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Delibera OdG n.5:
Accordo di programma finalizzato alla realizzazione di infrastrutture di interesse pubblico e riqualificazione dell’area adiacente via Flaminia.

 Quando si discute di appalti o comunque di edilizia a Tolentino, non si sa perché, ma si aspetta la bella stagione, quasi che i lavori dovessero cominciare immantinente e che perciò la bella stagione li favorisca. Lo scorso anno quando fu approvata in Consiglio la doppia porcheria delle lottizzazioni della cosiddetta Buca Massi e delle porcilaia di Poloni (in quest’ultimo caso il temine “porcheria” sembrerebbe più calzante per ragioni semantiche e atmosferiche) dicevo si era al 27 di luglio dell’anno 2000, quest’anno invece, per essere all’avanguardia  si è voluto anticipare di uno/due giorni. Sembra quasi una di quelle vecchia procedure democristiane, a metà tra il furbesco e il truffaldino, di quando venivano approvate leggi e decreti intorno al Ferragosto, ignoti a tutti, meno che agli amici degli amici, naturalmente, per i quali esse leggi venivano così graziosamente confezionate ad hoc, ma bisognerebbe meglio dire ad illos.
L’accordo va poi a finire all’albo per le “osservazioni e/o opposizioni” che dovessero pervenire da parte dei cittadini, i quali cittadini però non lo sanno o stanno beatamente in ferie, e così si procede … di casa in casa … di ville in ville.
 Non si capisce perché si voglia sempre procedere così, o forse si capisce o si fa finta di non capire, questo quanto al metodo.
Quanto al merito l’area adiacente la via Flaminia vorrebbe essere riqualificata attraverso un progetto a metà pubblico-privato con costruzioni di interesse pubblico e privato.
Si verrebbe a costruire un piccolo quartiere un borgo lo si direbbe tra la vecchia Flaminia a nord il fiume Chienti  a sud  e la Cartiera  ad ovest e la zona Sticchi piscine ad est approssimativamente. Ma così ad occhio non si può non notare che tutta l’area dovrebbe essere collegata al resto della città da due sole vie, una delle quali si ricollega alla zona piscine, l’altra, invece, alla vecchia Flaminia proprio nella zona del vecchio borgo cartiera attraverso una stradina di effimere dimensioni;
Ora chi è che non sa che la vecchia Flaminia attraverso l’ultimo piano del traffico è gravata di un gran parte del traffico che non può attraversare il centro storico venendo dal monte verso il mare? Chi non sa che la medesima via è gravata da un traffico di mezzi pesanti dovuto all’attività della Cartiera e di altri opifici ad essa vicini? Eppure il progetto non sembra tener conto di tutto ciò non sembra curarsi cioè di ciò che è essenziale, le infrastrutture, quelle viarie soprattutto. È evidente che questo progetto così com’è stato presentato non va, occorrerebbero ben altre soluzioni come, per esempio, un ponte che attraversasse il Chienti e servisse di collegamento con la strada di Ributino, ma di questo ponte, di cui pure si chiacchiera molto nel progetto non c’è traccia.

Lasciamo perdere poi la riqualificazione per ciò che riguarda il verde, la soluzione di una stradina alberata che inizia in prossimità dell’invalicabile depuratore della Cartiera e va a morire presso le attuali piscine comunali è abbastanza ridicolo, se non fosse che gli ambientalisti bisogna pure accontentarli! Non credo che in tal modo li si accontenti, credo che li si prenda in giro.

Quindi? Quindi in progetto presentato così com’è non funziona va rivisto, ripensato, e ripresentato in tempi migliori e in stagioni più propizie.

 Il Capogruppo di Voce alla Città
Paolo Paoloni