Le Poesie di Vittorio Martini    

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"Scusi professore..." Mi interpella così la voce discreta di un collaboratore della scuola in cui insegno letteratura e storia. "Scusi, professore, sento che lei ama spesso leggere e commentare versi ai nostri ragazzi...".

"Naturalmente. Considero infatti la poesia una delle più alte espressioni dell'intelligenza e del cuore umano.". "Allora... potrebbe dare uno sguardo anche alle mie poesie?".

Nasce in tal modo la mia conoscenza dell'opera poetica di Vittorio Martini, che illumina l'assidua, diuturna fatica manuale con la fiaccola dell'arte. Pittore di ampia immaginazione evocativa, poeta delicato e capace di ardite analogie, Vittorio Martini trova nell'espressione in lingua italiana un più severo impegno formale, mentre, nei versi dialettali, il piacere descrittivo ( quanto é presente l'amato modello di Berto Barbarani ! ) e l'impeto degli affetti colmano " ad abundantiam " qualche dissimmetria di carattere metrico.

La facilità della scrittura ed il sentimento che la pervade hanno reso l'amico Martini simpatico e ricercato personaggio nell'ambito della scuola, ove docenti ed allievi hanno gustato sia i componimenti più elaborati, sia le felici improvvisazioni; rimane ora l'augurio che l'ambrosia delle Muse lo assista ancora a lungo negli anni del suo vivacissimo meriggio.

 

Presentazione scritta dal prof. Giorgio Vanzo al libro "Silenzi"