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Mercoledì 30 Maggio 2007
Tolentino dopo il voto/ Né l’Unione né la Cdl possono rallegrarsi per i risultati deludenti. “Voce alla Città” invece esulta
Destra e sinistra si stanno leccando le ferite
Nessun assessore uscente, a parte Romagnoli, ottiene i consensi per rientrare in Consiglio

di RICCARDO MORRESI
TOLENTINO Nessun assessore uscente candidato, a parte Marco Romagnoli (L'Ulivo) ha ottenuto i voti sufficienti per tornare a sedere in consiglio comunale: questo è il primo dato che salta all'occhio dopo l'ufficializzazione delle preferenze personali ottenute dai candidati. Oljmpio Bernardini, assessore all'Ambiente, 63 preferenze, primo nella lista di Rifondazione Comunista che, però, comunque vadano le cose al ballottaggio, non sarà rappresentata in consiglio comunale; Paolo Ruggeri, assessore al Bilancio, 32 preferenze, quarto nella lista di Voce alla Città: salvo dimissioni da parte di chi lo precede non sarà consigliere comunale; Aldo Passarini, assessore all'Immigrazione, 7 preferenze nella lista Officina per Tolentino, non ci sarà. Ci saranno, invece, diversi volti nuovi, oltre ai "soliti noti": confermati a furor popolare i consiglieri regionali Francesco Comi (395 voti) e Francesco Massi (325) che però stavolta hanno dovuto lasciare lo scettro di più votato della città a Giuseppe Pezzanesi del Popolo delle Libertà che ha rastrellato 486 preferenze personali. Un exploit dal sapore amaro per il centrodestra che arretra comunque di un migliaio di voti rispetto al 2002, quelli che sarebbero serviti per far vincere Foglia al primo turno. La lista Centro per Tolentino (di riferimento all'Udc) perde circa 400 voti, anche se nel 2002 si era presentata insieme al Nuovo Psi, oggi nella lista Socialisti Uniti. Il Popolo delle Libertà (riferimento ad Alleanza Nazionale e Forza Italia) ha ottenuto 1740 voti contro i 2232 del 2002 sommando insieme le due liste, con una calo di circa cinquecento voti. Anche i Socialisti Uniti hanno fatto segnare una flessione netta con 514 voti contro i 774 (senza il Nuovo Psi) della scorsa tornata amministrativa.
Buon per la coalizione “la tua Tolentino” che Giuseppe Foglia abbia riscosso un buon successo con la lista “con Foglia per Tolentino” che ha sfiorato i 900 voti, non sufficienti però a coprire le perdite degli alleati che hanno pagato l'alto astensionismo. Parecchi sarebbero anche i voti disgiunti riscontrati, sui quali a botta calda Foglia ha chiesto una riflessione.
Ma se a destra si dice che il messaggio non è stato compreso in pieno dall'elettorato moderato per il quale non c'è stato tempo a sufficienza per assimilare il "progetto Foglia", sulla sponda opposta chi non può ridere è certamente L'Ulivo, a fronte di un calo di circa 1300 voti. Il dato aggregato del 2002 di Ds, Margherita e Repubblicani Europei parlava chiaro: 4026 voti. Oggi L'Ulivo ne conta 2740: dove sono finiti gli altri? Una parte di elettorato diessino è certamente confluita nella lista Foglia e un'altra di sicuro ha appoggiato “l'Officina per Tolentino”, ma qualcosa potrebbe essere finito anche dalle parti di Voce alla Città.
E' stata questa, infatti, la vera sorpresa di questa tornata elettorale dai 434 voti del 2002 ai 989 di oggi che, in caso di affermazione al ballottaggio di Ruffini porterebbero in consiglio comunale ben tre esponenti: Baldino Tiberi, Gianni Principi e Carla Domizi. Un exploit mai registrato dalla Voce che, pure, in molti davano per spacciata ad inizio campagna elettorale dopo l'abbandono del leader storico Franco Casadidio.
Numeri importanti per la Voce che se accostati al successo ottenuto da un'altra ex, Anna Cimarelli, già assessore per questo movimento civico nella giunta Ruffini, danno pienamente l'idea del radicamento nel territorio. Apprezzabile anche l'affermazione di “Tolentino Città Futura” la lista di ispirazione socialista capitanata da Massimo Marco Seri, che ha sfiorato i 500 voti. Che non saranno sufficienti, però, a garantire un posto in consiglio comunale se a vincere il ballottaggio dovesse essere Giuseppe Foglia.
Un altro deluso è sicuramente Rodolfo Apriletti per il quale, comunque vadano le cose, le porte del consiglio comunale rimarranno chiuse. Per quello che riguarda la composizione del consiglio comunale, se vincerà Ruffini saranno consiglieri Francesco Comi, Marco Romagnoli, Loredana Leoni, Bruno Prugni, Michela Forconi, Goffredo Nobili, Luca Cesini e Luciano Gagliesi (L'Ulivo); Massimo Marco Seri (Tolentino Città Futura); Baldino Tiberi, Gianni Principi e Carla Domizi (Voce alla Città); Anna Cimarelli e Giuseppe Foglia (candidati a sindaco), Francesco Massi e Lorenzo De Renzis (Centro per Tolentino), Giuseppe Pezzanesi, Valeria Ruiti e Alessia Pupo (Popolo delle Libertà), Giuseppe Fedeli (Con Foglia per Tolentino). Se invece al ballottaggio dovesse prevalere Giuseppe Foglia i consiglieri sarebbero i seguenti: Carlo Ferranti (Socialisti Uniti), Francesco Massi, Lorenzo De Renzis, Riccardo Gabrielli, Carmelo Ceselli (Centro per Tolentino), Giuseppe Pezzanesi, Valeria Ruiti, Alessia Pupo, Gianluca Scattolini e Daniele Pinciaroli (Popolo delle Libertà), Giuseppe Fedeli e Gianni Fermanelli (Con Foglia per Tolentino), Anna Cimarelli e Luciano Ruffini (candidati a sindaco), Francesco Comi, Marco Romagnoli, Loredana Leoni, Bruno Prugni e Michela Forconi (L'Ulivo), Baldino Tiberi (Voce alla Città).