ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E PER GEOMETRI

"V. MORETTI" ROSETO DEGLI ABRUZZI

 

OGGETTO: ESERCITAZIONE CON PREGEO

ALLIEVO: ANDREA DI DOMENICANTONIO

CLASSE: 3^ A geometri DATA: MAGGIO 2000

MATERIA: TOPOGRAFIA

DOCENTE: prof. LUCIO DE MARCELLIS

 

 

 

 

 

 

 

OSSERVAZIONI DEL DOCENTE:

 

 

 

 

 

RILIEVI PER ALLINEAMENTI E SQUADRI NELLE OPERAZIONI DI AGGIORNAMENTO CATASTALE

Il Catasto è costituito dall’insieme di documenti, mappe ed atti che permettono l’individuazione della superficie e della qualità dei beni immobili e delle persone che esercitano determinati diritti reali sugli stessi. Con la circolare n. 2/1988 il Ministero delle Finanze ha riformulato le procedure per l’aggiornamento degli atti catastali.

Quando si costruisce un fabbricato o si divide una particella catastale (porzione di terreno o di fabbricato situata nello stesso comune, appartenente allo stesso proprietario e con la stessa qualità, classe e destinazione. Nelle mappe catastali sono delimitate da linee continue nere e sono individuati dai numeri di mappa o mappali), si devono aggiornare gli atti catastali. La rappresentazione è una prova per l’individuazione dei confini solo se mancano altri elementi che ne permettano il riconoscimento; discordanze tra mappe catastali e situazione reale sono di competenza degli Organi Giudiziari, essendo regolati dal Codice Civile.

Individuato l’oggetto del rilievo, si devono trovare sulla mappa catastale almeno tre punti fiduciali, contrassegnati da cerchi o triangoli affiancati da un numero identificativo, in modo che le linee che li uniscono formino un triangolo detto triangolo fiduciale, che racchiuda al suo interno almeno il 70% della superficie della particella. Se l’oggetto non è completamente racchiuso dal triangolo fiduciale, è necessario che la distanza massima esterna tra l’oggetto e il lato del triangolo fiduciale risulti inferiore al 30% della corrispondente distanza massima riferita al medesimo lato.

I punti fiduciali servono per permettere una corretta ricomposizione cartografica delle mappe catastali. Le loro coordinate vengono calcolate ogni volta che un tecnico esegue delle misurazioni che li coinvolgono.

Detta d1 la distanza misurata tra due punti in fase di rilievo di aggiornamento, e d2 la distanza tra gli stessi punti risultante dalla media di più rilievi precedenti, o da un’operazione di collaudo eseguita con strumentazioni e metodologie più sofisticate di quelle usate nel rilievo per aggiornamento, si hanno le seguenti condizioni:

  1. per distanze inferiori o uguali a 300 m:
  2. | d1 – d2 | £ 0,05 + 0,0013 d [m] in zone urbane o di espansione urbanistica

    | d1 – d2 | £ 0,05 + 0,0016 d [m] in zone extraurbane pianeggianti o parzialmente ondulate

    | d1 – d2 | £ 0,10 + 0,0020 d [m] in zone extraurbane con terreno sfavorevole

  3. per distanze superiori a 300 m:

| d1 – d2 | £ 0,45 [m] in zone urbane o di espansione urbanistica

| d1 – d2 | £ 0,55 [m] in zone extraurbane pianeggianti o parzialmente ondulate

| d2 – d2 | £ 0,70 [m] in zone extraurbane con terreno sfavorevole

Individuati i punti fiduciali che racchiudono l’oggetto del rilievo, si richiedono all’Ufficio del Territorio le coordinate e la descrizione di tali punti. L’asse X è quello rivolto a Nord e l’asse Y è quello rivolto ad Est, gli azimut sono misurati a partire dall’asse X e sono positivi in senso orario.

Le operazioni catastali di aggiornamento possono essere eseguite in due modi: per allineamenti e squadri o tramite rilievo celerimetrico e poligonazioni. La seconda modalità si effettua mediante teodolite e distanziometro elettronico, ed è applicata quando la geometria dell’oggetto e le distanze tra i punti interessati rendono difficile la prima modalità. Il rilievo per allineamenti e squadri è possibile quando i punti fiduciali sono reciprocamente visibili tra loro e il terreno è pianeggiante.

Nel caso in cui si può effettuare sul terreno il rilievo per allineamenti e squadri, si devono individuare sul terreno i seguenti allineamenti:

  1. allineamenti principali: costituiti dalle congiungenti i punti fiduciali, definiscono la maglia dei punti fiduciali e costituiscono l’ossatura di appoggio per gli allineamenti secondari. Devono essere misurate tutte le distanze tra i punti fiduciali. Quando questo non è possibile, si può procedere nel modo seguente:
  1. allineamenti secondari: servono per il rilievo di dettaglio dell’oggetto, e devono essere realizzati congiungendo punti localizzati mediante gli allineamenti principali precedentemente realizzati. Il numero degli allineamenti deve essere il minore possibile per poter individuare correttamente l’oggetto del rilievo, evitando che si intersechino tra di loro ma tali da confluire in un punto, formando angoli prossimi all’angolo retto e comunque non inferiori a 45°.
  2. allineamenti ausiliari: sostituiscono gli allineamenti principali quando i punti dell’oggetto del rilievo sono troppo lontani dal triangolo fiduciale, fino a non renderne possibile l’identificazione.

Il rilievo di dettaglio, cioè dell’oggetto dell’aggiornamento catastale, deve essere collegato alla rete di allineamenti principali, secondari ed ausiliari.

Per uniformare gli elaborati di aggiornamento catastale, sono previste alcune convenzioni:

  1. i punti fiduciali devono essere indicati nella forma PFnn, dove nn è il numero che li identifica, secondo l’ordinamento dell’Ufficio catastale. Se un punto fiduciale ricade in un altro foglio di mappa, si dovrà far eseguire al numero del punto fiduciale quello del foglio di mappa ed eventualmente anche il codice del Comune, se il nuovo foglio ricade in un altro Comune;
  2. i punti generatori degli allineamenti principali devono essere indicati con numeri multipli di 100; i punti generati sugli allineamenti principali che hanno come vertice di partenza il punto 100 saranno numerati 101, 102, ecc., quelli che hanno come vertice di partenza il pnto 200 saranno numerati 201, 202, ecc., e così via. È ammessa, in caso di difficoltà, una numerazione autonoma (1, 2, 3, ecc.) per i punti di dettaglio;
  3. il rilievo effettuato in campagna deve essere presentato all’Ufficio del Territorio con una codifica dei dati. Nel libretto delle misure le distanze devono essere sempre quelle orizzontali (quindi non ridotte al livello medio del mare) ed espresse in metri; gli angoli devono essere espressi in gradi centesimali. Ogni misura va tradotta in una riga di informazione che può essere di nove tipi, ognuna identificata da un codice:

Cod. 0

Dati statistici (date, codici del Comune, nome del tecnico, mappale, foglio, ecc.)

Cod. 1

Nome stazione

Materializzazione del punto

Cod. 2

Nome punto osservato

Angolo azimutale

Distanza orizzontale

Materializzazione del punto

Cod. 3

Numero vertici poligonale

Nomi vertici poligonale

Cod. 4

Nome punto inizio allineamento

Nome punto di orientamento dello allineamento

Angolo di correzione

Materializzazione del punto iniziale

Cod. 5

Nome punto osservato

Distanza progressiva dal punto di inizio allineamento

Squadro

Materializzazione del punto

Cod. 6

Note di commento (massimo 40 caratteri)

Cod. 7

Numero di vertici di contorno

Sequenza dei vertici che materializzano il contorno

Cod. 8

Nome punto fiduciale

Coordinata X (Nord)

Coordinata Y (Est)

Attendibilità

Note

Cod. 9

Quota s.l.m.

Precisione lineare (m)

Precisione angolare (cc)

Est media (m)

Versione PREGEO

Note

Il libretto deve iniziare con una riga tipo 0, con i dati statistici. Seguono poi una riga tipo 9 ed una o più righe tipo 6, che indicano con quali strumenti e quali modalità si è svolto il rilievo. Seguono le informazioni riguardanti le misure effettuate. Nel nostro caso si inizia con una riga tipo 4, seguita da tante righe tipo 5 quanti sono i punti individuati dal primo allineamento e così via. Definiti i punti, si può inserire una riga tipo 7 per individuare il contorno dell’oggetto dell’aggiornamento, seguita da tante righe tipo 8 quanti sono i punti fiduciali cui si è appoggiato il rilievo. Il libretto così impostato può essere inserito in un programma di calcolo automatico, fornito dal ministero delle finanze, chiamato PREGEO (PREtrattamento GEOmetrico degli aggiornamenti cartografici), utilizzabile dai tecnici iscritti agli albi professionali esclusivamente ai fini degli aggiornamenti catastali. Attivata la procedura di calcolo compare la finestra con l’autorizzazione all’uso del programma, e successivamente il menu principale, dal quale è possibile accedere alle varie funzioni. Per immettere un nuovo archivio si deve selezionare la funzione "Gestione Libretto", e successivamente "Nuovo" dal menu "Libretto". Verrà visualizzata la seguente finestra, che contiene i dati della riga tipo 0.

Nella casella del foglio va inserito il numero che lo identifica nella forma yyyw, dove yyy è il numero del foglio (se esso supera i 999 devono essere utilizzati prefissi alfabetici A=1000, B=1100 ecc.) e w=0, o la lettera che contraddistingue l’eventuale allegato. Il foglio 12 sarà indicato con 0120, il foglio 12 allineamento 1 con 0121 e così via. I mappali devono essere riportati tramite gli identificativi delle particelle interessate all’elaborazione. Se i mappali sono più di uno, devono essere inseriti sequenzialmente, separati tra loro da una virgola. La provincia deve essere riportata mediante la sigla automobilistica della sede dell’ordine professionale cui è iscritto il tecnico.

Si passa poi all’immissione dei dati rilevati, utilizzando il menu di immissione seguente:

La prima riga è quella relativa all’inserimento della quota media e delle precisioni. Cliccando sul codice 9, compare la maschera riportata nella figura in alto. La quota media verrà utilizzata dal programma per calcolare automaticamente le distanze topografiche partendo da quelle orizzontali misurate sul terreno. La precisione lineare, espressa in mm, deve essere scelta tra due valori: 100 per misure di distanze determinate con la stadia e 10 per distanziometri elettro- ottici o per misure dirette (col nastro metrico). La precisione angolare non interviene nel rilievo per allineamenti e squadri in quanto non si misurano gli angoli (eventualmente si calcolano). La coordinata Y o Est media viene utilizzata dal programma per determinare le deformazioni cartografiche della zona dove è effettuato il rilievo.

Nei rilievi per allineamenti e squadri vengono utilizzate le opzioni 4 e 5 per inserire i dati rilevati, l’opzione 6 per eventuali commenti, 7 per definire i contorni della particella o del fabbricato e 8 per definire i punti fiduciali utilizzati.

L’opzione 4 visualizza la maschera per l’immissione dei punti di riferimento per gli allineamenti. L’angolo di correzione deve essere espresso in gradi centesimali ed è positivo se misurato in senso orario. Quest’angolo non è una misura vera e propria, non essendo determinato da misure dirette, e serve solo a ruotare l’allineamento origine di un dato angolo, definendo un’altra direzione. Se l’allineamento è rettilineo, effettuato tramite teodolite o mediante l’appoggio ad un elemento rettilineo e non "a vista", cioè usando le paline, si seleziona la casella "Allineamento strumentale".

I punti inseriti con l’opzione 4 devono essere punti già definiti nelle righe precedenti (a meno che non si tratti della prima riga). Seguiranno la riga 4 tante righe 5 quanti sono i punti che vengono definiti in appoggio a tale allineamento.

La distanza del punto osservato dal punto di partenza dell’allineamento va inserita in metri e può essere positiva o negativa, a seconda che il punto si trovi dopo o prima il punto di partenza. Anche lo squadro deve essere espresso in metri ed è positivo quando il punto osservato si trova a destra rispetto ad un osservatore che rivolge le spalle al punto di partenza. Su PREGEO i numeri vanno inseriti separando le unità dai decimali col punto.

Dopo aver inserito tutti i dati, si passa alla "vettorizzazione" dei contorni, mediante la riga 7:

per ogni contorno si può stabilire il colore (nero o rosso) ed il tipo di linea (continua, punteggiata, tratteggiata). Col colore rosso vanno indicati gli elementi nuovi inseriti nella mappa.

L’inserimento dei punti fiduciali può avvenire direttamente nel libretto, con la riga 8, oppure mediante un’altra procedura, denominata FIDUCIALI, che permette una gestione completa di tutti i fiduciali precedentemente trattati in atti di aggiornamento. Di ogni punto fiduciale vanno inserite le coordinate Nord-Est, fornite dal Catasto, e l’attendibilità.

Le coordinate dei punti fiduciali non sono costanti, ma sono aggiornate mano a mano che i tecnici eseguono rilievi di aggiornamento che coinvolgono tali punti. I fiduciali formano un’ossatura di inquadramento, univocamente individuata e geometricamente definibile, alla quale riferire i rilievi topografici di aggiornamento; essi sono scelti dai tecnici dell’Ufficio del Territorio privilegiando punti che diano sufficienti garanzie di stabilità nel tempo. I punti fiduciali devono essere tali da formare una maglia con lati di 250-350 m. al momento dell’istituzione, ad ogni punto fiduciale viene attribuita un’attendibilità metrica delle coordinate, secondo la seguente tabella.

Punto fiduciale

Attendibilità

Vertici trigonometrici della rete IGM

I ordine

1

II ordine

2

III ordine

3

IV ordine determinati in data successiva al 1942

4

IV ordine determinati entro l'anno 1942

5

Vertici trigonometrici della rete catastale

rete

6

sottorete

7

dettaglio

8

Punti stabili di riferimento

9

Termini su triplici di possesso o spigoli di fabbricato riportati all'impianto

10

Termini su triplici di possesso o spigoli di fabbricato rilevati in aggiornamenti eseguiti dall'Ufficio

11

Termini su triplici di possesso o spigoli di fabbricato eseguiti da tecnici esterni e collaudati dall'Ufficio

12

Ogni punto fiduciale deve essere codificato nel seguente modo:

PFxx/ yyyw/ zzzz

in cui le cifre xx rappresentano il numero progressivo del punto fiduciale, yyy è il numero del foglio, w è la lettera che individua l’eventuale allegato e zzz rappresenta il codice del comune censuario. Le ultime due indicazioni non servono se il punto fiduciale appartiene allo stesso foglio o allo stesso comune del rilievo. Se un fiduciale ricade in una provincia diversa da quella cui l’atto di aggiornamento si riferisce, si utilizzerà il codice di un comune fittizio, definito dall’Ufficio del Territorio. Per tenere conto della diversa precisione delle coordinate dei punti fiduciali rilevati in aggiornamenti da tecnici esterni, viene attribuito a ciascuno di essi una nuova attendibilità, che è da intendersi relativa all’intero rilievo effettuato; per questo si tenga presente che la precisione complessiva di un rilievo topografico dipende dalla rete di appoggio, dalla metodologia del rilievo e dalla strumentazione utilizzata. Nella seguente tabella si riportano i codici di attendibilità delle coordinate dei punti fiduciali rilevati in aggiornamento, in funzione dei fattori prima indicati.

 

 

Rete di appoggio

METODOLOGIA DI RILIEVO

allineamenti e squadri

celerimensura tradizionale

con misure dirette sovrabbondanti

celerimensura elettro- ottica

con misure dirette sovrabbondanti e schemi ottimizzati

PF di aggiornamento

20

30

40

50

60

PF di impianto

22

32

42

52

62

mista

24

34

44

54

64

rete catastale

26

36

46

56

66

rete geodetica

28

38

48

58

68

La prima cifra del codice di attendibilità permette di identificare la metodologia del rilievo (2= allineamenti e squadri, 3= celerimensura tradizionale, ecc.), mentre la seconda cifra individua la rete dei punti di appoggio.

Al termine dell’inserimento di tutti i dati si procede all’elaborazione, scegliendo tale funzione dal menu principale. Al termine viene visualizzata la finestra con i dati originali, cioè il libretto di campagna, così come è stato inserito, quella contenente il grafico del rilievo e quella con le coordinate dei punti. Di ogni punto rilevato viene calcolato lo scarto quadratico medio (indicato con sqm), calcolato in base alla geometria del rilievo, alle strumentazioni utilizzate e all’eventuale presenza di misure sovrabbondanti. È inoltre possibile calcolare aree di figure chiuse, come quella della particella interessata al rilievo, fornendo solo i nomi dei vertici che la delimitano. Tra le numerose finestre è utile quella per la relazione di calcolo, che contiene anche lo scarto quadratico medio complessivo del rilievo (sqm a posteriori), oltre a quello atteso, in base alla strumentazione usata e alla geometria del rilievo (sqm a priori).

Sono di seguito riportati i dati che hanno permesso di svolgere il lavoro, così come vengono scritti in un libretto di PREGEO. Il primo numero di ogni riga, corrisponde ai codici prima citati.

0|260400|1001|D4CNA|0050|235|DI DOMENICANTONIO ANDREA|GEOMETRA|TERAMO|

9|10|10|100|1190|7.50-G|MC|Nota: |

6|RILIEVO PER ALLINEAMENTI E SQUADRI|

4|PF03|PF06|0|

5|200|9.90|0|

5|PF06|40.91|0|

4|PF03|PF06|70|

5|100|23.46|0|

5|500|19.65|0|

5|PF07|61.39|0|

4|PF06|PF07|0|

5|300|14.65|0|

5|400|29.71|0|

5|PF07|56.16|0|

4|400|100|0|

5|401|5.62|0|spigolo recinzione|

5|402|12.27|0|

5|403|17.06|0|

5|404|22.31|0|

5|100|24.65|0|

5|405|27.46|0|spigolo recinzione|

4|200|300|0|

5|201|9.99|0|

5|202|20.17|0|

5|203|26.86|0|spigolo recinzione|

5|300|31.04|0|

5|204|4.80|0|spigolo recinzione|

4|201|404|0|

5|1|4.95|0|spigolo fabbricato|

5|6|10.51|0|idem c.s.|

5|404|18.08|0|

4|202|402|0|

5|2|3.48|0|spigolo fabbricato|

5|3|11.36|0|idem c.s.|

5|402|16.6|0|

5|4|11.36|4.78|spigolo fabbricato|

4|403|4|0|

5|4|5.24|0|spigolo fabbricato|

5|5|7.55|0|idem c.s.|

4|405|204|0|

5|500|2.66|0|

5|8|7.56|0|

5|7|13.11|0|

5|204|18.85|0|

4|401|203|0|

5|10|5.24|0|

5|9|13.13|0|

4|7|9|0|

5|1|5.13|0|spigolo fabbricato|

5|2|15.22|0|idem c.s.|

4|8|5|0|

5|6|5.13|0|spigolo fabbricato|

5|5|10.43|0|idem c.s.|

5|4|10.43|2.32|idem c.s.|

4|10|4|0|

5|3|6.62|0|

5|4|11.40|0|

6|CONTORNO PARTICELLA|

7|5|204|203|401|405|204|NC|

6|NUOVO FABBRICATO|

7|7|1|2|3|4|5|6|1|RC|

8|PF03/0050/D4CNA|3322.432|1164.533|52|sf|

8|PF06/0050/D4CNA|3352.024|1192.718|52|sf|

8|PF07/0050/D4CNA|3305.014|1223.377|52|sf|

I dati precedenti corrispondono al seguente appezzamento:

 

Di Domenicantonio Andrea, 3^A geometri, I.T.C. e G., "V. Moretti", Roseto degli Abruzzi (TE). ITALIA