito raffigurante la storica stretta di mano fra i due sindaci di Pozzo di Gotto e di Barcellona che diede vita all’odierno comune di Barcellona Pozzo di Gotto.

 

 

Altre sue opere sono conservate al museo Cassata, e altre ancora fanno parte della collezione privata di storici ed appassionati fra cui uno splendido presepe, completo e dettagliato, interamente scolpito a mano.

 

Lavorando come pastore conosceva l’antica arte del “Bastone siciliano” una tecnica “fai da te” di difesa/offesa, comune, nel passato, ai pastori siciliani, ma molto efficiente.

Alcuni ricercatori e appassionati di questa antica tecnica, con l’intento di riscoprirne i valori e riattualizzarla, negli anni ‘70 lo contattarono, essendo lui uno degli ultimi conoscitori ancora in vita.

Egli fu ben felice di condividere le proprie conoscenze e questa collaborazione diede vita a diverse palestre ove si insegnava quest’arte, una delle quali nacque a Barcellona ed era seguita proprio da Vito Presti con suo figlio Tindaro.

 

 

 

 

 

 

Oggi il “LIU-BO Bastone Siciliano” (così è stato battezzato) è uno sport nazionale ufficialmente riconosciuto dal CONI. Questa disciplina è stata una delle più ammirate alle ultime Universiadi, e vanta un numero sempre maggiore di allievi che la praticano, con uomini e donne che possono misurarsi insieme essendo uno sport di abilità e non di forza, queste tecniche sono state sviluppate grazie agli antichi insegnamenti di Vito Presti.

 

Il 14 Maggio 2006, il fondatore di questa disciplina come sport, Letterio Tomarchio, in collaborazione con la famiglia Presti, ritenne opportuno realizzare una competizione in memoria di Vito Presti, svoltasi al Palalberti di Barcellona, in segno di stima e profondo rispetto nei confronti del compianto maestro.

 

 

 

 

 

 

 

 

Vito Presti aveva un altro talento; egli era un poeta dialettale, scrisse molte poesie fra le quali una, del 1933, dedicata ad un suo

amico, Pippineddu che vide la sua amata, Rusidda, partire con i genitori alla volta dell’Australia; “l’America longa” come veniva intesa:

 

        Rusidda pattiu p’America

 

        Tu patti pi l’America Rusidda

        M’addulura stu cori e lì budedda

        Jo chi t’amai i quand’eri picciridda

        N’tra li picciotte tu eri a chiù bedda

 

        E patti e t’innivai ntra nautru munnu

        Cu’sapi si ti vidu cacchi ghiornu

        Senza di tia la me vita e nfernu

        Sulu lu cani mi faci cumpagnia lu jornu

 

        O portu di Missina vosi annari

Pi sta partenza in terra assai luntana

        Ma quando a navi s’alluntanau tra lu mari

        I lacrimi curriunu a funtana

 

        Ma t’assicuru chi non passa n’annu

        Chi passu mari, paradisu e nfernu

        Mi vinnu a casa a terra e ogni cosa

        Ti vegnu a trovu e tu sarai mia sposa

 

        Dopu sei misi Pippineddu s’imbarcau

        Alla ricerca di Rusidda ‘nnamurata

        E quannu in Australia sbarcau

        Nto portu visti la sò donna amata.

 

 

Vito Presti rimase in contatto con il suo amico Pippineddu dall’Australia per oltre 40 anni, seppe che si sposò ed ebbe 3 bambini.

 

Molte altre poesie sono state scritte, oggi sono conservate da amici e familiari ai quali ne aveva fatto dono.

 

Vito Presti morì nella sua abitazione di via Cerere all’età di 80 anni il 12 febbraio 1995.

 

 

 

Nel novembre del 2006 il comune di Barcellona Pozzo di Gotto avendo riconosciuto i numerosi meriti di Vito Presti ha deciso di dedicargli una via.