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Corriere Adriatico
Edizione del
19 dicembre 2004,


Ieri la prima assemblea.
Il portavoce Casadidio: “Pronti al dialogo con i partiti”

Insieme per poter contare di più

Da Pesaro ad Ascoli sette Liste civiche danno vita a un coordinamento

ANCONA - Lo chiariscono subito, chiaro e forte: “Non siamo un partito, non vogliamo diventarlo”. Ma ognuno per la sua parte, rappresentano un numero sempre crescente di cittadini, di quelli che non si riconoscono nella politica tradizionale ma che vogliono comunque contare. Sono le liste civiche che ieri hanno costituito il primo coordinamento regionale. Per valorizzare le proprie esperienze, per dar vita a una rete, per essere un sicuro riferimento anche per altri gruppi, associazioni e movimenti. Ne fanno parte sette liste: Alveare di Ascoli Piceno, Bene Comune di fano, Centro per l’Ulivo di Osimo, Libera per Calvaresi di San Benedetto del Tronto, Lista Arcobaleno di Recanati, Società Civile di Fabriano, Voce alla Città di Tolentino. Ieri, la presentazione ufficiale. Con tanto di progetto civico esposto alle forze politiche.

“Aperti anche alle altre liste civiche, di destra o di sinistra che siano, abbiamo al momento aperto un dialogo con i partiti - spiega il portavoce Franco Casadidio -. Per le elezioni è ancora presto. Ragioneremo però sui candidati per la coalizione”.

“C’era l’esigenza di creare una rete di collegamento - dice anche Rosalia Alocco di Centro per l’Ulivo di Osimo -. Le regionali? Prematuro dirlo. Vorremmo però che le nostre istanze venissero prese in considerazione. Rappresentiamo una buona fetta dell’elettorato”.

Al meeting, organizzato al Conero Break, era atteso anche l’onorevole Roberto Damiani presidente del coordinamento nazionale, trattenuto da altri impegni. Ma ha voluto comunque far sentire la propria voce. “Non tutti i cittadini disponibili a spendersi nella gestione della cosa pubblica si riconoscono in un partito - si legge in un messaggio inviato all’assemblea -. E’ anche a loro che dobbiamo dare voce e opportunità, per ridurre lo spazio negativo del disimpegno, per stimolare la partecipazione, per far superare un diffuso sentimento di diffidenza”.

Il movimento si riconosce nei contenuti metodologici e programmatici della “Carta dei principi” approvata a Trieste dall’assemblea nazionale del 25 e 26 marzo. E’ strutturato come una federazione nazionale di realtà locali e regionali. Organo esecutivo del coordinamento civico nazionale è l’associazione Governo Civico preposta alla gestione delle risorse, al deposito del simbolo e alle trattative con i partiti. Oltre 400 le liste aderenti.