L'acqua per i bambini

Anche se può sembrare strano a molti, in alcuni comuni del nostro Paese succede ancora che, nel 2000, soprattutto nei mesi estivi, aprendo il rubinetto dell'acqua non esca neanche una goccia, oppure esca acqua così sporca che non si può utilizzare né per bere, né per cucinare.

Questo dipende dal fatto che in molti paesi del Sud le reti idriche, ovvero le tubazioni che portano l'acqua dalla sorgente nelle case, sono molto vecchie e perciò piene di buchi. Oppure che non ci sono a sufficienza grosse vasche per raccogliere l'acqua che è abbondante nei mesi invernali, per conservarla e distribuirla nei mesi estivi, quando non piove. O, ancora, che l'acqua, un bene così prezioso e vitale, viene usata male o sprecata…..

E' evidente, dunque, che le Autorità ce la debbano mettere tutta - tempo, lavoro, energia, fatica, soldi - per far arrivare in tutti i rubinetti acqua buona ed abbondante.

Però non basta: occorre il nostro aiuto perché quando l'acqua arriva finalmente al rubinetto delle nostre case non venga sprecata!

Noi tutti siamo tenuti a difendere questo bene prezioso e vitale, che, purtroppo, non è infinito e perciò non va sprecato.

Per capire come l'acqua è sia un bene vitale puoi pensare che senza mangiare si può sopravvivere diverse settimane, mentre senza bere solo pochissimi giorni!

Ed il fatto che non sia un bene sempre disponibile lo puoi capire pensando che la quantità di acqua che tu utilizzi la mattina per lavarti il viso è tutta l'acqua che ha a disposizione un bimbo africano per tutto il giorno...

In queste pagine puoi trovare diverse idee, spunti e riflessioni per conoscere e far conoscere, ai tuoi amici, genitori, insegnanti, l'uso corretto dell'acqua e per evitare gli sprechi.

 

Lo sapevate che l'acqua ricopre i tre quarti della superficie del Pianeta?

Vi siete mai soffermati a pensare in quante forme diverse l'acqua é presente sul pianeta e come sia indispensabile per la vita?

Vi siete mai domandati da dove viene e dove va a finire l'acqua che esce dal vostro rubinetto di casa?

Che cosa é il ciclo integrato dell'acqua?

In queste pagine troverete le risposte a queste e altre domande e molte informazioni utili per imparare a rispettare questa preziosa risorsa.

Il ciclo dell’acqua

La maggior parte dell’acqua presente in natura è raccolta nei mari, nei fiumi e nei laghi.

Per effetto del calore del Sole quest’acqua si riscalda ed evapora, trasformandosi in vapore acqueo che sale verso l’alto.

Il vapore acqueo a una certa altezza incontra dell’aria fredda e si condensa, trasformandosi in goccioline d’acqua che si uniscono tra di loro e formano le nuvole.

Attraverso le precipitazioni atmosferiche, l’acqua contenuta nelle nuvole ritorna poi sulla superficie terrestre sotto forma di pioggia, neve o grandine... e tutto ricomincia daccapo.

Quindi, attraverso continui cambiamenti di stato, l’acqua sale dalla terra al cielo, da lì ridiscende sulla terra, poi risale nuovamente verso il cielo... e così via.

Se l’acqua non facesse continuamente questo grande "giro", chiamato ciclo dell’acqua, in altre parole, se l’acqua non si rigenerasse, la vita sulla Terra sarebbe impossibile.

Il lungo cammino dell’acqua potabile

L’acqua potabile che beviamo e che usiamo per cucinare deve essere trasparente, inodore e di sapore gradevole, deve contenere una giusta quantità di sali minerali e deve essere priva di sostanze nocive e di batteri pericolosi per la nostra salute. L’acqua potabile, in natura, è soltanto quella sotterranea, ovviamente se non è inquinata. Quest’acqua affiora spontaneamente in superficie, formando le sorgenti, oppure viene prelevata dalle falde acquifere scavando dei pozzi.

Per soddisfare il suo crescente bisogno d’acqua, l’uomo ha dovuto tuttavia imparare a rendere potabile anche l’acqua dei fiumi e del laghi. Vediamo con quali procedimenti.

 

 

Che cosa non bisogna fare per risparmiare l'acqua e per mantenerla pulita?

L'acqua, come sai, è un elemento prezioso che tutti dobbiamo contribuire a difendere perché da esso dipende la nostra stessa sopravvivenza.

 

Leggi a questo proposito gli articoli della "Carta Europea dell'Acqua" riportati qui sotto.

E tu cosa puoi fare?

 

 

Notizie utili

 

L'acqua è un bene inestimabile, fonte di vita, ma deve essere usata in maniera intelligente, senza sprechi inutili e questo non sempre accade.

Il 30% delle risorse idriche oggi disponibili viene infatti sperperato direttamente o indirettamente.

Come se, su 10 bottiglie prodotte, a causa delle perdite, solo 7 venissero distribuite effettivamente all'utente.

L'acqua viene prelevata alle sorgenti. Per fare questo è necessario penetrare nel sottosuolo e scavare gallerie e pozzi. Questo processo prende il nome di captazione.

Poi, attraverso condotte interrate, l'acqua viene trasportata in grandi serbatoi e di qui, tramite altre tubazioni giunge ai rubinetti di casa e nelle altre condotte agricole o industriali.

L’acqua si può bere se….

E' limpida, incolore, inodore, priva di sostanze o elementi nocivi per l'organismo umano.

Per assicurare questi requisiti alcune volte l'acqua deve essere sottoposta a processi di disinfezione o protezione.

Gocce a disposizione

Ogni persona in Italia può disporre di circa 270 litri di acqua al giorno: 70 lt per usi igienici, 80 lt per pulizie personali, 40 lt pulizie di casa, 30 lt per lavaggio biancheria, 30 lt per lavare le stoviglie, 20 lt per lavare le cucine. Si tratta di consumi medi che comunque non includono due altre grandi aree: i fabbisogni agricoli e quelli industriali

Solo il 22% degli abitanti delle Regioni Meridionali ed il 45% delle isole hanno acqua potabile, a sufficienza per tutto l'arco dell'anno, contro il 73% al Centro ed il 92% al Nord.

 

Sei regole da seguire

Non lasciare i rubinetti aperti, se non per il tempo necessario, mentre ti lavi i denti, ti radi, ti fai la doccia.

Non eccedere nell'uso dello scarico WC e del Bagno: il 30% dei consumi è prodotto dallo scarico WC.

Con il Bagno si consuma il triplo rispetto alla Doccia.

Non utilizzare l'acqua potabile per lavare automobili.

Non innaffiare il giardino, il prato o le fioriere dei terrazzi con acqua potabile e nelle ore calde della giornata.

Chiudere bene i rubinetti una volta riempito sufficientemente il lavabo per pulire piatti e altre stoviglie.

Non lasciare aperto il rubinetto lavando la frutta o rinfrescandoi viveri.

Non trascurare di riparare piccole perdite d'acqua del rubinetto o del WC, altrimenti rischiamo di sprecare anche 100 litri di acqua al giorno.

 

  La goccia Camilla

Ciao, io sono la goccia Camilla.

Insieme alle mie sorelle vivo sulla terra e compiamo un grande percorso: il ciclo dell'acqua.

Nella mia vita mi capitò un'avventura spiacevole, infatti me ne stavo tranquilla in un lago quando il sole caldo mi fece evaporare con le mie compagne, in poco tempo diventammo una bella nuvola bianca e pulita.

Per qualche giorno il vento ci spinse per il cielo, sorvolammo prati, boschi, vedemmo belle cittadine e tanti campi coltivati, fino ad arrivare sopra una città piena di fabbriche, smog e aria sporca.

Vidi dall'alto un'industria, le cui canne fumarie facevano uscire un fumo tutto grigio e caldo, poiché l'aria calda tende a salire, mi ritrovai avvolta in una nube di fumo e smog. Tutte le mie compagne erano diventate grigie e anch'io!

Poco dopo il vento tornò a soffiare e quindi lasciammo finalmente quel brutto posto.

Tutte le mie amiche gocce erano sporche, ma ci confortammo quando vedemmo sotto di noi una bella foresta verde piena di alberi, piante e fiori.

Fummo tutte felici, ma non la goccia anziana che ci spiegò che, siccome avevamo assorbito le sostanze acide dello smog, avremmo rovinato questa bella natura.

Purtroppo arrivò il freddo e ci condensammo ritornando ad essere gocce e cademmo sulla foresta.

Io caddi in una pozzanghera e vidi che in pochi giorni la foresta si spense: i fiori appassirono e le piante si ammalarono: questo perchè avevamo assorbito le sostanze sporche dell'aria inquinata.

Inquinamento ed eutrofizzazione delle acque del mare

La maggior parte dei mari del mondo, soprattutto vicino alle coste e lungo le rotte delle petroliere, è inquinata : i fiumi raccolgono nel loro percorso molti rifiuti urbani e agricoli, scarichi delle industrie e delle raffinerie di petrolio; le petroliere, normalmente durante il lavaggio dei serbatoi, oppure nel caso di incidenti, riversano nel mare il loro carico.

Si tratta di un processo attraverso il quale il mare (ma anche un lago o un fiume) diventa sempre più ricco di sostanze nutritive, sino a che le piante acquatiche crescono a dismisura. Quando le piante muoiono, la decomposizione dei loro resti provoca una perdita di ossigeno dell'acqua; questa assume un cattivo odore e diventa praticamente priva di vita. L'eutrofizzazione può essere provocata da sostanze nutritive( nitrati, fosfati ecc.) contenute nei fertlizzanti, nei detersivi e negli shampoo o nei rifiuti animali e umani.

Questo fenomeno colpisce alcuni mari, in cui i fiumi scaricano sostanze nutrienti.

Una delle zone marine più inquinate del mondo, soprattutto per quanto riguarda il petrolio, è il Mediterraneo. Questo è dovuto, tra l'altro, al fatto che si tratta di un mare chiuso, per cui le sue acque si rinnovano molto lentamente (80-100 anni).

Non a caso l'Adriatico presenta fenomeni di eutrofizzazione clamorosi, tanto che la perdita di ossigeno dell'acqua ha provocato grandi morìe di pesce.

Il problema è probabilmente dovuto al fatto che si tratta di un mare chiuso, poco profondo, in cui sfocia il fiume Po, inquinato dagli scarichi di fogne e allevamenti.

Il fenomeno si è presentato in maniera grave per alcune estati, con ingenti danni, anche per il turismo, dal 1992 invece è molto limitato.

Questa variabilità dipende probabilmente dal clima.

Cosa accade all'acqua che si infiltra nel terreno?

Per la maggior parte essa si inoltra tra la roccia e la sabbia, che compongono il sottosuolo e discende verso il basso. Giunge così con percorsi sotterranei in fondo alla valle. In tal modo si forma un vasto deposito di acqua sotterranea che si stende anche lungo il corso dei fiumi e ai suoi lati. Le acque raccolte tra gli strati rocciosi si dicono falde acquifere, parola di origine tedesca, che vuol dire "piega": sono infatti serbatoi di acque, raccolti tra le pieghe rocciose.

Il deposito sotterraneo che si stende al di sotto e ai lati del fiume viene detto subalveo: sub significa "sotto" e alveus indica "cavità", per cui subalveo vuol dire "sotto la cavità", cioè "sotto il letto del fiume". L'acqua piovana in parte confluisce ai fiumi e in parte si infiltra nel sottosuolo, raccogliendosi nelle falde e nei subalvei dei fiumi, che possiamo considerare come gigantesche spugne nelle quali l'acqua viene trattenuta. Questi serbatoi sono costituiti da tre strati di roccia: uno in alto e l'altro in basso, sono costituiti da rocce impermeabili, che non lasciano passare l'acqua; lo strato intermedio è costituito da rocce permeabili e nei suoi interstizi si raccoglie l'acqua che si infiltra nel sottosuolo.

A volte l'acqua scorre nel sottosuolo con fiumi sotterranei che occupano grotte, precipitano in cascate, restano sottoterra dove a volte si crea il fenomeno del carsismo.

Dove il terreno è costituito da calcare, la roccia non molto dura si scioglie, l'acqua penetra in profondità scavando caverne e formando fiumi e laghi. Si formano così stalattiti che pendono e stalagmiti che si innalzano.

L'acqua in superficie

Definiamo acqua superficiale quella dei laghi e dei fiumi.

 

L'acqua che giunge sul terreno sotto forma di pioggia si divide in quattro parti:

Questi ultimi si incontrano, e piano piano il rivolo d'acqua si ingrossa. Proseguendo nel suo corso il rivolo si allontana dal nostro punto di osservazione, e diventa un ruscello. A loro volta i ruscelli si uniscono in un torrente.

Quest'ultimo, insieme a tanti altri, si ingrossa e raggiunge il fiume. Tutti questi torrenti si chiamano affluenti, proprio perchè arrivano al fiume. In questo modo, finiscono nel fiume tutte le acque che cadono su un certo territorio, che viene chiamato bacino idrografico.

Un fiume inizia da una sorgente o da un ghiacciaio, scende a valle scorrendo nel suo letto (o alveo), attraversa vari territori descrivendo ampie curve (dette anse o, quando sono numerose e ravvicinate, meandri).

Può terminare la sua corsa in un lago o in un altro fiume, ma più spesso si getta nel mare con una foce, che può avere la forma di delta o di estuario. Le sue acque in alcuni periodi dell'anno sono scarse, in altri abbondanti. Ciò dipende dall'eventuale scioglimento di ghiacciai nei periodi caldi e dall'abbondanza o meno di piogge.

La quantità di acqua che scorre in un fiume si chiama portata, cioè dalla quantità d'acqua che passa in un punto del fiume in un dato momento e si misura in metri cubi al secondo. Scorrendo le acque del fiume possono:

  1. incontrare conche di origine glaciale;
  2. occupare i crateri di antichi vulcani, oggi spenti;
  3. occupare una valle chiusa da una frana;
  4. essere sbarrate con dighe costruite dall'uomo per raccogliere l'acqua da convogliare nelle centrali idroelettriche o da usare nell'irrigazione.

In tutti questi casi le acque dei fiumi formano i laghi, che in base alla loro origine vengono chiamati glaciali, vulcanici, di sbarramento, artificiali.

Spesso le acque di superficie sono inquinate...

Le principali cause di inquinamento sono: