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Confronto tra i Terremoti dell’Irpinia e delle Marche  

  Quello scaturito dal confronto delle due testimonianze, personali ed amministrative: di Mino DE VITA per il Comune di SENERCHIA in provincia di Avellino e di Pierluigi ANSOVINI per il Comune di SERRAVALLE del Chienti (MC) è stato  un dibattito molto stimolante per i diversi aspetti che ha trattato e che sono stati sapientemente sollecitati e sottolineati dal conduttore della serata il prof. Enzo CALCATERRA.


In modo netto è stato descritto lo stato della ricostruzione e si è fatta l’ipotesi di una possibile correlazione tra i due eventi e le radicali modifiche sul tessuto economico-sociale e sul piano relazionale e culturale già avvenute nei comuni montani dell’Irpinia  e per ora appena valutabili  nei centri nell’entroterra maceratese. Quindi due sono gli aspetti che tecnici ed amministratori dovranno ben valutare, oltre la ricostruzione degli spazi e dei volumi edificati per riprendere la vita materiale è altrettanto importante predisporre una cultura della memoria collettiva per creare un consapevole collegamento tra ciò che siamo stati e ciò che saremo. C’è una ricostruzione immateriale, perché non tangibile, ma profondamente necessaria, infatti“…mentre le ferite provocate dalla Natura sul territorio e sulle abitazioni si sono rimarginate o sono in via di risanamento, quelle provocate nel cuore e nella mente degli uomini richiedono più tempo ed attenzioni per ricomporle con civiltà ”. 

Pierluigi Ansovini

In particolare ANSOVINI ha posto l’accento sulla dignità e sui diritti lesi dei soggetti terremotati più deboli, i bambini ma soprattutto gli anziani che bruscamente hanno dovuto modificare le proprie abitudini e si sono dovuti adattare penosamente ad una condizione che tuttora è precaria e si scontra quotidianamente con i tempi e le procedure imposte dalla burocrazia.

Mino de Vita

 Invece DE VITA ha smentito le inverosimili inesattezze diffuse dai mass-media  sia riguardo i costi complessivi della ricostruzione in Irpinia che sono stati di £ 4500 MLD (e non decine di migliaia di MLD come qualcuno ricordava!) per un totale di 110 Comuni distrutti prevalentemente per quasi il 90% dell’edificato, sia riguardo le infiltrazioni della camorra che in quelle aree è stata tenuta a debita distanza per merito di molti responsabili e giovani  amministratori.

Infine la proposta, del nostro movimento politico, di creare un distaccamento misto del Comando dei VV.FF. e della Protezione civile anche a Tolentino è stata discussa e valutata positivamente sia dal vicesindaco del Comune  Marco ROMAGNOLI sia dal consigliere regionale Francesco MASSI GENTILONI SILVERJ.

 


 Tolentino li 17.02.2001    

                                                                    il Coordinatore
Franco CASADIDIO