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“Voce alla Città”, valuta positivamente l’azione svolta sinora dal CdA dell’ASSM

Già in uno studio della Società Italiana di Economia Pubblica dell’ottobre del 2001, si evidenziava l’importanza strategica della creazione di aziende multiutility, (vale a dire con almeno tre servizi base: elettricità, gas e acqua – un esempio lampante ne è l’ENEL).

 Successivamente nelle ex aziende municipalizzate trasformate in SpA si è costatata la necessità di aumentare la propria massa critica, radicandosi il più possibile sul territorio al fine di essere competitivi nelle gare, contenere le tariffe, mantenere e migliorare la qualità dei servizi, ottimizzare le spese e avere disponibilità di investimento per acquisire quote in altri settori strategici del mercato, quali ad esempio, quelli delle energie rinnovabili, dell’ambiente e soprattutto delle telecomunicazioni (cablaggio di fibra ottica – UMTS). L’aggregazione sul territorio tra varie aziende multiservizi, oltre a garantire il mantenimento delle rispettive identità garantirebbe la qualità e gli investimenti nei vari servizi, puntando a far rimanere intatta la fidelizzazione degli utenti (vedasi la nuova società Prometeo), cosa quest’ultima che invece rischia di essere messa in forse dall’ipotesi di diverse gestioni e da possibili prolungamenti dei tempi decisionali.

Allo stato attuale l’unico progetto volto rendere competitivo il potenziale economico della ex municipalizzata di Tolentino, nella direzione di quanto prescritto nell’art. 35 della legge finanziaria 2002, è quello elaborato dal C.d.A. dell’ASSM, che prefigura il mantenimento dei servizi e dell’organico attraverso il conferimento dell’attività di distribuzione in rete (acqua, metano, energia elettrica) ad un nuovo soggetto societario in grado di competere con società, esistenti o costituende, aventi il medesimo oggetto economico, spesso però con profili aziendali più marcatamente privatistici.

L’eventuale “riduzione” di tale progetto al solo trasferimento del settore idrico non può di per sé rappresentare un progetto alternativo, configurandosi invece come un improvvido depauperamento dell’efficace realtà organizzativa e gestionale dell’ASSM, invalidando, inoltre, l’organicità dell’ipotesi progettuale stessa, che peraltro ha destato l’interesse di ulteriori Comuni della nostra Provincia, oltre a quelli partner di Macerata e S. Severino.

 L’ASSM di Tolentino nel processo di costituzione del nuovo soggetto dovrà far emergere i criteri di assegnazione delle quote societarie, previa definizione di un metodo di valutazione condiviso dai partners, che assicuri e preservi il valore economico e societario della struttura tolentinate. E’ inoltre prevedibile, ed anzi auspicabile, che lo sviluppo di ulteriori iniziative consortili sarà esteso ad altri rami dell’azienda, quali le Terme, le acque minerali ed il trasporto pubblico, al fine di realizzare la migliore gestione possibile di attività che, gestite singolarmente, non brillano per competitività sul mercato e che potranno oltremodo giovarsi di politiche volte a realizzare economie di scala, e quindi, in definitiva a contenere o persino abbassare i costi dei servizi a carico dell’utente.

 La Lista Civica “Voce alla Città”, valuta positivamente l’azione svolta sinora dal CdA dell’ASSM. Pur con le cautele del caso, dovute ad uno scenario oggettivamente innovativo e in certa misura non prevedibile, riteniamo che tale azione sia andata nella giusta direzione, in quanto volta a tutelare le giuste attese dei Cittadini di Tolentino, di quelli del nostro Territorio, dei Dipendenti, e di tutti coloro che nel prossimo futuro vorranno diventare azionisti dell’ASSM.

Tolentino, li 9 Maggio 2003

Il coordinatore di Voce alla Città
Piero Rogani