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Si arriva finalmente agli impianti.
Occorre farci l'abitudine: quello che si è faticosamente costruito
viene DISTRUTTO per far posto agli impianti. Quello idraulico è il più invasivo
ma anche quello elettrico non scherza!
L'impianto idraulico è il più vincolante in quanto è il più rigido
nelle curve e anche il più ingombrante. Prima dell'esecuzione si
segnano con la vernice spray le tracce. Qui si vedono due bagni spalla a
spalla: il muro in mezzo è praticamente da rifare! |
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L'impianto elettrico è anch'esso piuttosto complesso in quanto è il
più esteso (non solo bagni e cucine) ed anche quello che, potendolo
fare, deve adattarsi al resto, evitando l'impianto idraulico e quello
termico nonchè travi, pilastri e travetti. Se si è bravi a progettare
tutto in anticipo, anzichè ripassare con il martello pneumatico per
farsi strada nel calcestruzzo, si possono predisporre i cavedi in fase
di gettata. Basta un tubo di plastica appoggiato in verticale alla
carpenteria in legno prima di gettare i solai! |
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A fianco, la centrale di distribuzione dell'impianto termico
(pannelli radianti a pavimento) nel locale caldaia. L'impianto è
predisposto per l'aggiunta di pannelli solari termici ( i due tubi
verticali rivestiti liberi sulla sinistra ne sono parte). |
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