Home/....

Corriere Adriatico
Edizione del 13 gennaio 2006,

Si riaccende il dibattito dopo i tagli e il deragliamento dell’Intercity. Svaniti i timori sulla soppressione si punta ora a nuovi orari e servizi
Mozione di Voce alla città per rilanciare la tratta Civitanova-Albacina
Quel “trenino” dimenticato


TOLENTINO - Non c’è solo l’Intercity deragliato. Anzi. Per un problema che ha conquistato, suo malgrado, la ribalta nazionale, ce ne sono tanti altri troppo spesso dimenticati. Relegati in qualche trafiletto di cronaca locale. Progetti finiti nel cassetto dei sogni, sotto montagne di carte. Eppure. Eppure i disagi restano, i viaggiatori mugugnano, le difficoltà si amplificano. E’il caso, ad esempio, del “trenino” che da Civitanova sale verso l’interno, taglia mezza provincia e arranca fino alla stazione di Albacina. E’ tornato a parlarne Franco Casadidio, capogruppo consiliare a Tolentino di “Voce alla città”. Con una mozione da discutere in occasione della prossima seduta consiliare da incentrare sulle iniziative concertate con altri enti per spingere Trenitalia a migliorare il servizio.

Anche perché nell’ambito dell’intesa fra Regione e Ministero dei Trasporti si faceva un chiaro riferimento ai trasporti ferroviari, sia puntando a una sorta di metropolitana leggera lungo la linea Adriatica (fra San Benedetto e Porto Sant’Elpidio) che sistemando la Civitanova-Albacina, con maggiori investimenti fra la città costiera e il capoluogo (ma da estendere almeno fino a Castelraimondo per la vicina presenza di Camerino, città universitaria) e con l’elettrificazione dell’intero tragitto. La realtà è diversa. Il mese scorso c’è stata una sorta di sollevazione popolare a San Severino contro la riduzione delle corse, che ha comportato enormi difficoltà soprattutto per gli studenti. Tanto da far temere un definitivo disimpegno delle Ferrovie verso un presunto “ramo secco”. Di quelli inutili, da recidere con un deciso colpo di cesoie.

Ma ora la situazione è cambiata: il deragliamento del Crotone-Milano avvenuto nei giorni scorsi a Loreto, con tutte le conseguenze che ne sono derivate, ha riaperto la ferita: la Regione conferma il blocco del rinnovo della convenzione con Trenitalia; i sindacati protestano per la carenza di mezzi e personale: i ferrovieri sono pronti allo sciopero indetto per il prossimo 26 gennaio. Una settimana prima si terrà anche un importante vertice fra presidente, assessore regionale, amministratore delegato di Trenitalia e direzione generale per fare il punto della situazione. Un’occasione unica per tornare a parlare del “trenino” dimenticato, vedere cosa si può fare.

Casadidio punta a una serie di iniziative, vuole coinvolgere enti, istituzioni, associazioni di categoria economiche e sociali: “E’ necessario - conclude - adeguare sia gli standard della sicurezza che della qualità del servizio offerto agli utenti”. Perché la tratta rappresenta una valida alternativa al trasporto su gomma che impera lungo le valli maceratesi, utile collegamento con la linea che da Ancona scende verso Roma.

REDAZIONALE